Le forme attuali dell'Arcivescovado sono da riferirsi alla ricostruzione effettuata a partire dal 1859 per mano del vescovo, nonché architetto, Luigi Filippi che rivoluzionò l'intero complesso; in questa fase, in sostituzione della precedente cappella, venne anche realizzato l'oratorio di San Luigi Gonzaga, situato nel cortile dell'episcopio e da quel momento dedicato esclusivamente ai seminaristi.[4]
Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha causato consistenti crolli nel complesso,[3] che si trova oggi in corso di consolidamento e restauro.
Descrizione
Il palazzo è situato in piazza del Duomo, adiacente al Duomo dell'Aquila, ed è ricompreso nel quarto di San Giovanni. Costituisce un vasto complesso, a sua volta ricompreso in un unico aggregato con gli adiacenti palazzo Arduini e palazzo de' Nardis, venendo circoscritto dalle vie dell'Arcivescovado, di San Marciano e del Seminario.[3]
La facciata principale, in stile neorinascimentale, si affaccia direttamente sulla piazza, stretta tra quella del palazzo de' Nardis, a sinistra, e della Cattedrale, a destra. Presenta uno schema classico con tre ordini: il basamentale è caratterizzato da cinque portali e un ingresso di rappresentanza mentre i due ordini sovrastanti sono caratterizzati da otto bucature di forma diversa tra un livello ed un altro.
Il portale, di forma quadrangolare, non è centrato sulla facciata ma localizzato in aderenza alla Cattedrale, in corrispondenza della via interna all'Arcivescovado e chiusa nel XVII secolo con l'edificazione del palazzo.[3]