Dal 2011 è componente del comitato di redazione della rivista Italianieuropei.
Ha fatto parte della segreteria tecnica del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta durante il governo Prodi dal 2006 al 2008. Per Rai Educational crea e scrive la prima serie del programma E-cubo (Energia Ecologia Economia). Nel giugno del 2008 la prima puntata della trasmissione ha vinto il premio speciale del festival europeo Ambiente “Green Wave 21° Century”.[6]
Nel giugno 2013 ha sposato Mario Gianani, produttore televisivo e cinematografico,[7] con cui ha avuto due figli, Francesco e Margherita. È comparsa in un cameo nel film Pazze di me, prodotto dal marito.[8]
Un progetto di legge di cui è prima firmataria, sottoscritto da circa 100 deputati di opposizione, è una delle proposte che animano il dibattito interno del Partito Democratico sulla questione del contratto unico e della lotta alla precarietà del lavoro.[11]
Madia è stata una dei 22 parlamentari PD risultati assenti alla votazione sul provvedimento noto come "scudo fiscale" il giorno 2 ottobre 2009. Il provvedimento è passato per soli 20 voti e pertanto la presidenza del gruppo PD alla Camera ha deciso di prendere provvedimenti al riguardo nei confronti degli assenti ingiustificati.
Intervistata da il Fatto Quotidiano riguardo alla sua presenza in quelle ore su un aereo diretto in Brasile, la deputata Marianna Madia ha risposto di essersi recata in Brasile per accertamenti clinici.[12]
È candidata alle primarie del Partito Democratico del 30 dicembre 2012 dove ottiene circa 5.000 preferenze, ponendosi in posizione utile per l'elezione alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lazio 1 alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013.[13]
Eletta alla Camera dei deputati nella XVII legislatura, viene confermata membro della Commissione lavoro.
Nel giugno del 2013 in un'iniziativa pubblica con l'ex ministro del governo Monti, Fabrizio Barca, lancia delle forti critiche al Partito Democratico nazionale e romano, soprattutto in relazione alle primarie per la scelta dei parlamentari dell'anno precedente. Afferma che: “A livello nazionale nel Pd ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie parlamentari ho visto – non ho paura a dirlo – delle vere e proprie associazioni a delinquere sul territorio”.[14] Le dichiarazioni trovano subito una forte eco nell'opinione pubblica. L'anno successivo, in seguito all'inchiesta giudiziaria nota come Mafia Capitale che porta all'incriminazione di alcuni esponenti del PD romano, molti organi di informazione ricordano le dichiarazioni di Madia.
Il 9 dicembre 2013 diviene membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, con a capo il nuovo segretario nazionale Matteo Renzi, con il ruolo di responsabile per il lavoro.
Prima firmataria dell'emendamento alla legge di Bilancio approvata a dicembre 2022 che ripristina il bonus per l'assistenza psicologica, stanziando 13 milioni anche per il biennio 2023 e il 2024.
Incarichi governativi
Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione
Come responsabile del governo per la pubblica amministrazione ha promosso una riforma complessiva della funzione pubblica attraverso un decreto legislativo, emanato dal governo nell'agosto del 2015. Tra i punti cardine della riforma figurano: la cittadinanza digitale con l'adozione del PIN unico del cittadini per accedere online a tutti i servizi della pubblica amministrazione, gli interventi in materia di trasparenza, con l’adozione del Freedom of Information Act, che riconosce a tutti i cittadini il diritto di conoscere dati e documenti della pubblica amministrazione; la riforma delle società pubbliche partecipate e la loro drastica riduzione; le semplificazioni burocratiche, con la riforma della conferenza dei servizi, l’introduzione dei moduli unici standardizzati per le iniziative commerciali e edilizie e il silenzio-assenso tra amministrazioni; la riforma del testo unico del pubblico impiego che contiene, tra le altre novità, un nuovo procedimento disciplinare per sanzionare chi truffa sulla presenza in servizio.
Secondo Sabino Cassese la riforma Madia rappresenta “una enorme apertura di credito per la riforma dello Stato” in quanto riguarda: “l'assetto centrale dello Stato, la sua distribuzione sul territorio, gli enti periferici, i processi di decisione e le semplificazioni, la prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, le conferenze dei servizi, le forze di polizia, l'ordinamento sportivo, gli enti di ricerca, le società pubbliche, i servizi pubblici locali, i concorsi pubblici, il codice dell'amministrazione digitale”.[17]
Il 12 dicembre 2016 viene riconfermata nell'incarico di ministra senza portafoglio per il Governo Gentiloni.[18]
All’inizio del 2018 si completa il processo di attuazione della riforma Madia che vede l’approvazione di 26 decreti attuativi, tra i quali il nuovo testo unico sul pubblico impiego che permette la stabilizzazione di decine di migliaia di lavoratori precari in forza agli uffici della pubblica amministrazione.[19]
Tra i più importanti risultati del ministero Madia appare, tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018, il rinnovo dei contratti di lavoro per i dipendenti pubblici, le cui retribuzioni erano ferme al 2009.
