Giunto a Roma in giovane età, vi studiò teologia e si fece notare per le sue qualità di umanista dal cardinaleCarlo II di Borbone al seguito del quale si trasferì nel 1483 a Parigi, dove frequentò anche la corte di Carlo VIII. A Carlo di Borbone dedicò nel 1487 due carmi e il De rebus a recentiore Francia gestis, una storia dell'antica Gallia che non ci è pervenuto.[2]
Salito al trono Luigi XII nel 1498, il vescovo di Parigi Étienne Ponchier (1456-1524) gli commissionò una storia della monarchia francese dalle origini ai tempi moderni, cui l'Emili dedicò il resto della sua vita. I primi quattro libri dei De rebus gestis Francorum, comprendenti le biografie da Faramondo a Filippo I, uscirono a Parigi nel 1516; nel 1519 uscirono altri due libri, nel 1520 il settimo con le vite reali da Luigi VIII a Filippo III e nel 1529 l'Emili completava l'ottavo e nono libro dell'opera, lasciando incompiuto il decimo, comprendenti le biografie da Carlo VI a Carlo VIII, per la morte che lo colse il 5 maggio. L'Emili è sepolto nella cattedrale di Notre-Dame.
L'ultimo libro fu completato dal veronese Daniele Zavarisi e l'opera completa fu pubblicata a Parigi nel 1539 dal tipografo Michele Vascosano, che la dedicò a Francesco I. Successive edizioni compresero aggiunte biografiche fino a re Enrico II. La traduzione in italiano del De rebus gestis Francorum, compiuta da Michele Tramezzini, apparve nel 1549 a Venezia. Il piemontese Francesco Rachis pubblicò nel 1590 a Torino, per i tipi dell'editore Antonio de' Bianchi, La sacra impresa, e guerra di Terra Santa, l'acquisto e la perdita di Gierusalemme e di tutti i stati di Soria descritta da Paulo Emilio veronese historico dalle croniche di Francia, che è la sua traduzione di quelle parti del De rebus gestis Francorum dell'Emili che trattano della prima crociata e della successiva riconquista saracena.
Note
^Charles de Luppé. L'historien Paolo Coimi dit Paul Emile, Parigi: Picard, 1914