Ex primatista italiana dei 100 e 200 metri prima dell'avvento di Manuela Levorato, è l'atleta che ha vestito in assoluto più volte la maglia azzurra, vantando 79 presenze in nazionale dal 1977 al 1993. Ha vinto 42 titoli nazionali[1] (30 a livello individuale e 12 con le staffette societarie) tra 100 m, 200 m, staffette 4×100 m e 4×400, 60 e 200 m indoor.
Al suo attivo anche tre partecipazioni ai Mondiali, 4 Europei, 4 Giochi del Mediterraneo dove ha fatto incetta di medaglie nello sprint e 5 Universiadi (nell'edizione di Bucarest ha conquistato l'argento nei 200 m e il bronzo nella 4×100 m)
Capitana della nazionale dal 1988 al 1993 si è distinta per grinta e determinazione; era soprannominata "la pantera". Nonostante non sia più primatista italiana delle due distanze dello sprint outdoor, detiene ancora il record italiano dei 60 m con 7"19 (ottenuto agli Europei indoor di Budapest nel 1983 ove conquistò la medaglia di bronzo) e quelli di specialità "fuori standard" quali i 50 m indoor e la staffetta 4×200 m outdoor.
Oggi la Masullo si occupa di pubbliche relazioni ed è giornalista; vive a Roma. Il 3 luglio 2011 si è sposata con il fotografo e mental coach Claudio Petrucci.[2]
La Masullo ha conquistato 30 volte il titolo nazionale a livello individuale, 21 volte all'aperto e 9 volte indoor. In questa speciale classifica è seconda solamente alla lanciatrice (peso e disco) Agnese Maffeis che ne ha conquistati 38.[4] In staffetta ha conquistato 12 titoli nazionali.[5]
11 volte campionessa nazionale nei 100 metri piani (1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1987, 1988, 1990, 1991, 1992)
10 volte campionessa nazionale nei 200 metri piani (1978, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1987, 1988, 1990, 1992)
6 volte campionessa nazionale indoor nei 60 metri piani (1979, 1981, 1983, 1985, 1991, 1993)
^Viva gli sposi!, atleticanet.it, 7 luglio 2011. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2013).
^Ripartono i centri di atletica, campidogliopalatino.it, 28 agosto 2014. URL consultato il 29 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2014).