A partire da giugno 2010 razzi della famiglia dei Falcon 9 di SpaceX sono stati lanciati 389 volte, con 386 successi, due fallimenti (SpaceX CRS-7, Starlink Gruppo 9-3), e un successo parziale (SpaceX CRS-1, che ha raggiunto con successo la stazione spaziale internazionale, ma il payload secondario è stato portato in un'orbita inferiore a quella prevista). Un Falcon 9, con il suo relativo carico, inoltre, esplose durante le procedure di carico del carburante precedenti al test di accensione statica (Amos-6).
Tipiche missioni dei Falcon 9 comprendono rifornimenti e trasferimento di astronauti verso la Stazione spaziale internazionale, lanci di satelliti di comunicazione e di osservazione terrestre in orbite basse e/o geostazionarie.
Prima missione operativa verso la ISS lanciato con successo, ma la spegnimento prematuro di uno dei motori del primo stadio ha impedito la riaccensione in sicurezza del secondo stadio, rilasciando il payload secondario in un'orbita troppo bassa, rientrando dopo meno di 4 giorni.[13]
Secondo lancio verso la GTO per il Falcon 9. L'USAF in seguito usò i dati di questo lancio per certificare il Falcon 9 al trasporto di carichi militari.[24]
Dopo la separazione del primo stadio è stata eseguita una discesa controllata da parte del primo stadio ed è riuscito il primo contatto morbido con la superficie dell'oceano. Dopo il touchdown lo stadio si è ribaltato ed è andato distrutto come programmato.[25] Questo lancio è stato il primo dotato delle zampe di atterraggio estraibili e il primo lancio di una capsula Dragon da parte di un Falcon 9 v1.1.
Dopo la separazione dal secondo stadio, il primo stadio ha eseguito una manovra per tentare un atterraggi morbido a bordo della chiatta Autonomous spaceport drone ship, però il liquido idraulico delle superfici di controllo si esaurì a un minuto all'atterraggio portando lo stadio a schiantarsi.[36]
Lancio del satellite per le comunicazioni ABS commissionato dalla Boeing,[41] il satellite ha raggiunto l'orbita prevista e ha cominciato la sua missione il 10 settembre.[42][43]
Lancio regolare fino a un fallimento strutturale nel serbatoio dell'ossigeno liquido del secondo stadio[52], che ha portato alla distruzione del razzo a T+150 s. La capsula Dragon è sopravvissuta all'esplosione ma è stata persa allo splahdown poiché il computer di bordo non era programmato per aprire il paracadute nel caso di un'emergenza al lancio.[53]
Ultimo lancio della versione 1.1 del lanciatore, ha portato il satellite Jason-3 nell'orbita prevista con successo ma il tentativo di recupero del primo stadio è fallito per il mancato bloccaggio di una delle zampe di atterraggio, che ha portato lo stadio a cadere ed esplodere.[55][56]
Volo inaugurale della versione Full Thrust, dopo la missione principale SpaceX è riuscita per la prima volta a recuperare un primo stadio, atterrato sulla Landing Zone 1.[57]
Lancio per conto dell'operatore di telecomunicazioni SES S.A. che ha portato in orbita un satellite con lo scopo di fornire servizi nel sud-est dell'Asia. Il vettore ha fallito l'atterraggio urtando l'ASDS e andando distrutto.[58]
Ottava missione di rifornimento all'ISS. Il vettore Falcon 9 ha inoltre portato in orbita BEAM, un modulo gonfiabile sperimentale creato da Bigelow Aerospace con lo scopo di testare questa nuova tecnologia. Dopo la missione, il primo stadio del Falcon 9 è atterrato con successo sull'ASDS.[59] Successivamente, il primo stadio è stato riutilizzato il 30 marzo 2017 nella missione SES-10.
Il vettore Falcon 9 ha portato in orbita un satellite di telecomunicazioni per conto dell'operatore giapponese SKY Perfect JSAT. Il primo stadio ha effettuato con successo l'atterraggio sull'ASDS. Si tratta del primo atterraggio in mare effettuato con successo in seguito ad una missione in orbita di trasferimento geostazionaria.[60]
Il Falcon 9 ha lanciato due satelliti di telecomunicazioni. L'atterraggio sull'ASDS è tuttavia fallito a causa del calo di potenza di uno dei tre motori, che ha causato un impatto ad una velocità troppo elevata, provocando la distruzione del primo stadio.[62]
Nona missione di rifornimento all'ISS. Il primo stadio del Falcon 9 ha effettuato con successo l'atterraggio presso la Landing Zone 1 di Cape Canaveral.
