La rilevanza enciclopedica di questa voce o sezione sull'argomento politica è stata messa in dubbio.
Motivo: Elenco che viola totalmente WP:LISTE, da un lato abbiamo l'elenco di partiti già presenti in Categoria:Partiti comunisti, dall'altro diversi partiti senza voce in quanto non enciclopedici. A questo si aggiunge un incipit senza fonti, che pare proprio una Ricerca originale a tutti gli effetti.
In questa voce sono elencati e analizzati i movimenti politici che si richiamano al comunismo, il cui scopo è la realizzazione di una società socialista attraverso un'azione rivoluzionaria, ritenendo che non vi sia altra via, se non in casi particolari.
I movimenti che si possono ricondurre a questa definizione sono molti, vari e talvolta in contrasto tra loro. Inizialmente sono caratterizzati da un'ideologia marxista-leninista che considera prioritaria l'azione rivoluzionaria. L'organizzazione del partito s'imposta come movimento di massa all'interno del quale si deve formare una dialettica sulle iniziative e le modalità di azione.
L'impostazione deve mantenere comunque saldi i principi del socialismo scientifico e l'azione internazionalista per lo scioglimento degli stati nazionali e il superamento del capitalismo.
Con la vittoria, nella guerra civile russa e la conquista del potere, il partito bolscevico sovietico perde parte del suo carattere rivoluzionario per assumere una veste più burocratizzata e verticistica sotto il potere di Stalin. In questa nuova fase si formano molti partiti e movimenti che si rifanno al modello stalinista, caratterizzati per una maggior specificità da un'impronta nazionalista. Allo stesso tempo però nascono movimenti, ad esempio realtà trotskiste ma non solo, che pur richiamandosi al pensiero di Karl Marx e Lenin si contrappongono a Stalin considerandolo non solo responsabile della burocratizzazione sovietica ma anche un ostacolo alla nascita di forze genuinamente internazionaliste.
La fine della seconda guerra mondiale libera l'URSS dal complesso dell'accerchiamento fondendogli una serie di stati satelliti e la possibilità di finanziare movimenti rivoluzionari comunisti e socialisti in chiave anticoloniale e antistatunitense. In questo periodo si organizzano movimenti comunisti che si distanziano dall'ideologia marxista formandone una propria o aggiungendo semplicemente un carattere di uguaglianza sociale e di proprietà statale dei mezzi di produzione a un programma di liberazione dal giogo coloniale o a una ricerca di egemonia di stampo etnico-culturale.
Alcuni esempi possono essere il maoismo, il sandinismo, il lumumbismo e gran parte dei movimenti terzomondisti. Spesso lungo il loro percorso storico mutano gli obbiettivi e le modalità con le quali raggiungerli. Con la fine dell'URSS i movimenti e i partiti di ispirazione stalinista tendono a sciogliersi e a rifondarsi su basi socialiste o socialdemocratiche; i movimenti che sono sorti dalla lotta di liberazione coloniale tendono a mantenere il nome e il potere modificando i concetti comunisti aprendosi al mercato e alla libera iniziativa.
Per ogni Stato si possono identificare partiti, organizzazioni stabili che partecipano alla vita politica sia in elezioni pubbliche che in clandestinità, associazioni e organizzazioni guerrigliere e terroriste, movimenti, organizzazioni instabili che mobilitano temporaneamente un certo numero di persone per influire sulla società, l'economia o la politica.
Partito Comunista Operaio di Germania ("KAPD"): dal 1920 al 1933, comunista "Consiliarista". Sostenitore dell'astensionismo elettorale. Contro di loro Lenin scrisse "Estremismo: malattia infantile del socialismo".
Partito Comunista Unificato di Germania ("VKPD"): dal dicembre 1923 mediante l'unificazione tra la tendenza che faceva capo a Levi del KPD ed il Partito Socialista Indipendente- Sezione dell'Internazionale Comunista, a tutt'oggi. Da notare che, nel 1929, contro questo partito, fu varata una particolare legislazione discriminante, tale che, pur non vietandolo, i suoi militanti sono sottoposti a diversi vincoli. In particolare, i dipendenti pubblici, iscritti a tale partito, sono obbligati ad un particolare giuramento di fedeltà ed il loro status è motivo demerito.
Partito Comunista Russo (Bolscevichi) (RCP(b)): dal 1918 al 1925, divenuto Partito Comunista di Tutta l'Unione (Bolscevichi), fu il detentore de facto del potere durante tutta la Russia Sovietica, ovvero dal 1918 al 1991