Alto e possente, 185 centimetri di altezza e un peso forma di quasi 80 chilogrammi,[3] era fisicamente simile ai corridori cui si ispirava, in modo particolare Tom Boonen e Thor Hushovd, e come loro risultava forte in volata, resistente nelle salite non troppo lunghe e impegnative, trovandosi a suo agio con situazioni climatiche avverse.[1] Nelle categorie giovanili era considerato un passista veloce[4] per poi trasformarsi in velocista adatto alle volate di gruppo.[3] In pista prediligeva cimentarsi nelle prove endurance e in particolare nell'omnium, disciplina che comprende varie specialità[5].
Carriera
Gli esordi
Pratica calcio, pallacanestro e nuoto per poi avvicinarsi a dieci anni al ciclismo, sport estraneo a tutta la famiglia, iscrivendosi alla squadra del suo paese, l'UC Martellago; disputa la prima gara con una mountain bike, arrivando quinto ed ultimo dopo una caduta, per poi dedicarsi all'attività su strada ed in pista vincendo la prima gara nel 2005[1]. In questo periodo gli viene affibbiato il soprannome di Rosso Volante per i lunghi capelli rossi che svolazzavano fuori dal casco[6]. Nella categoria allievi gareggia con il C.S. Libertas Scorzè ottenendo quattordici vittorie su strada.[7]
Nel 2009, primo anno da juniores, con l'U.C. Giorgione riesce a vincere una corsa su strada e a salire frequentemente sul podio,[7] mentre in pista si aggiudica il titolo italiano a squadre nella velocità e nell'inseguimento ed è secondo nell'inseguimento individuale. Il secondo anno da juniores, il 2010, ancora con la maglia dell'U.C. Giorgione, è ricca di soddisfazioni con dieci vittorie su strada, tra cui il titolo italiano in linea,[7] la partecipazione ai Campionati europei, dove sfiora il podio, ai mondiali,[4] e a Le Pavé de Roubaix, versione juniores della difficile Parigi-Roubaix[1]. Si aggiudica anche l'Oscar TuttoBici di categoria, challenge che prende in considerazione i risultati ottenuti nelle maggiori competizioni italiane su strada.[8] Per quanto concerne la pista, agli europei di San Pietroburgo conquista la medaglia d'oro nell'omnium e quella d'argento nell'inseguimento a squadre, mentre agli italiani si aggiudica l'argento nell'inseguimento individuale, l'oro nell'inseguimento a squadre e nello scratch.
Disputa la seconda stagione tra gli Under-23, il 2012, ancora con la maglia della Zalf-Euromobil-Désirée-Fior, diventando uno dei velocisti della squadra; ottiene sette vittorie su strada, tra cui il Circuito del Porto, prestigiosa classica dilettantistica internazionale inserita nello Europe Tour, e una breve tappa a cronometro al Giro delle Pesche Nettarine.[11] Si aggiudica anche la classifica riservata ai giovani del Prestigio d'Oro-Fiera del Riso.[12] Il risultato più importante della stagione arriva in ottobre quando, con la maglia azzurra, vince la prima prova di Coppa del mondo su pista nella specialità dell'omnium, primo italiano dopo molti anni a ottenere un successo internazionale in una prova endurance[13]; ancora su pista, dopo due settimane conquista la medaglia di bronzo nell'inseguimento a squadre ai Campionati europei Elite di Panevėžys.
All'inizio del 2013 viene selezionato per partecipare ad un ritiro con la Cannondale dove ha la possibilità di allenarsi con i professionisti della squadra World Tour[14] e partecipa ai Campionati del mondo su pista di Minsk. Confermato per il terzo anno consecutivo dalla Zalf-Euromobil-Désirée-Fior, dove viene considerato un corridore valido e promettente, soprattutto per le doti in volata, bissa la vittoria nel Circuito del Porto, vince una tappa al Giro del Friuli Venezia Giulia, ottenendo in totale otto successi e altrettanti tra secondi e terzi posti.[15] Conquista nuovamente la classifica dei giovani nel Prestigio d'Oro - Fiera del Riso[16] In ottobre partecipa ai Campionati europei su pista di Apeldoorn per poi vincere, pochi giorni dopo, la medaglia d'oro agli italiani nell'inseguimento a squadre, quella d'argento nell'americana e quella di bronzo nell'inseguimenti individuale.[10]
Scelto in Bardiani perle qualità in volata, la capacità di adattarsi al ruolo di gregario per gli altri velocisti e per il bagaglio di esperienza internazionale accumulata negli anni precedenti sia su strada che su pista,[3][27] Simion debutta in gara il 4 febbraio in occasione del Dubai Tour cogliendo, all'esordio tra i professionisti, l'ottavo posto nella prima volata e indossando la maglia bianca di leader della classifica dei giovani;[28] coinvolto in una caduta nell'ultima tappa si procura la frattura della clavicola che lo costringe ad alcune settimane di convalescenza.[29] Partecipa alla Milano-Sanremo portandola a termine nelle ultime posizioni ad un quarto d'ora dal vincitore John Degenkolb. In luglio sfiora la vittoria nella prima tappa del Giro d'Austria, battuto in volata da Sondre Holst Enger ma precedendo Gerald Ciolek.[30] Ai Campionati italiani su pista conquista la medaglia d'argento nella specialità dell'omnium e quella d'oro nell'inseguimento a squadre.
