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Motivo: La cronistoria va precisata più nel dettaglio, essendo che molti passaggi non sono conosciuti. Non si capisce se i rappresentanti del secondo e del terzo parlamento siano stati eletti o nominati.I grafici delle elezioni 2007 e 2011 non sono funzionanti, sebbene appaiano dei dati inseriti
Il Parlamento della Padania, già Parlamento del Nord e altrimenti detto Parlamento di Mantova è stato un organismo consultivo istituito dalla Lega Nord attivo, in varie forme, dal 1997 al 2008.
Fu inizialmente costituito in modo elettivo e aperto a tutti i cittadini padani, prescindendo dal loro orientamento politico; successivamente venne ricostituito cooptando amministratori e parlamentari eletti nelle regioni settentrionali.
Un primissimo esperimento di Parlamento del Nord fu costituito il 7 giugno 1995 da politici eletti per la Lega Nord[1] ed ebbe sede a Mantova[2]. Tale istituito avrebbe dovuto sostenere un governo ombra, battezzato Governo Sole, con a capo Giancarlo Pagliarini.
In seguito questa assemblea, che modificò il nome in "Parlamento della Padania" durante la sua seduta del 4 maggio 1996[3], ebbe scopi organizzativi in preparazione della prima manifestazione sul Po del 15 settembre 1996 e come giunta elettorale per il referendum per l'indipendenza della Padania del 25 maggio 1997[4].
Il primo Parlamento della Padania elettivo (1997)
A partire dal gennaio 1997 la situazione politica dell’Italia settentrionale è stata definita «prerivoluzionaria», con forte attenzione da parte dei giornali, i cui titoli scandirono la mobilitazione del secessionismo [5].
Sotto l'egida organizzativa della Lega Nord nell'autunno del 1997 vennero aperte le registrazioni alle prime elezioni del Parlamento della Padania, con la chiara intenzione di far partecipare forze politiche concorrenti, le quali, possibilmente, adottassero denominazioni ispirate in modo variamente creativo all'autonomismo e al padanismo; nondimeno, si presentarono anche liste estranee all'elettorato leghista.
Il 26 ottobre 1997 vennero dunque organizzate le elezioni che si svolsero tramite gazebo installati in quasi tutti i comuni dell'Italia settentrionale presso i quali gli elettori potevano votare esibendo la propria carta d'identità al fine di garantire l'unicità del voto.
La Lega Nord annunciò che 6.032.406 votanti si erano recati in 21.901 seggi delle regioni settentrionali, oltre che in Toscana, Umbria e Marche,[7][8] mentre il Sottosegretario di StatoArturo Parisi ridusse a circa 600.000 voti in 6.000 seggi.[9].
Sebbene l'intenzione fosse di ripetere le elezioni ogni cinque anni, il Parlamento venne chiuso nel luglio del 1999[10].
Il secondo Parlamento del Nord (2003)
Il 28 giugno 2003[11] l'istituto venne riaperto ripristinando la precedente denominazione di Parlamento del Nord, questa volta senza una costituzione elettiva, ma radunando gli eletti leghisti nelle istituzioni. Fu presieduto da Roberto Calderoli ed ebbe sede sempre nella Villa Riva Berni di Bagnolo San Vito. Ebbe breve durata.
All'apertura dei lavori prese parte per la prima volta una rappresentanza di venti militanti leghisti umbri guidati dal capogruppo leghista al consiglio regionale Gianluca Cirignoni[19].
Risultati elettorali
Elezioni padane del 1997
Partito
Seggi
Democratici Europei - Lavoro Padano
52 / 210
Liberaldemocratici - Forza Padania
50 / 210
Destra Padana
27 / 210
Cattolici Padani
20 / 210
Leoni Padani
14 / 210
Padania liberale e libertaria
12 / 210
Comunisti padani
5 / 210
Unione Padana Agricoltura, Ambiente, Caccia, Pesca