Il monastero di Vorau, in Stiria, è un monastero di Canonici regolari della Congregazione lateranense austriaca.
Storia
Fu fondato nel 1163 da Ottocaro III, margravio di Stiria, e affidata ai canonici dalla cattedrale di San Ruperto a Salisburgo.[1]
Doveva servire a promuovere la cultura spirituale e materiale nella regione ed assumere la cura d'anime nelle parrocchie di Vorau e Dechantskirchen.[1]
Fu incendiato nel 1237 e ripetutamente saccheggiata dai raubritter tra il 1246 e il 1276. Le attività pastorali e l'insegnamento svolti dai canonici consentirono al monastero di resistere alla soppressione decretata da Giuseppe II d'Asburgo-Lorena nel 1782.[1]
Il 25 giugno 1907 si unì, insieme agli atri monasteri di canonici regolari austriaci sopravvissuti alle soppressioni giuseppine, in una congregazione aggregata a quella del Santissimo Salvatore lateranense.[2]
Il monastero fu soppresso dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nazista e fu gravemente danneggiato durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale; fu riaperto nel 1945.[3]
Note
- ^ a b c Pius Fank, DIP, vol. X (2003), col. 547.
- ^ Michael Schmid, DIP, vol. II (1975), col. 89.
- ^ Pius Fank, DIP, vol. X (2003), col. 548.
Bibliografia
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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