Nel 1907 Mario Corti ottenne la cattedra di violino al Conservatorio di Parma. Iniziò una serie di concerti in duo con diversi pianisti (Attilio Brugnoli, Guido Alberto Fano e con la propria moglie Maria Anelli). Nel biennio 1914-15 ebbe la cattedra di violino al Klindworth-Scharwenka-Konservatorium di Berlino: ritornò in Italia per lo scoppio della guerra nel 1915 e venne nominato professore di violino al conservatorio di Santa Cecilia. Iniziò una intensa attività concertistica il cui repertorio era costituito soprattutto da musica contemporanea di compositori italiani, senza trascurare tuttavia il repertorio violinistico del passato. Nello stesso tempo ebbe una intensa attività di studio e pubblicò numerose revisioni di musiche del XVI e XVII secolo nella raccolta dei Classici violinisti italiani[2]. Fu autore di una Sonata per violino e pianoforte (1925) e di numerose opere didattiche.
^Marie Christine Haustein, Die Sinfonik der Generazione dell'Ottanta : Voraussetzungen, entwicklungen una wertung, Frankfurt am Main [etc.] : Peter Lang, 2008, ISBN 9783631582411
^Mario Corti, I classici violinisti italiani liberamente riveduti ed armonizzati, Milano : A. & G. Carisch & C, 1927