Nel 2016 veste ancora la maglia della Bardiani-CSF.[31] Partecipa per la prima volta alla Gand-Wevelgem e al Giro d'Italia portando a termine entrambe le gare. Al Velodromo Ottavio Bottecchia vince la prova dell'americana del Criterium di Pordenone con Marco Coledan[32] e si classifica al secondo posto della Tre sere in coppia con Francesco Lamon, con cui era stato a lungo in testa alla manifestazione.[33] In luglio la Bardiani-CSF ufficializza il prolungamento per un'altra stagione del contratto di Paolo Simion[34] che pochi giorni dopo si piazza al sesto posto, migliore tra gli italiani in gara, alla RideLondon-Surrey Classic. Sale poi sul terzo gradino del podio alla Coppa Bernocchi, preceduto dal Campione italiano Giacomo Nizzolo e dal compagno di squadra Nicola Ruffoni, dopo averlo aiutato in volata.[35] Conclude la stagione al quarto posto nella classifica dei giovani della Coppa Italia contribuendo al successo della Bardiani-CSF in quella riservata alle squadre.
Apre la stagione 2019 al Tour Colombia, nel quale coglie un ottavo posto di tappa; dopo aver corso la Tirreno-Adriatico, anche al Tour de Langkawi mette a referto due piazzamenti tra i primi dieci, come anche al successivo Giro d'Italia, in cui si piazza settimo nella volata della quinta tappa a Terracina. Tra settembre e ottobre è quindi quinto nel Tour of Xingtai a tappe, e secondo in volata nella tappa di Gorski Kotar al Giro di Croazia, battuto da Dušan Rajović.[38]
2020-2022: gli ultimi anni e il ritiro
A fine 2019, non confermato dalla Bardiani, firma per il 2020 un contratto "a chiamata" con il Tianyoude Hotel Cycling Team, sodalizio Continental dove ritrova il connazionale Nicolas Marini.[39] Lo scoppio della pandemia di COVID-19 gli impedisce però di gareggiare con la nuova maglia, tenendolo lontano dalle corse.[40] Nell'ottobre 2020 si laurea in Scienze delle attività motorie.[41] Ritorna in gruppo nel 2021 con la Giotti Victoria-Savini Due, formazione Continental italo-rumena diretta da Stefano Giuliani; in stagione partecipa a gare italiane ed est europee del calendario Europe Tour, senza però andare oltre un quinto posto di tappa alla Belgrado-Banja Luka.[42] Lascia definitivamente le corse a fine 2021.
Nel 2022, su invito dell'ex compagno di squadra Enrico Barbin e dopo un periodo di formazione, assume il ruolo di regolatore di corsa per RCS Sport, ricoprendo tale ruolo nelle prove organizzate dalla società.[43]
Dal 2023: cyclor per Luna Rossa
Nel 2023 viene assunto da Luna Rossa in qualità di cyclor.[44]
^ Mattia De Pasquale, Europei 2014, i convocati azzurri, in Spaziociclismo.it, 8 luglio 2014. URL consultato il 15 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2014).
^Greenteam al Trittico Lombardo, in Bardianicsf.com, 16 settembre 2014. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
^Simion 8º nella 1ª tappa del Dubai Tour, in Bardianicsf.com, 4 febbraio 2015. URL consultato il 7 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^Primi rinnovi per il 2017, in Bardianicsf.com, 28 luglio 2016. URL consultato il 30 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
^Doppio podio alla Bernocchi, in Bardianicsf.com, 14 settembre 2016. URL consultato il 15 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
^(EN) Paolo Simion - 2017, su procyclingstats.com. URL consultato l'8 ottobre 2022.
^(EN) Paolo Simion - 2018, su procyclingstats.com. URL consultato l'8 ottobre 2022.
^(EN) Paolo Simion - 2019, su procyclingstats.com. URL consultato l'8 ottobre 2022.