Ha iniziato la sua carriera nel Randesund, un club distrettuale di Kristiansand. Nel 2003, Mykjåland ha giocato con l'Amazon Grimstad dove è rimasta fino a settembre del 2005, quando ha firmato per il Røa. Nel 2007, con 11 reti, è stata il capocannoniere del Røa.
Il 21 ottobre 2008 Lene Mykjåland e altre quattro giocatrici del Røa - Marie Knutsen, Guro Knutsen, Marit Fiane Christensen e Siri Nordby - richiamarono l'attenzione delle cronache sportive, emanando un comunicato stampa in cui si annunciava che non sarebbero tornate a giocare con la nazionale a causa di problemi con i dirigenti della squadra.[2] Anche se nel comunicato non venne fatta menzione diretta dell'allenatore Bjarne Berntsen, si evinceva che la sua presenza fosse determinante nella decisione di ritirarsi dalla squadra. Il ritiro, chiamato da molti giornali boicottaggio, creò un'attenzione diffusa da parte dei media. Quando, dopo il Campionato Europeo 2009, Eli Landsem si è seduta sulla panchina della Nazionale, Mykjåland si è resa nuovamente disponibile per essere convocata. Il 15 gennaio 2010, Mykjåland ha giocato la sua prima partita con la maglia della Norvegia dal "boicottaggio", in un pareggio per 1-1 contro l'Inghilterra. Nel 2011, Mykjåland è stata convocata nella squadra che avrebbe giocato nella Coppa del Mondo femminile di quell'anno.
Il 23 dicembre 2009 il Washington Freedom, squadra militante nel WPS (campionato di calcio femminile professionistico statunitense, antesignano della National Women's Soccer League), ha annunciato di aver ingaggiato Mykjåland, che si è unita al team il 1 aprile 2010. Dopo una stagione in America, è tornata in Norvegia e ha firmato un contratto biennale con il Røa, la sua ex squadra.
Dopo due stagioni, il passaggio al LSK Kvinner[3] dove ha giocato per le successive quattro, aggiudicandosi la Toppserien nel 2014, 2015 e 2016, anni in cui vinse anche la Coppa di Norvegia.