Pietro Aglieri

Pietro Aglieri ascolta in aula la sentenza sulla strage di Capaci, Caltanissetta, 26 settembre 1997

Pietro Aglieri (Palermo, 6 giugno 1959) è un mafioso italiano, legato a Cosa nostra e ritenuto uno dei più spietati membri della fazione corleonese.

Biografia

Da giovane venne soprannominato "U signurinu" a causa del lusso e dell'elevato costo degli abiti che amava indossare, oltre al fatto che era diplomato al liceo classico. Studiò in un seminario di Monreale e poco dopo prestò servizio militare come paracadutista della Brigata Folgore. Venne affiliato alla famiglia di Santa Maria di Gesù e, durante la seconda guerra di mafia, si legò ai Corleonesi insieme al suo capo Giovanni Bontate.

Nel 1988 i Corleonesi incaricarono Aglieri di eliminare Giovanni Bontate, che fu ucciso insieme alla moglie, e lo premiarono nominandolo capo della famiglia di Santa Maria di Gesù e anche capomandamento della zona.[1][2] Essendosi strettamente legato ai Corleonesi, Aglieri venne accusato di essere il mandante di numerosi omicidi (ad esempio il giudice Antonino Scopelliti e il politico Salvo Lima). Per l'omicidio Scopelliti, Aglieri è stato poi assolto dalla Corte suprema di cassazione.[3]

Coinvolto anche nella strage di Capaci[4] e in quella di via d'Amelio[5][6] (per le quali fu condannato all'ergastolo[7]), venne arrestato a Bagheria il 6 giugno del 1997:[8] gli agenti della Squadra mobile di Palermo guidati dal commissario Luigi Savina[9][10][11][12] arrivarono a lui seguendo un religioso, padre Mario Frittitta (che venne arrestato per favoreggiamento e poi assolto[13])[14][15][16], e infatti nel suo covo trovarono numerosi libri di filosofia e una cappella con altare.[17][18][2] Poco dopo la cattura sembrò disponibile a collaborare con la giustizia, ma alla fine rinunciò a questa opportunità.[19] Nel 2002 inviò una lettera al procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna, e al procuratore capo di Palermo, Pietro Grasso, esprimendo la volontà di dissociarsi da Cosa nostra in cambio di benefici carcerari, proposta che venne rifiutata.[20][21]

Note

  1. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/07/trappola-per-il-padrino-filosofo.html?ref=search
  2. ^ a b Giuseppe D'Avanzo, MA GIÀ L'EREDE È PRONTO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 7 giugno 1997. URL consultato il 23 maggio 2019.
  3. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/29/delitto-scopelliti-tutti-assolti.html?ref=search
  4. ^ STRAGE DI CAPACI, 24 ERGASTOLI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 27 settembre 1997. URL consultato il 24 aprile 2021.
  5. ^ Borsellino bis, sette ergastoli Credibile il pentito Scarantino - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 14 febbraio 1999. URL consultato il 4 febbraio 2014 (archiviato il 21 febbraio 2014).
  6. ^ Via D'Amelio, sette ergastoli, su Corriere.it, 14 febbraio 1999. URL consultato il 15 febbraio 2010 (archiviato il 20 maggio 2011).
  7. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/19/strage-del-92-carcere-vita-per-mandanti.html?ref=search
  8. ^ IN MANETTE FRATE MARIO 'NEL COVO INSIEME AL BOSS' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 5 novembre 1997. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  9. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/07/nessuno-invincibile.html?ref=search
  10. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/07/stava-riorganizzando-la-cosa-nostra-segreta.html?ref=search
  11. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/08/si-quello-aglieri.html
  12. ^ 'RAGAZZI, SI VOLA...' E IL BOSS È IN TRAPPOLA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 9 giugno 1997. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  13. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/11/06/assolto-il-frate-che-confesso-il-boss.html?ref=search
  14. ^ Don Mario Frittitta, il carmelitano scalzo che confessava il padrino latitante, su la Repubblica, 16 marzo 2019. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  15. ^ https://www.repubblica.it/cronaca/2019/03/16/news/la_messa_per_il_boss_defunto_e_il_prete_minaccia_il_nostro_cronista-221700259/?ref=search
  16. ^ https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/03/30/news/padre_mario_frittitta_morto_palermo-394273019/
  17. ^ QUELLE MESSE NEL COVO DI AGLIERI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 19 giugno 1997. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  18. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/10/il-mio-pietro-religioso-da-sempre.html
  19. ^ L'AVVOCATO DI AGLIERI GIURA 'NE' DISSOCIATO NE' PENTITO' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 11 giugno 1997. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  20. ^ MAFIA: GIUFFRE', DISSOCIAZIONE BOSS È UNA TRAPPOLA, su www1.adnkronos.com, 20 settembre 2002. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  21. ^ https://www.repubblica.it/online/cronaca/giuffre/aglieri/aglieri.html


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