Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa (dal 26/06/2013 al 22/03/2018)
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (dal 02/07/2014 al 22/03/2018)
Laura Puppato vive a Cornuda.[2] Divorziata e di fede cattolica,[3] si è sposata la prima volta a 21 anni e dal primo marito ha avuto una figlia, Annagiulia. Con il secondo marito, Bruno, si è sposata dopo la convivenza, quando il secondo figlio, Francesco, aveva due anni.[4]
Carriera politica
Sindaco di Montebelluna
L'attività nel WWF è stata decisiva per il suo ingresso in politica, dove si ritrova impegnata nella battaglia contro la costruzione di un inceneritore ritenuto dal forte impatto ambientale, la Puppato si candidò alle elezioni comunali del 2002 a sindaco di Montebelluna con una lista civica poi appoggiata dalla coalizione de L'Ulivo, venendo eletta, nonostante la tradizionale forza del centro-destra, e in particolare della Lega Nord, nella città[1]. Nel corso della sua amministrazione comunale, fece abbandonare il progetto dell'inceneritore, benché fosse in stadio avanzato, e promosse una riduzione del traffico automobilistico privato, incoraggiando la mobilità pubblica, e la raccolta differenziata, diventando il primo comune sopra i 25mila abitanti a riciclare quasi tutto.[1][5]
Alle elezioni comunali del 2007 la Puppato si ricandida per un secondo mandato, dove al primo turno del 29 maggio ottiene il 42,41% dei voti, accedendo al ballottaggio con Gentilini[1]. Al ballottaggio del 12 giugno 2007 è stata rieletta, vincendo al con il 52,07% delle preferenze[1]. Dopo sei anni di amministrazione comunale, nel 2008 Montebelluna ricevette il "Premio amico della famiglia" (secondo classificato), il Leone dell'innovazione da parte dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il "Premio qualità delle amministrazioni pubbliche".[6]
Con la nascita del Partito Democratico (PD) nel 2007, aderisce subito al partito politico, il primo a cui si è iscritta[1], per cui Puppato si definisce una "nativa democratica"[3][7]. Ha fatto parte dell'assemblea costituente del partito e della commissione incaricata di scrivere lo statuto del PD.[7]
Nel 2007 Puppato fu indicata dal comico, e futuro fondatore e leader del Movimento 5 StelleBeppe Grillo, come esempio di un politico che gli piaceva e fu premiata dallo stesso Grillo come primo sindaco "a cinque stelle"[3][6]. Il secondo mandato di sindaco della Puppato è terminato il 29 maggio 2011, un anno prima della scadenza naturale.[1]
Nel 2010 Puppato era tra i principali nomi del PD come candidata alla presidenza della Regione Veneto e ottenne il sostegno di circa 120 comitati locali[11][12] e di intellettuali come il poetaAndrea Zanzotto e il drammaturgoMarco Paolini[13]. La coalizione di centro-sinistra alla fine scelse come candidato presidente il segretario della CGIA di MestreGiuseppe Bortolussi, e Puppato fu candidata alle elezioni regionali in Veneto del 2010 col PD, nella mozione di Bortolussi: malgrado il risultato molto negativo del PD alle regionali, Puppato viene eletta nella circoscrizione di Treviso in consiglio regionale del Veneto, con un record di 26 230 preferenze su 70 754 voti ricevuti dal suo partito nella provincia trevigiana, risultando la seconda più votata tra i consiglieri dell'intera regione[1][14]. Dal 2010 è capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale del Veneto.[15]
Nel primo turno delle elezioni primarie di "Italia. Bene Comune", che si è svolto il 25 novembre 2012, Puppato ha ottenuto 80.628 voti complessivi pari al 2,6%, piazzandosi al quarto posto tra i 5 candidati[19]. Il 1º dicembre Puppato ha annunciato il suo sostegno a Pier Luigi Bersani per il 2º turno delle primarie.[20]
Ricandidata al Senato anche nel 2018, non viene più eletta.
Dopo il parlamento
Si candida alle elezioni europee del 2019 tra le liste del PD nella circoscrizione Italia nord-orientale, ma arriva sesta con 48.239 voti e rimane fuori.[25][26]
Controversie
Dichiarazione sui militanti leghisti
Nell'aprile 2014 ha destato forti critiche la frase «Le nostre riforme elimineranno la presenza fisica dei militanti leghisti», pronunciata dall'onorevole Puppato nella trasmissione Agorà.[27]
Dichiarazione sui Cervelli in fuga
Dopo che la riforma Renzi-Boschi è stata bocciata al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, Puppato ha affermato su Twitter che il fenomeno della fuga dei cervelli dall'Italia sarebbe confermato dall'esito della consultazione referendaria, poiché la riforma è stata respinta dalla maggior parte dei cittadini residenti, ma accolta con più favore dagli italiani all'estero. La dichiarazione è stata interpretata come un insulto alla supposta minore intelligenza di chi ha respinto la riforma, suscitando alcune polemiche.
Successivamente Puppato si è poi scusata su Facebook, affermando che non voleva offendere nessuno, ma voleva essere ironica.[28]
^Profilo di Laura Puppato, su partitodemocraticoveneto.org, Partito Democratico del Veneto, 2009. URL consultato il 31 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
^ Silvia Mauro, La sfida del soldato Laura, su lagrandetestata.com, La Grande Testata, 19 novembre 2012. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
^ab Elena Tebano, Intervista a Laura Puppato (PDF), su partitodemocraticoveneto.org, City, 13 maggio 2009. URL consultato il 31 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
^ab Ivan Scalfarotto, Ma questa è la mia gente, su ilpost.it, Il Post, 2012. URL consultato il 1º novembre 2012.
^Forum politiche ambientali, su partitodemocratico.it, Partito Democratico. URL consultato il 1º novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2012).
^Le mie proposte per amare l'Italia, su laurapuppato.it, Laura Puppato. URL consultato il 29 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2012).
^ Laura Puppato, Appoggio Bersani, garantisce il mio programma, su laurapuppato.it, Laura Puppato, 1º dicembre 2012. URL consultato il 1º dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2012).