Figlio di Judith Verheul[1] e di Jan Verkolje, ricevette da questi l'istruzione nell'arte della pittura e dell'incisione[2] e ne continuò l'attività e la fine maniera[3]. Oltre ad essere un versatile pittore, fu anche un abile incisore, in particolare nella tecnica della mezzatinta[4].
Operò ad Amsterdam tra il 1700 e il 1746 rappresentando principalmente soggetti mitologici, ritratti e scene di genere[2]. Eseguì inoltre decorazioni di soffitti[4] e di salotti di grandi dimensioni, e quadri per studiolo generalmente di soggetti mitologici[1]. Nel 1731 gli fu commissionata la riproduzione per incisione di 7 dipinti di Gérard de Lairesse per il municipio dell'Aia[4].
Lo stile delle sue opere, in particolare La toilette dell'amore, presenta, nella sobrietà con cui tratta il soggetto, anticipazioni del Neoclassicismo della fine del secolo[3].
Occasionalmente collaborò con Isaac de Moucheron inserendo le figure nei suoi paesaggi[4].
L'apostolo Paolo legge a lume di candela un grande libro poggiato su un teschio, mezzatinta, 23,2 x 33,3 cm, Linschoten pinx; Nicolaas Verkolje fec et exc[12]