Miunte sorgeva su una piccola penisola (col tempo la linea di costa è avanzata e oggi il mare è distante). L'economia della città si basava principalmente sulla pesca.
In seguito il Meandro ostruì una vicina insenatura marina, trasformandola in un lago malsano. Gli abitanti si trasferirono a Mileto portando con loro le immagini delle divinità.[8] Secondo Vitruvio, Miunte fu completamente sommersa dalle acque.[9]
Nel II secolo d.C., visitando il sito abbandonato della città, Pausania notò soltanto la presenza di un tempio in marmo bianco a Dioniso.[8]