Si pensa che i vari continenti torneranno ad unirsi in un'unica massa, la Pangea Ultima: la subduzione nell'Oceano Atlantico occidentale provocherà l'avvicinamento dell'Eurasia e dell'Africa, fino allo scontro con l'America, con conseguente chiusura dell'oceano stesso e la probabile formazione, nel corso dei millenni, di un gigantesco deserto al centro del supercontinente, con temperature estremamente alte.
La maggior parte dei continenti attuali dovrebbero venir trascinati dalle zone di subduzione verso la collisione con l'Eurasia; dapprima l'India, in seguito l'Africa e l'Australia, similmente a quanto successe milioni di anni fa, quando la maggior parte dei continenti si scontrarono fra loro a formare la Laurentia.
Fra 300 milioni di anni, la Pangea Ultima potrebbe fratturarsi e creare un nuovo oceano al posto del vecchio e prosciugato Oceano Atlantico, ma nessuno può prevedere in che modo si muoveranno i nuovi continenti. Probabilmente, come i predecessori, si frattureranno a loro volta per poi tornare ad unirsi e fratturarsi ancora, fin quando il Sole finirà il suo ciclo e diverrà una gigante rossa.
Non è certo che la formazione della Pangea Ultima avverrà in questo modo: alcuni pensano che sarà l'Oceano Pacifico a scomparire per la collisione fra America ed Asia, creando l'Amasia, mentre l'Atlantico crescerà di dimensioni.
Altri supercontinenti congetturati
In alternativa a Pangea Ultima, oltre all'Amasia (vedere sopra), è stata congetturata la formazione della Novopangea nell'ottobre 2007.[2]
Un altro futuro supercontinente, Aurica, è stato ipotizzato in tempi più recenti.[3]