«Cercate di fare le cose che di solito non si possono fare nella musica, che è fondamentale.»
(Motta, in risposta a due fan musicisti in un concerto.[1])
Nato a Pisa da famiglia livornese[2], cresce tra la città natale e Livorno. Figlio di Giovanni Motta, ingegnere ed ex dirigente del porto di Livorno, e Rosetta Zan, ex docente universitaria di didattica della matematica, ha una sorella minore, Alice, cantante e musicoterapeuta. Dopo aver preso lezioni di batteria, inizia a prendere lezioni di canto e pianoforte all'età di 16 anni.
Nel 2006 è tra i fondatori del gruppo Criminal Jokers, band nata inizialmente con una matrice busker-punk, ma poi improntata su una musicalità più vicina alla new wave,[3] per i quali è paroliere, cantante e batterista.[4]
Il 18 marzo 2016 è uscito il suo primo album da solista, intitolato La fine dei vent'anni. Il disco è stato prodotto da Riccardo Sinigallia, che è anche coautore di alcuni brani. Oltre a Motta e Sinigallia, nel disco hanno suonato Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion), Giorgio Canali, Andrea Ruggiero, Alessandro Alosi (Il Pan del Diavolo) e altri.[7] Nel tour che ha seguito l'uscita dell'album Motta è stato accompagnato alla batteria da Petulicchio, al basso da Laura Arzilli, poi sostituita da Federico Camici, alle tastiere Leonardo Milani e alla chitarra Giorgio Maria Condemi.
Nel settembre seguente viene candidato alla Targa Tenco 2016 nella categoria "Opera prima".[8] Il 20 settembre 2016 riceve il premio vincendo con enorme vantaggio sulla concorrenza, rappresentata da Chiara dello Iacovo, Patrizia Cirulli, Andrea Tarquini e Giorgieness.[9] Inoltre si è aggiudicato anche il premio PIMI Speciale 2016 del MEI come artista indipendente italiano.[10]
Il 26 gennaio 2018 ha pubblicato il primo singolo Ed è quasi come essere felice, mentre il 5 marzo 2018 ha pubblicato il secondo singolo La nostra ultima canzone. Entrambi i singoli hanno anticipato la pubblicazione del secondo album[11] in studio, Vivere o morire, prodotto da Taketo Gohara e pubblicato il 6 aprile 2018, album vincitore del Premio Lunezia Elite per le qualità musical-letterarie. [12]. Il disco ottiene anche la Targa Tenco 2018 quale miglior disco in assoluto[13]. Il 29 giugno 2018 ha pubblicato il terzo singolo Quello che siamo diventati.
Nell'autunno 2018 viene annunciato un minitour nel mese di novembre con il trio Les Filles de Illighadad, con cui Motta suonerà le canzoni di Vivere o morire unite ai loro canti e musiche.[14]
Il 20 dicembre 2018 viene annunciata la partecipazione di Motta al Festival di Sanremo 2019 con il brano Dov'è l'Italia.[15] Motta ha spiegato di aver deciso di partecipare al Festival per l'esigenza di cantare a un pubblico nazionale il contenuto del brano.[16]
Nella serata dei duetti del Festival vince insieme a Nada e al momento della premiazione si possono udire dei fischi dagli spettatori. Nella classifica finale si posiziona al 14º posto, ultimo però nel televoto.
Sempre nel 2019, Motta partecipa alla registrazione di Microchip temporale, album di remix realizzato dai Subsonica in collaborazione con diversi artisti italiani, nel singolo Tutti i miei sbagli. Il 20 giugno 2019 viene annunciato tra i candidati per la Targa Tenco 2019 nella categoria "Canzone singola" con Dov'è l'Italia.[18]
Del tempo che passa la felicità (regia di Francesco Lettieri, 2017)
Album: "Vivere o morire"
Ed è quasi come essere felice (regia di Daniele "Dandaddy" Babbo, 2018)
La nostra ultima canzone (regia di YouNuts!, 2018)
Quello che siamo diventati (regia di The Astronauts, 2018)
Chissà dove sarai (regia di Marco Adamo Graziosi e Maria Host-Ivessich, 2018)
Libri
Francesco Motta, Vivere la musica: affrontare gli ostacoli, i cattivi maestri e le folli regole del gioco, Milano, il Saggiatore, 2020, ISBN978-88-428-2648-4.
^Sanremo 2019: Francesco Motta si racconta, su talassamagazine.com, Talassa Magazine, 7 febbraio 2019. URL consultato il 7 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
^Targhe Tenco: annunciati i nomi dei candidati, su talassamagazine.com, Talassa Magazine, 21 giugno 2019. URL consultato il 23 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).