Il razzo e il carico sono andati distrutti durante le operazioni pre-volo sulla rampa di lancio. Il luogo di lancio era in sicurezza durante l'incidente e non ci sono stati feriti.[65]
Il primo volo di un Falcon 9 dall'incidente del 1º settembre che ha portato ad uno stop dei voli per le indagini sulla causa dell'esplosione. Le missioni per IRIDIUM hanno portato in orbita 10 satelliti ciascuna, in modo da completare la costellazione di 72 satelliti per la fine del 2017.[67] Il carico utile era costituito dai 10 satelliti di 680 kg l'uno e un dispenser dal peso di 1000 kg. I satelliti sono stati rilasciati a un'altitudine di 740 km.[68]
Decima missione di rifornimento all'ISS. Il primo stadio del Falcon 9 ha effettuato con successo l'atterraggio presso la Landing Zone 1 di Cape Canaveral.
Prima missione della SpaceX con il primo stadio del Falcon 9 FT già usato in precedenza. Il primo utilizzo era avvenuto l'8 aprile 2016 nella missione CRS-8.
Prima missione della SpaceX a carattere militare riservato. Per questo motivo i dati dell'orbita e del satellite non sono stati resi noti. L'atterraggio su terraferma e gli altri elementi noti conducono ad escludere una GTO e a rendere verosimile una LEO o un'Orbita Molnija[69].
Tentativo di atterraggio del primo stadio non effettuato perché il Falcon 9 aveva bisogna di tutto il carburante per portare il carico in orbita GTO.[70]
Primo caso di riutilizzo della capsula "Dragon" contenente i rifornimenti per la Stazione spaziale internazionale. Il precedente utilizzo è avvenuto nel settembre 2014 con la missione CRS-4[71]
Seconda esperienza di riutilizzo di un Falcon 9 regolarmente atterrato in precedenza. Il precedente utilizzo è avvenuto nel gennaio 2017 con la missione IRIDIUM-NEXT-1-10. Primo lancio di un satellite geostazionario di telecomunicazioni nella storia della Bulgaria.[72]
Primo caso in cui si sono avuti due lanci nell'arco di pochi giorni: il precedente, per la missione Bulgariasat-1 è avvenuto circa 48 ore prima dalla base di Cape Kennedy in Florida
A causa della massa del carico, trattandosi di lancio in orbita di trasferimento geostazionaria, non è stato programmato l'atterraggio del primo stadio, non essendo sufficiente il propellente[73].
Formosat-5 è un satellite di osservazione della Terra dell'agenzia spaziale taiwanese. Il rimorchiatore spaziale SHERPA di Spaceflight Industries è stato rimosso dal manifesto di carico della missione. Satellite ASTERIA per testare nuove tecnologie per il rilevamento di esopianeti.
Primo volo della nuova versione del lanciatore "Block 4", che vede una spinta migliorata e delle alette di controllo più resistenti. La missione principale, il lancio della capsula di rifornimento Dragon, si è svolta con successo.[74]
Primo gruppo di satelliti Starlink operativi. Prima volta che un Falcon 9 è stato riutilizzato 4 volte per un lancio e successivo atterraggio. È stato, inoltre, anche il primo riutilizzo della carenatura (fairing). La stessa non fu recuperata a causa di condizioni meteomarine non favorevoli.
Primo volo condiviso con piccoli satelliti nell'ambito del programma di SpaceX denominato SmallSat Rideshare Program, per offrire prezzi più vantaggiosi di lancio.
