Nasce nella città di Reading, in Pennsylvania. I suoi genitori sono John Calhoun Smith, musicista jazz, e Louise Lopez, Indiana, cantante jazz e leader del movimento per i diritti degli indiani d'America.
Nel 1977 cambia legalmente il suo secondo nome William in Cruz, nome della nonna materna. Dopo aver frequentato l'Università della Pennsylvania, dove si laurea in Scrittura creativa nel 1964, Smith lavora come reporter al Philadelphia Daily News. Il suo primo romanzo The Indians Won (1970), affronta il problema delle minoranze, in questo caso quello degli indiani d'America, e sconfina nell'ucronia. La sua seconda opera, I due cuori di Roman Grey (1971), prosegue lungo questo filone. Nel 1981 Smith pubblica Gorky Park, che diventa rapidamente un best seller, anche per le inedite ambientazioni.
Smith vive in California con la moglie e tre figli, continuando a considerarsi un outsider della scrittura.
Tra i diversi romanzi scritti da Cruz Smith quelli di maggior successo sono certamente quelli che hanno per protagonista l'ispettore moscovita Arkady Renko. E quest'ultimo è divenuto ormai uno dei personaggi letterari meglio costruiti ed amati dal pubblico negli ultimi anni. Riservato ed apparentemente chiuso, Renko è in realtà un uomo dalle eccezionali doti investigative, che mal si sposano con il suo scetticismo e cinismo riguardo all'apparato burocratico e politico dell'URSS.
Nel primo libro della serie, Gorky Park (che prende il nome dal parco moscovita dove vengono rinvenuti tre cadaveri) Renko si ritrova ad affrontare un caso difficoltoso, osteggiato dal colonnello Pribluda, membro dei servizi segreti del KGB, che in seguito da acerrimo nemico diverrà il solo disposto ad aiutarlo. È in questo primo capolavoro dello scrittore statunitense che appare la figura di Irina Asanova, una ragazza tanto affascinante quanto misteriosa, di cui Arkady si innamorerà.
Il secondo libro della serie, forse tra i meno noti in Italia (anche per la scarsa diffusione di copie nelle librerie) è Stella Polare. Il titolo stavolta deriva dal nome di un peschereccio sovietico, sul quale il Nostro è stato costretto ad imbarcarsi dopo le lunghe ed agitate peripezie che chiudono il primo libro. La bellezza di questo secondo romanzo della serie consiste soprattutto nell'ambientazione: tutto il libro, eccezion fatta che per poche pagine, si svolge a bordo della nave. In questo ambiente così claustrofobico e malsano, l'ispettore Renko, ormai degradato a mero marinaio, deve scoprire chi ha assassinato un membro dell'equipaggio, una giovane donna addetta alla pulizia del pescato. In questa avventura Renko conoscerà un'altra donna, e nonostante un rapporto amoroso fugace rimarrà sempre mentalmente legato alla sua amata Irina.
In Red Square l'indagine sulla morte di un delinquente condurrà Arkady in Germania, prima a Monaco e poi a Berlino, direttamente tra le braccia di Irina, adesso trasferitasi nella Germania Occidentale. In questo capolavoro letterario Cruz Smith unisce attimi di struggente malinconia (nelle prime pagine Arkady rincasa alla sera esclusivamente per ascoltare la voce di Irina alla radio) a momenti di azione e di investigazione, creando personaggi secondari efficaci e credibili, quali la patologa Polina e l'agente Minin. Alla prima Arkady recita anche una poesia della Achmatova:
Brindo alla nostra casa in rovina
ai dolori della mia vita
alla nostra solitudine insieme
E a te sollevo il bicchiere
a labbra malvagie,
che ci hanno tradito
ad occhi gelidi e spietati
e alle dure realtà della vita
che è rozza e brutale
che Dio non ci ha salvati.
Havana è forse il libro più pessimista della serie, dove Arkady perde le poche certezze della sua vita, arrivando al punto di tentare il suicidio. Stavolta le indagini del Nostro si svolgeranno a Cuba, con l'aiuto di una poliziotta locale.
In Lupo mangia cane la storia drammatica della Russia si sposa con l'ennesimo capolavoro di Smith: l'ispettore Renko, sempre più disilluso e triste, stavolta è in Ucraina, a Černobyl', per indagare su un suicidio che a lui non appare tale. Tra le rovine di un luogo devastato dall'incidente nucleare, dove vivono poche decine di persone che hanno deciso di non abbandonare le loro abitazioni, Arkady lotterà contro l'ottusità della polizia locale, contro un ambiente naturale ostile e malato, ma soprattutto contro nemici che non immaginava di avere. In questo libro appare la nuova figura femminile, la dottoressa Eva Kazka, una donna affascinante quanto imprevedibile, dalla spiccata intelligenza ed astuzia ma anche dal carattere spigoloso e freddo. Appare anche Zhenya, un orfano con problemi di socializzazione, conosciuto per caso da Arkady che diverrà, nonostante problemi quasi insormontabili, il suo miglior amico ed una sorta di padre putativo.
Nell'ultimo romanzo, il fantasma di Stalin, Renko affronterà, come già accaduto in Red Square, un'indagine in cui il sospettato è anche il suo antagonista amoroso. Se in Red Square Max Albov voleva rubargli Irina, stavolta è un pluridecorato militare, candidato alla presidenza della neonata repubblica Russa, a volergli sottrarre la dottoressa Kazka.
I motivi per cui è consigliata caldamente la lettura dei romanzi di Smith relativi all'ispettore Renko sono molteplici: curatissime le ambientazioni, sia storicamente che geograficamente; caratterizzati eccellentemente tutti i personaggi, compresi quelli minori; avventure avvincenti, dove il nero riesce a sposarsi perfettamente con i sentimenti. E poi c'è lui, il protagonista, Arkady, così umano ed "antieroe" da divenire subito un beniamino del lettore, che non può fare altro che entusiasmarsi leggendo le sue peripezie.