Pango (stilizzato come Παν語) è una libreria per la collocazione (layout) e la resa (rendering) dei glifi di un testo in modalità grafica per la maggior parte degli alfabeti diffusi al mondo.
Il suo nome deriva dall'unione del termine grecopan (παν, "tutto") con quello giapponesego (語, "linguaggio")[3] e nacque come proposta di fusione tra i progetti GScript e GnomeText.[4][5][6][7][8]
Caratteristiche
Si tratta di una libreria special purpose, che si differenzia da quelle general purpose per la resa grafica come Cairo, con cui può essere usata in abbinamento e che viene persino raccomandata nella documentazione stessa di Cairo.[9]
La maggior parte del lavoro su Pango ha finora riguardato il contesto del widget toolkit GTK+. Pango costituisce il nucleo per la manipolazione del testo e dei font di caratteri anche per GTK+ versione 2.x.
La libreria è progettata per essere modulare; il nucleo del motore di layout di Pango può essere utilizzato con diversi font di backend. Ci sono tre backend di base, con molteplici opzioni per il rendering di ciascuno di essi:
Font lato client che utilizzano le librerie FreeType e fontconfig e che utilizzano HarfBuzz per la manipolazione di testi complessi. Il rendering può avvenire con le librerie Cairo oppure Xft, o direttamente verso un buffer in memoria senza ricorso a librerie aggiuntive.
Font nativi su Microsoft Windows che utilizzano Uniscribe per la manipolazione di testi complessi. Il rendering può essere fatto tramite Cairo o direttamente utilizzando le API native Win32.
Font nativi su Mac OS X che utilizzano CoreText per la manipolazione di testi complessi, ed utilizzando Cairo per il rendering.
È possibile caricare dinamicamente moduli aggiuntivi per poi gestire il layout del testo di particolari combinazioni di scritture e di font di backend. Pango viene distribuita con una vasta selezione di moduli, per esempio per l'ebraico, l'arabo, l'Hangŭl, il thailandese e un certo numero di scritture indiane. Sono virtualmente supportati tutti i principali alfabeti del mondo.
Pango include PangoLayout, un driver di alto livello per la collocazione di interi blocchi di testo, e le routine per aiutare la stesura di testo internazionalizzato.
Pango dipende dalla versione 2.x della libreria GLib.
Supporto per funzionalità OpenType
La versione 1.17 di Pango (e successive) supportano la funzionalità OpenTypelocl, che consente l'utilizzo di glifi localizzati per lo stesso punto di codice Unicode. Un esempio rapido visibile su Linux è dato dal seguente codice (assumendo che si sia installata la versione 5.01 del font Verdana, che supporta la funzionalità locl per la lingua romena):
forlanginenro;dopango-view\--font="Verdana 64"\--text"şţ vs. șț in $lang"\--language=$lang;done
Impostando la lingua locale attraverso l'apposita variabile d'ambientePOSIX (ad esempio LANG=ro_RO.UTF-8), Pango adotterà la funzionalità locl per i font. Infine, è possibile cambiare la lingua all'istante nello stesso testo usando il markup di Pango, come nel seguente codice:
pango-view\--font="Verdana 24"\--markup\--text'In the same text: şţ(en) and <span lang="ro">şţ(ro).</span>'
A partire dalla versione 1.37.1, Pango ha aggiunto ulteriori attributi per fornire un pieno supporto per le funzionalità OpenType.[10][11][12]
^(EN) Ali Abdin, GNOME Developer's Interview Follow-up, su beast.testbit.eu, 1999. URL consultato il 15 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2013).