Controversie e polemiche
Dichiarazioni su aborto, eutanasia e matrimoni omosessuali
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Motivo: Non si evince la rilevanza e portata di tali "polemiche" dato che vengono snocciolate solo sue dichiarazioni e nessun riferimento a quali controversie avrebbe scatenato, né da parte di chi, né come si è conclusa la vicenda
Madia è stata oggetto di polemica per le dichiarazioni rese, nel 2008, poco prima della sua elezione nelle liste del Partito Democratico nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008 per la circoscrizione Lazio 1, al quotidiano Il Foglio,[20] in cui si dichiarò contraria ad aborto, eutanasia e matrimonio tra persone dello stesso sesso.
L'intervista è stata ripresa nel 2014, dopo la sua nomina a ministra, da numerose fonti d'informazione. Queste sono le dichiarazioni su cui si è incentrata la polemica:
“L'aborto è il fallimento della politica – dice –, un fallimento etico, economico, sociale e culturale”. Madia è per la libera scelta della donna, “ma sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita”. Dice che ogni vita umana che non nasce è un fallimento, per questo la politica deve fare in modo che la scelta per la vita sia sempre possibile.
“Io sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Certo è che anche per esperienza personale mi sono resa conto di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra le cure a un malato terminale e l'accanimento terapeutico nei suoi confronti. Quindi dico no all'eutanasia ma penso che l'oltrepassamento di quella linea sottile vada giudicato – in certi casi – da un'équipe di medici; comunque non dal diretto interessato o dai suoi parenti”.
“Personalmente quando parlo di famiglia, e della sua relativa tutela, mi riferisco a quella che sta nella costituzione”. Sì o no ai pacs, allora? “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge. Ma certo è che se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli. Scegliendo per la vita”.
Accuse di plagio nella tesi di dottorato e richiesta di risarcimento danni contro Il Fatto Quotidiano
Nel 2017 in una serie di articoli apparsi su Il Fatto Quotidiano si sostiene che la Madia avesse effettuato una serie di plagi nella sua tesi di dottorato[22] e nelle sue pubblicazioni.[23] Madia risponde a queste accuse di aver "omesso di aprire le virgolette su qualche frase, dopo aver citato l’autore poche righe sopra o poche righe sotto" e che "gli autori e le fonti utilizzati sono citati in bibliografia; tra l’altro, queste presunte imprecisioni sarebbero rinvenute in una minima parte del testo, in particolare in quella più propriamente ricognitiva della letteratura scientifica, altro che “interi blocchi".[24]
A seguito di queste rivelazioni il Cambridge Journal of Economics, in cui appare una delle sue pubblicazioni, apre un'indagine interna sull'accaduto.[25] Sebbene inizialmente Pietro Pietrini, direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, avesse affermato che non ci sarebbe stata nessuna indagine interna,[26] successivamente il 18 aprile 2017 La Gazzetta di Lucca annuncia che il consiglio direttivo della scuola ha nominato una commissione interna che dovrà esaminare il caso del presunto plagio.[27]
Il Fatto Quotidiano sostiene anche che l'esperimento di economia comportamentale di cui la Madia parla nel capitolo 3 della tesi svoltosi presso l'università di Tilburg (nei Paesi Bassi) in realtà non è mai stato effettuato. Tineke Bennema, portavoce dell’Università di Tilburg ha dichiarato: “Marianna Madia non è mai stata studente in visita a Tilburg” e "non troviamo nessuna presentazione o seminario dal titolo: Flexicurity pathways for Italy: Learning from Denmark” (seminario inserito nella tesi).[28][29]
Secondo una ricostruzione di Roberto Perotti,[30] in base ad informazioni raccolte privatamente e non documentate, l'esperimento si sarebbe svolto in tre sessioni, in cui in una sessione Madia è stata presente fra settembre e novembre 2008, per un periodo di una settimana circa, mentre la presentazione sarebbe stato un incontro informale fra compagni di corso.
Successivamente la commissione interna della Scuola IMT Alti Studi Lucca, con il supporto di una perizia tecnica compiuta da una società specializzata, conferma la piena regolarità del lavoro di Madia, escludendo qualsiasi forma di plagio.[31] Anche il Cambridge Journal of Economics non rileva alcuna irregolarità nell’articolo pubblicato dalla Madia e dalla ricercatrice Caterina Giannetti nel marzo 2013.[32] La Madia annuncia quindi un'azione legale per risarcimento danni nei confronti de Il Fatto Quotidiano.[33]
Il giornale diretto da Marco Travaglio annuncia di aver ricevuto la richiesta di danni da parte della Madia, ma che si opporrà e che presenterà, a sua volta, un’azione risarcitoria nei confronti della parlamentare, negando di averla diffamata.[34]
In primo grado, il tribunale riconosce le ragioni del giornale e condanna la Madia al risarcimento delle spese processuali.[35][36]
Opere
Marianna Madia (a cura di), Un welfare anziano, Bologna, Il Mulino, 2007, ISBN978-88-15-11918-6.
Marianna Madia, Precari. Storie di un'Italia che lavora, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011, ISBN88-49-82940-X.,
Ha pubblicato come curatrice nel 2023 il Volume Vite Disuguali edito da Arel/Il Mulino’
^Marianna Madia, su partitodemocratico.it, Partito Democratico. URL consultato il 27 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
^Marianna Madia, in Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, 15 dicembre 2015. URL consultato l'8 luglio 2017.