Il volo ha incluso i satelliti SkySat-19, -20, -21 nell'ambito del programma SmallSat Rideshare Program.[75] Si è trattato della prima volta in cui un Falcon 9 ha volato per la sesta volta.[76] Anche la caraneatura di carico è stata riutilizzata da una missione precedente (Starlink 3 v1.0) e metà della stessa è stata nuovamente recuperata dall'imbarcazione Ms. Tree.[77]
La missione SAOCOM 1B è stato il primo lancio verso un'orbita polare avvenuto dalla Cape Canaveral Air Force Station dal 1969. Il booster B1059 ha così effettuato il suo quarto volo atterrando con successo sulla LZ-1. La missione SAOCOM 1B è stata il primo lancio verso un'orbita polare dalla Cape Canaveral Air Force Station dal 1969, questo è stato possibile grazie al nuovo e migliorato sistema automatico di terminazione del volo che ha permosso a SpaceX di far volare il secondo stadio sopra aree abitate.[78][79]
Con la missione Starlink L11, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 593 satelliti operativi. Il booster B1060-2 ha precedentemente portato in orbita il satellite Columbus durante la missione GPS III-03.[80]
Con la missione Starlink L12, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 653 satelliti operativi. Il booster B1058-3 ha precedentemente portato in orbita gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley durante la missione SpaceX Demo 2 e il satellite ANASIS-II per conto del governo Sud-Coreano. Una delle semi-ogive è stata recuperata dalla missione Starlink L5.[81]
Con la missione Starlink L13, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 713 satelliti operativi. Il booster B1051-6 è stato riutilizzato per la sesta missione, tra le quali ricordiamo la missione Demo-1 per la certificazione della capsula Dragon per il trasporto degli astronauti sulla ISS. Per la prima volta entrambe le semi-ogive utilizzate sono state recuperate da missioni precedenti.[82]
Con la missione Starlink L14, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 773 satelliti operativi. Il booster B1060-3 ha precedentemente portato in orbita il satellite Columbus durante la missione GPS III-03 e l'undicesimo gruppo di satelliti Starlink. Come affermato dall'azienda stessa questo è stato il 100° lancio avvenuto con successo (96 Falcon 9, 3 Falcon Heavy e 1 Falcon 1) e il 45° volo ad aver riutilizzato un booster. Solo la nave GO Ms Chief è stata dispiegata per il recupero delle semi-ogive in seguito ai danni subiti da GO MS Tree durante la missione Starlink L13.[83]
Il successo di questa missione porta in orbita il quarto satellite del nuovo sistema di posizionamento GPS-IIIA, che andrà a sostituire i precedenti sistemi GPS. Dopo aver portato in orbita il secondo stadio del razzo e il payload, il booster B1062-1 è atterrato con successo sull'ASDS OCISLY. Entrambe le semi-ogive sono state recuperate dalla nave GO Ms Chief dopo un atterraggio morbido sulla superficie dell'oceano atlantico.[85]
Primo volo di routine della capsula Crew Dragon, rinominata "Resilience", che ha permesso agli astronauti NASAVictor Glover, Michael Hopkins e Shannon Walker, e l'astronauta JAXASoichi Noguchi di partecipare alla Expedition 64, prima missione operativa di lunga durata sulla ISS che vede coinvolta una capsula Crew Dragon. La missione durerà circa 6 mesi, al termine dei quali la capsula riporterà i membri dell'equipaggio sulla terra, effettuando uno splashdown nell'oceano Atlantico. Il booster che ha portato fuori dall'atmosfera la capsula è atterrato con successo sulla chiatta JRTI, e verrà probabilmente riutilizzato assieme alla capsula Endeavour per la missione Crew-2.[87]
Con il lancio di Sentinel 6 viene posizionato un nuovo satellite radar altimetrico e oceanografico. Questa collaborazione tra NASA ed ESA mira a tenere sotto controllo la variazione dei livelli degli oceani, sostituendo di fatto il satellite Jason 3. Dopo il suo utilizzo il primo stadio è atterrato con successo sulla piattaforma a terra poco distante dalla rampa di lancio.[89] Entrambe le semi-ogive sono state recuperate dalla nave NRC Quest dopo un atterraggio morbido sulla superficie dell'oceano atlantico.[90]
Con la missione Starlink L15, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 833 satelliti operativi. Il booster B1051-7 è stato il primo booster ad essere riutilizzato per la settima volta ed è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo. Le semi-ogive sono state recuperate dall'oceano Atlantico in seguito alla loro discesa con paracadute.[91]
Primo lancio della fase 2 del contratto CRS, che ha utilizzato la versione cargo della navicella spaziale Dragon 2. Il contratto è stato stipulato nel 2015, per un primo lancio previsto nel 2019. Comprende vari carichi utili tra cui: il Modulo Bishop Airlock e dei cubesat per l'ELaNa 33,[92][93] tra i quali CFIG-2 (Cool Flames Investigation with Gases).[94][95][96] Il booster B1058-4 è atterrato con successo sulla ASDSOCISLY dopo il volo. Le semi-ogive sono state recuperate dall'oceano Atlantico in seguito alla loro discesa con paracadute.[96]
