Assidua attivista per i diritti degli animali, l'attrice ha fondato nel 2004 l'organizzazione "Linda Blair WorldHeart Foundation" per preservare soprattutto la vita degli animali randagi, abbandonati o che hanno subito abusi[5][6].
Linda Blair inizia la sua carriera cinematografica già all'età di nove anni, ottenendo un ruolo nella serie televisivaHidden Faces del 1968, nei panni della piccola Allyn Jaffe[13]. Un anno più tardi fa il suo esordio sul grande schermo nel film The Way We Live Now diretto da Barry Brown, nel ruolo di Sara Aldridge[14] ed ottiene una piccola parte nella commediaThe Sporting Club, diretto da Larry Peerce nel 1971[15][16][17].
Inizialmente venne considerata l'attrice Pamelyn Ferdin per impersonare il ruolo di Regan, data la sua esperienza con il cinema fantastico e, successivamente, fu presa in considerazione anche l'attrice Denise Nickerson, ma i genitori di quest'ultima si opposero perché non ritenevano adatte le tematiche del film per una ragazza così giovane[23][24][25][26].
Uno dei produttori all'epoca contattò telefonicamente Janet Leigh, per offrire la parte di Regan alla figlia Jamie Lee Curtis (allora quindicenne), tuttavia la madre rifiutò l'offerta[27][28]. Ai provini furono prese in considerazione e successivamente scartate anche le attrici Sharon Stone, Melanie Griffith e Kim Basinger[29][30][31], ma alla fine la scelta ricadde su Linda Blair, che fu accompagnata personalmente dalla madre al provino, nonostante gli agenti dell'attrice fossero in disaccordo[32][33].
In seguito al successo de L'esorcista Linda Blair divenne una delle attrici più celebri di Hollywood[42], tuttavia, ricevette minacce di morte da alcuni estremisti religiosi previa di essere un messaggero del demonio e fu minacciata da uno sconosciuto di cui non fu mai scoperta l'identità. Per l'incolumità della giovane attrice, la produzione le assegnò una scorta per sei mesi[43][44][45][46][47].
Quest'ultimo, a causa delle delicate tematiche che trattava e, in particolare, per la scena controversa dello stupro subito dalla protagonista da parte delle sue coetanee, venne attaccato da varie organizzazioni femministe e omosessuali (come National Organization of Women, New York Rape Coalition o Lesbian Feminist Liberation) che definirono il film come un'azione di propaganda omofobica che incitava alla violenza di genere. Le numerose proteste portarono il film davanti la corte suprema della California, dove, tuttavia, la National Broadcasting Company (che aveva trasmesso La ragazza del riformatorio il 9 settembre 1974[50]) venne ritenuta non responsabile delle azioni di violenza sessuale commesse dagli stupratori[51][52].
L'anno successivo venne scelta per il ruolo da protagonista nel film televisivo Sarah T. - Portrait of a Teenage Alcoholic, dove interpreta Sarah Travis, una giovane ragazza lesa dalla depressione e dall'alcolismo, causato dalla separazione dei suoi genitori[53]. L'opera diretta da Richard Donner venne trasmessa per la prima volta l'11 febbraio 1975, sulla NBC[54].
Nello stesso anno venne ingaggiata per Xanadu - Chiudi gli occhi e guarda le stelle nel ruolo di Doris Mae Withers. il drammasentimentale racconta la storia di Leonard Hatch (interpretato da Martin Sheen), un uomo con disturbi mentali che rapisce la ragazza portandola in una capanna isolata, dove quest'ultima sviluppa nei suoi confronti la sindrome di Stoccolma[55]. Il film venne trasmesso dall'ABC il 10 ottobre 1975[56].
Nel 1976 ebbe un ruolo nel film televisivo La lunga notte di Entebbe diretto da Marvin J. Chomsky, nei panni di Chana Vilnofsky[57]. L'opera si ispirò alle vicende belliche dell'operazione Entebbe avvenuta tra il 3 e il 4 luglio 1976[58]. Il film fu trasmesso in Italia il 21 dicembre 1976, su Rete 1 (ex Rai Uno). Nel 1977 Linda Blair ritornò nei panni di Regan MacNeil in L'esorcista II - L'eretico, diretto da John Boorman. Succube della terribile esperienza vissuta nel primo capitolo, Regan, in cura dalla dottoressa Gene Tuskin, collabora con padre Philip Lamont per far luce sulla morte di padre Lankester Merrin[59]. Entusiasta di prendere parte al secondo capitolo tuttavia, la giovane attrice rifiutò di sottoporsi nuovamente alle estenuanti ore di trucco che ci vollero in L'esorcista, la produzione decise così di sostituirla in alcune scene con una controfigura e usando materiale di repertorio del primo film[60][61]. L'opera venne aspramente criticata e fu un insuccesso cinematografico[62][63][64].
L'attrice ha posato per l'editoriale erotico Playboy nel 1983, apparendo nel numero di marzo[65].
Il declino
La fama ottenuta soprattutto dal successo de L'esorcista nel 1973, portò Linda Blair ad essere una delle attrici più popolari degli anni settanta, attirando su di lei speculazioni mediatiche sulla sua presunta instabilità mentale, compromessa dalla travagliata partecipazione al film che la rese celebre a soli quattordici anni[66]. L'attrice iniziò a fare uso di droga (e spaccio) all'età di diciotto anni e venne arrestata nella sua abitazione di Ridgefield Road, nella cittadina di Wilton, nel Connecticut, il 20 dicembre dello stesso anno[67][68][69][70].
Successivamente si dichiarò responsabile di reato minore (per possesso di cocaina) con mutamento della pena in tre anni di libertà vigilata[71]. L'episodio segnò profondamente la sua carriera cinematografica che si ridusse in ostracismo da parte delle grosse produzioni di Hollywood, facendo muro su di lei. L'attrice venne così inserita nella lista nera di Hollywood, evidenziando un lento regresso della sua carriera cinematografica[72][73][74][75].
Vita privata
All'età di quindici anni Linda Blair intrattenne la sua prima relazione amorosa (che durò due anni) con il musicista Rick Springfield, che conobbe nel 1974 durante un concerto nel locale Whisky a Go Go, situato a West Hollywood, in California. La loro relazione all'epoca fu al centro di uno scandalo mediatico dettata dalla differenza d'età che separava i due, Springfield aveva difatti venticinque anni all'epoca, mentre la Blair era appena quindicenne[76][77].
Procedimenti giudiziari
Il 20 dicembre 1977, mentre lascia la sua abitazione presso Ridgefield Road, nella cittadina di Wilton, nel Connecticut, Linda Blair venne arrestata con l'accusa di possesso e traffico di droga, dove erano coinvolte altre 31 persone. La Blair venne rilasciata dopo aver pagato una cauzione di 2.500 dollari[69][70]. Successivamente si dichiarò colpevole di un reato minore per possesso di cocaina, in cambio di tre anni di libertà vigilata[71].
Tale accaduto segnò, in parte, il suo allontanamento dalle scene che venne sempre meno e compromise, col tempo, la sua carriera cinematografica[78][79].
Impegno sociale
Attivismo
Nota attivista per i diritti degli animali, l'attrice si occupa della salvaguardia di cuccioli bisognosi già dal 2000. Quattro anni più tardi istituisce l'organizzazione esente da scopi di lucro "Linda Blair WorldHeart Foundation", che ricopre il ruolo di tutela per gli animali che hanno subito maltrattamenti o abusi, cuccioli abbandonati o animali che vivono di randagismo[5][6][80][81][82].