Nella piazza il 29 maggio 1944 si svolse un conflitto a fuoco in cui morirono i Carabinieri del Fronte clandestino di resistenzaEnrico Zuddas e Salvatore Meloni, che insieme ad Antonio Piras erano intenti a scortare il generale di brigata del genio Angelo Odone, capo di stato maggiore del Fronte della resistenza.[4][5]
Nel 1962 l'amministrazione comunale di Roma decide di traslare nella piazza il monumento a Pietro Cossa, conservato presso il deposito dei marmi del forte Ardeatina ed originariamente sito in largo Arenula.[6]
Descrizione
La piazza ha una forma rettangolare ed è compresa tra il tridente composto da via Cola di Rienzo, via dei Gracchi e via Valadier, a cui si aggiungono via Virginio Orsini e via Federico Cesi, e il ponte Regina Margherita, venendo collegata attraverso due rampe al sottostante lungotevere (lungotevere Michelangelo e lungotevere dei Mellini). Al centro della piazza, che è in parte carrabile, sono presenti due aree verdi dedicate rispettivamente a Ettore Troilo (a cui è stata intitolata nel 2015 la porzione compresa tra via Cola di Rienzo e via dei Gracchi[7]) e Luigi Bigiarelli (a cui è stata dedicata nel 2022 la porzione compresa tra via Cola di Rienzo e via Federico Cesi[8]).
All'interno del giardino Ettore Troilo è presente un Monumento ai caduti delle Forze dell'ordine, realizzato da Giorgio Bisanti ed inaugurato il 21 novembre 2014[9], presso cui si svolge annualmente una cerimonia di commemorazione del caduti delle forze dell'ordine e del soccorso.[10][11]
All'interno del giardino Luigi Bigiarelli è sito il monumento a Pietro Cossa oltre che una piccola struttura a forma di parallelepipedo che ospita una sede della Fondazione S.P. Lazio 1900 che manterrà questa denominazione fino al 1926, quando cambierà la denominazione sociale in S.S. Lazio.
La piazza è circondata da palazzine in stile eclettico tra le quali risalta la Casa de' Salvi, progettata dall'architetto Pietro Aschieri.[12]