Il grande satellite di trasmissione ad alta potenza per il digital audio radio service (DARS) di SiriusXM, costruito da Space Systems/Loral (SS/L), funzionerà nello spettro in banda S e sostituirà il satellite SXM-3. Genererà più di 20 kW di potenza e avrà una grande antenna a riflettore pieghevole, che permetterà alle radio di trasmettere senza la necessità di grandi antenne paraboliche a terra. Dopo aver portato in orbita il secondo stadio e il satellite, il booster B1051-7 è atterrato sulla ASDS JRTI per la settima volta. Questo è il secondo booster ad aver portato a compimento 7 missione, il primo è stato il B1049.[97] Le semi-ogive sono state recuperate dall'oceano Atlantico in seguito alla loro discesa con paracadute.[90]
La missione NROL-108 è stato il sesto lancio per conto del NRO nel 2020 e la ventiseiesima, nonché ultima, missione compiuta con successo nel 2020 da SpaceX, che infrange il record di 21 lanci nel 2018. La missione ha portato in orbita un satellite spia top secret, per questo non sono noti i dettagli riguardanti il peso del payload e l'orbita raggiunta. Un primo tentativo di lancio era stato effettuato il 17 Dicembre, ma un aumento di pressione nel serbatoio dell'ossigeno liquido del secondo stadio, ha determinato la necessità di eseguire ulteriori controlli che hanno fatto slittare il lancio di due giorni. Il booster utilizzato è il 1059, che è stato riutilizzato per la quinta volta. Tra le missioni precedenti realizzate grazie a questo booster ricordiamo le ultime due missioni della prima fase del contratto CRS. Il booster, dopo essersi separato dal secondo stadio, è atterrato con successo sulla LZ-1 a pochi chilometri dalla rampa di lancio. Le semi-ogive sono state recuperate dall'oceano Atlantico in seguito alla loro discesa con paracadute.[90][98][99][100]
SpaceX inaugura l'anno 2021 con il lancio di Türksat 5A, un satellite turco che fornirà servizi di trasmissione televisiva in Turchia, Medio Oriente, Europa e Africa. Il satellite è stato inserito in un'orbita di trasferimento verso l'orbita geostazionaria (GTO), e grazie ai suoi motori elettrici raggiungerà l'orbita programmata nei prossimi quattro mesi. Il booster B1060-4 è atterrato con successo sulla ASDS JRTI dopo il lancio. Questo è stato il quarto volo del suddetto booster, che ha precedentemente portato in orbita anche il satellite GPSIII SV03 oltre a due gruppi di satelliti Starlink. Le due semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa con paracadute, ma una ha subito dei danni durante il suo utilizzo.[90][101]
Con la missione Starlink L16, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 893 satelliti operativi. Il booster B1051-8 è stato il primo booster ad essere riutilizzato per l'ottava volta ed è atterrato sulla ASDSJRTI dopo il volo. Le semi-ogive non sono state recuperate.[90][102]
Primo lancio dedicato al programma Smallsat Rideshare, con un'orbita di 550 km. Il vettore ha portato in orbita 134 satelliti privati e governativi, assieme ai primi 10 satelliti Starlink che seguiranno un'orbita polare. Con il successo di Transporter-1, SpaceX si aggiudica il primato del maggior numero di satelliti portati in orbita con un solo lancio. Il booster B1058-5, al suo quinto volo, è atterrato con successo, e per la prima volta per un lancio in orbita polare, sulla ASDSOCISLY. Questo è stato il primo volo di un Falcon 9 con un terzo stadio, lo SHERPA-FX, concettualmente simile al kickstage di Electron. Le due semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa con paracadute.[90][103]
Con la missione Starlink L18, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 953 satelliti operativi. Il booster B1060-5 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo.[104] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L19, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1013 satelliti operativi. Il booster B1059-6 doveva atterrare sulla ASDSOCISLY dopo il volo, ma purtroppo è stato perso il collegamento con lo stadio dopo lo spegnimento dei motori per l'accensione all'ingresso in atmosfera, e verosimilmente si è inabissato nell'oceano atlantico, probabilmente esplodendo all'impatto, non lontano da OCISLY.[105] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L17, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1073 satelliti operativi. Il booster B1049-8 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo.[106] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L20, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1133 satelliti operativi. Il booster B1058-6 è atterrato sulla ASDSJRTI dopo il volo.[107] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L21, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1193 satelliti operativi. Il booster B1060-5 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo. Il booster 1051 è il primo ad aver completato con successo 9 missioni.[108] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L22, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1253 satelliti operativi. Il booster B1060-6 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo.[109] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Con la missione Starlink L23, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1313 satelliti operativi. Il booster B1058-7 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo.[110] Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[90]
