Cresciuta in Russia, a dieci anni studia col balletto di Mosca per poi abbandonare la danza classica dandosi all'intrattenimento ballettistico da vaudeville. Nel corso della sua carriera si sposerà col ballerino inglese Albert Johnson del quale manterrà il cognome. La loro figlia, Elena, preso il nome d'arte di Lucy D'Albert, diverrà poi una sciantosa, esibendosi nei teatri di tutta Italia[2].
Negli anni venti si improvvisò fantasista jazz scritturando alcune tra le più promettenti jazz band del momento e portandole in tournée in tutti i teatri: il suo contributo alla diffusione del genere in Italia fu prominente[4]. Fu canzonettista del varietà, arrivando al successo anche grazie a canzoni come Sulla scogliera e Tu non mi sai capir...[1]; fu la prima diva del teatro italiano a lanciare negli spettacoli numeri di ballo di soubrettes e di ragazze straniere[1].