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mlpo
mala1545
Le lingue maleo-polinesiache
Borneo-Filippine)
Sunda-Sulawesi)
maleo-polinesiaco centrale
Baia Halmahera-Geelvink, lingua della Nuova Guinea Occidentale
le lingue oceaniche occidentali
Le lingue maleo-polinesiache[1][2][3], a volte definite anche maleo-polinesiane[4] o malesi-polinesiane,[5] sono una famiglia linguistica, che rappresenta il più importante sottogruppo delle lingue austronesiane, con approssimativamente 385 milioni di parlanti. Questa famiglia linguistica è diffusa nelle isole del Sud-est asiatico, dell'Oceano Pacifico e in Asia continentale.
Le lingue del gruppo maleo-polinesiaco presentano numerose innovazioni fonologiche e lessicali, rispetto alle lingue occidentali formosane, incluso il livellamento della lingua proto-austronesiana *t, *C to /t/ e *n, *N to /n/. Uno studio del 2008 del Austronesian Basic Vocabulary Database osserva una stretta connessione tra questa lingua e quella dei Paiwan. Il termine "lingue maleo-polinesiache" è coniato nel 1841 da Franz Bopp sulla suggestione di Wilhelm von Humboldt per designare l'insieme delle lingue di questa famiglia.
Con 1 237 lingue appartenenti a questo gruppo, il maleo-polinesiaco è certamente il ramo più importante delle lingue austronesiane (che è formato da 1257 lingue tot.)[6]. A sua volta viene ripartito in diversi sottogruppi di dimensioni molto differenti (tra parentesi tonde, per i gruppi, il num. di lingue che lo compongono), [tra parentesi quadre, per le lingue, il codice internazionale di classificazione:
(Madagascar)
(Indonesia)
(Indonesia, Malaysia)
(Filippine)
(Polinesia)
Nella edizione 16° di Ethnologue (2009) le lingue classificate come maleo-polinesiache sono 1.237 (su un totale di 1.257 lingue austronesiane), suddivise nei seguenti macrogruppi:
Nella edizione 15° di Ethnologue (2005) si individuavano 1248 lingue maleo-polinesiache (su un totale di 1257 lingue austronesiane), così suddivise:
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