Nino Resegotti, nome completo Vincenzo Resegotti (Tromello, 2 gennaio 1876 – Genova, 1º gennaio 1965), è stato un arbitro di calcio e allenatore di calcio italiano.
È sempre stato citato con il diminutivo "Nino", ma il suo vero nome è Vincenzo.
Ha fatto parte delle commissioni tecniche che selezionavano i giocatori per la Nazionale di calcio dell'Italia tra il 1914 e il 1915, nel 1920 e tra il 1921 ed il 1922.[1] Insieme a Francesco Mauro, ha guidato l'Inter nella stagione 1919-1920, al termine della quale la squadra di Milano vinse il suo secondo scudetto.[2]
Nel 1929 viene chiamato alla guida del Pavia, neopromosso con la Prima Divisione 1929-1930. Con i pavesi dopo aver vinto il primo incontro contro la Vogherese, riesce nelle successive sette a prendere un solo punto costringendo Resegotti alle dimissioni.[3]
Nel 1948 in occasione del 50º anniversario della F.I.G.C. fu insignito del titolo di pioniere del calcio italiano.[4]
Negli anni cinquanta si trasferì a Noli, in Liguria, e collaborò con Teodoro Moggio, presidente della Polisportiva Nolese, alla fondazione dei Resegotti Boys, che divenne la scuola calcio locale. Nell'anno 1960 dalla fusione tra l'U.S. Nolese e la Resegotti Boys, nasce la Polisportiva Nolese Resegotti Ganduglia che tutt'oggi continua la sua attività nel calcio dilettantistico e giovanile.[5]
Resegotti fu uno dei fondatori nel 1911 dell'Associazione Italiana Arbitri ed arbitro di calcio negli anni dieci del ventesimo secolo.
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