Naarvali
I Naarvali (conosciuti anche come Nahavali, Naha-Narvali o Nahanavali) furono un'antica tribù germanica orientale. Secondo lo storico romano Tacito facevano parte del popolo dei Lugi,[1] di una delle cinque tribù più potenti. Vivevano tra i fiumi Oder e Vistola.
E mentre Tacito non menziona nel suo elenco i Silingi, egli posiziona i Naarvali approssimativamente nella stessa regione in cui Claudio Tolomeo posizionava proprio i Silingi.[2]
Religione
Tacito, infine, li menziona anche come i custodi del Santuario dei Lugi, un boschetto dedicato agli dèi gemelli Alcis, che lo scrittore romano associa ai romani Castore e Polluce. A questo rito presiedeva un sacerdote in abiti femminili.[3]
Note
- ^ a b Tacito, De origine et situ Germanorum, XLIII, 3.
- ^ Liebeschuetz 2003, p. 62; Tolomeo, Geografia, II, 10.
- ^ Tacito, De origine et situ Germanorum, XLIII, 4.
Bibliografia
- Fonti antiche
- Fonti moderne
- (IT) Marco Battaglia, I germani. Genesi di una cultura europea, Roma, Carocci, 2013.
- J.H.W.G. Liebeschuetz, Gens Into Regnum: The Vandals, in Regna and Gentes: The Relationship Between Late Antique and Early Medieval Peoples and Kingdoms in the Transformation of the Roman World, Brill, Hans-Werner Goetz, Jörg Jarnut, Walter Pohl, 2003. ISSN 1386-4165.
- (IT) E.A.Thompson, Una cultura barbarica: I Germani, Bari-Roma, Laterza, 1976, p. 171.
- (IT) Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, ISBN 88-15-05708-0.
- (IT) Mortimer Wheeler, Roma oltre i confini dell'Impero, Milano, Res Gestae, 2016, pp. 219, ISBN 978-8866971948.
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