Papa Paolo III (1534-1549)
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Stemma dei Farnese dentro cornice rococo sormontata da chiavi decussate e tiara. Intorno PAVLVS•III• •PONT•MAX•
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San Paolo nimbato stante di fronte, che tiene una spada puntata in alto. Intorno S•PAVLVS•(segno di zecca)• •ALMA•ROMA
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AR Paolo (3,85 g). Zecca di Roma
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Il paolo o paulo[1] era una moneta pontificia; questo nome fu dato al giulio da 2 grossi quando nel 1540 papa Paolo III (da cui il nome) ne fece aumentare il contenuto d'argento a 3,85 g. La prima coniazione di Paolo III recava al dritto le armi papali e al rovescio San Paolo.
Ai tempi dell'arrivo dei rivoluzionari francesi, il Paolo era valutato sulla piazza milanese col valore di 14 soldi.
A Roma ancora nell'Ottocento era il nome popolare della moneta da 10 baiocchi. I nomi di paolo e giulio erano in uso a Roma fino al pontificato di Pio IX, anche quando queste monete non erano più in circolazione, per indicare la moneta da 10 baiocchi.
Lo stesso nome presero monete di altri stati italiani. Nel Granducato di Toscana circolò il paolo da 8 crazie[2].
Note
- ^ Vanvitelli e i lavori al porto di Rimini, su ilpareredellarchitetto.blogspot.it. URL consultato il 30 marzo 2015.
«Per gli uomini da lui proposti furono pagati, al primo cinque "pauli" al giorno al secondo quattro pauli, agli altri venticinque baiocchi ciascuno oltre al lume e al fuoco.»
- ^ Paolo - da Treccani.
Bibliografia
- (DE) Konrad Klütz, Münznamen und ihre Herkunft, Vienna, moneytrend Verlag, 2004, ISBN 3-9501620-3-8.
- Edoardo Martinori, La moneta - Vocabolario generale, Roma, Istituto italiano di numismatica, MCMXV (1915).
- Giuseppe Castellani, PAOLO, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
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