Mario Argenton (Este, 26 maggio 1907 – Roma, 13 giugno 1992) è stato un militare e partigiano italiano.
Biografia
Nel 1926 è sottotenente di complemento d'artiglieria, quindi frequenta la regia accademia d'artiglieria e genio di Torino e nel 1930 ottiene il grado di tenente e viene assegnato al Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano.
Capitano nel 1936, allo scoppio della seconda guerra mondiale partecipò con il 3ª Celere alle operazioni sul fronte alpino occidentale, alla campagna iugoslava e dei Balcaniele nel luglio 1941 prese parte alla campagna sul fronte orientale con l'artiglieria a cavallo del Corpo di spedizione italiano in Russia, dove per i suoi atti di valore fu decorato ed avanzato al grado di maggiore. Rimpatriato nell'aprile 1942 frequenta la scuola di guerra di Torino ed ottiene l'abilitazione di servizio allo stato maggiore.
Assegnato al Comando di Corpo d'Armata Motocorazzata a Roma, dopo l'8 settembre 1943 prende parte con la divisione Centauro alla difesa di Roma contro i tedeschi agli ordini del colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo. Successivamente, fuggito clandestinamente nell'Italia settentrionale, promuove la costituzione delle prime formazioni partigiane autonome. Nel giugno 1944, al momento della formazione del Corpo Volontari della Libertà, viene nominato componente del Comando Generale, in rappresentanza del Partito Liberale Italiano e delle Formazioni autonome militari.
Nell'autunno del 1944 viene arrestato in Veneto dalla Banda Carità; riesce tuttavia a fuggire e a ricongiungersi con il comando del CLN a Milano, dove prosegue le attività. Nel febbraio 1945 diviene capo di stato maggiore del CVL.
Immediatamente dopo la guerra fa parte per il PLI della Consulta Nazionale (1945-1946).
È membro del comitato nazionale dell'ANPI fino al 1948 quando, in seguito alla scissione di cattolici e autonomi, aderisce alla Federazione Italiana Volontari della Libertà di cui diventa presidente dal 1963 al 1966. Dal 1945 componente la Commissione di 2º grado per il riconoscimento delle qualifiche e l'esame delle proposte onorificenze al Valor Militare per i partigiani di cui diverrà presidente nel 1964, dopo le dimissioni di Luigi Longo.
Fu presidente dell'Unire dal 1950 al 1961, presidente dell'Ente Nazionale Corse Ostacoli e infine della Società Steeple Chases d'ltalia.
Onorificenze
Onorificenze italiane
«Comandante di una Batteria a Cavallo dava prove ripetute di coraggio e di sangue freddo. Ricevuto l'ordine di spostarsi con la batteria in avanti per meglio appoggiare un battaglione di fanteria duramente impegnato, assolveva il compito raggiungendo le prime linee con la batteria al completo e aprendo rapidamente il fuoco. Per meglio individuare le postazioni nemiche, si portava oltre gli elementi esploranti della fanteria, sotto violento fuoco di armi automatiche, e vi permaneva lungamente. L'indomani, mentre raggiungeva attraverso un terreno pieno d'insidie il reggimento di fanteria col quale trovavasi il proprio Comandante di gruppo, fatto segno sul fianco destro da violento fuoco di armi automatiche che provocavano perdite alle fanterie antistanti ed a quelle dislocate presso la batteria, con pronta decisione si spingeva in avanti per rendersi conto della situazione e, messa in posizione una sezione, con tiro preciso colpiva il nemico obbligandolo ad abbandonare il campo»
— Fronte russo, 6 -7 dicembre 1941
«Comandante di una batteria a cavallo, assegnata ad una colonna, sottoposta di sorpresa ad intenso fuoco nemico, con prontezza e decisione iniziava il tiro, riducendo al silenzio le artiglierie avversarie e cagionando la distruzione di un pezzo nemico»
— Uspenowka - Fronte russo, 17 ottobre 1941
Onorificenze straniere
Note
Collegamenti esterni