Secondo volo di routine della capsula Crew Dragon, e secondo volo della capsula Endeavour così nominata durante la missione Demo-2, che ha permesso agli astronauti NASARobert Kimbrough e Megan McArthur, all'astronauta ESAThomas Pesquet e all'astronauta JAXAAkihiko Hoshide di partecipare alla Expedition 65. La missione durerà circa 6 mesi, al termine dei quali la capsula riporterà i membri dell'equipaggio sulla terra, effettuando uno splashdown nell'oceano Atlantico. Il booster che ha portato fuori dall'atmosfera la capsula è atterrato con successo sulla chiatta OCISLY, per la seconda volta.[111]
Con la missione Starlink L24, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1373 satelliti operativi. Il booster B1060-7 è atterrato sulla ASDSJRTI dopo il volo. Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[112]
Con la missione Starlink L25, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1433 satelliti operativi. Il booster B1049-9 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo. Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[113]
Con la missione Starlink L27, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1493 satelliti operativi. Il booster B1051-10 è atterrato sulla ASDSJRTI dopo il volo. Le semi-ogive sono state recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute. Il booster B1051-10 è il primo ad essere stato riutilizzato con successo per 10 missioni operative.[114]
Con la missione Starlink L26, SpaceX ha messo in orbita altri 52 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1545 satelliti operativi. Sono stati portati in orbita altri due satelliti in rideshare: un satellite della costellazione Sequoia di Capella Space e i Tyvak-0130. Il booster B1058-8 è atterrato sulla ASDSOCISLY dopo il volo. Una delle semi-ogive è stata recuperata dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute.[115]
Con la missione Starlink L28, SpaceX ha messo in orbita altri 60 satelliti Starlink, aumentando la flotta a 1605 satelliti operativi e completando, di fatto, la prima Starlink shell 1. Il booster B1063-2 è atterrato sulla ASDSJRTI dopo il volo. Le semi-ogive verranno recuperate dalla superficie dell'oceano dopo la loro discesa controllata con paracadute. Il booster B1063-2 ha precedentemente supportato il lancio del satellite oceanografico Sentinel-6 Michael Freilich.[116]
Seconda delle sei missioni aggiuntive assegnate a SpaceX nella seconda fase del contratto CRS-2 contract nel 2015.[119] La navetta Cargo Dragon ha trasportato sulla stazione spaziale dei pannelli solari, un reattore catalitico per il sistema di supporto vitale, un sistema per fornire aria in caso di emergenza sulla stazione, un controllo remoto del sistema Kurs per l'attracco delle navette e filtri per il sistema che fornisce acqua potabile all'equipaggio. La navetta ha trasportato anche tre Cubesat, uno appartenente al programma ELaNa[120], uno sviluppato dall'Università di Manchester[121] e il MIR-SAT1, il primo satellite della Mauritius.[122] Dopo questa missione la nave droneOf Course I Still Love You, che operava nella costa orientale, e stata trasferita nella costa occidentale per i lanci dalla base di Vandenberg, ed è stata sostituita dalla nuova nave drone A Shortfall Of Gravitas.[123]
Lancio di un satellite GPS di terza generazione nell'ambito di un contratto con l'aeronautica statunitense a marzo 2018 per la messa in orbita di tre satelliti.[127][128]
Il lancio conteneva 88 carichi, tra cui tre satelliti prototipo Starlink v1.5 che sono utilizzati per testare la comunicazione ottica tra satelliti.[130], 4 satelliti Polar Vigilance, i microsatelliti Exolaunch YAM-2 & 3, il satellite per l'osservazione della Terra Satellogic Capella-5,[131], diversi satelliti HawkEye Cluster 3 e diversi satelliti lanciati tramite lo Sherpa-FX2 Sherpa-LTE1 di Spaceflight Industries.[129] I Cubesat LINCS 1 and 2, sono entrati in rotazione incontrollata a causa di un problema con il lanciatore.[132]
Terza delle sei missioni aggiuntive assegnate a SpaceX nella seconda fase del contratto CRS-2 nel 2015 dopo il completamento nel 2020 delle prime 20 missioni della fase 1.[119] Per la prima volta il primo stadio del Falcon 9 è atterrato nella nuova nave drone A Shortfall Of Gravitas (ASOG).[134]
Primo lancio di satelliti Starlink dalla Vandenberg Space Force Base, con inclinazione orbitale di 70°. I satelliti versione 1.5 possiedono la capacità di comunicare tra loro tramite laser.
Primo volo con equipaggio di astronauti non professionisti. La missione è stata finanziata da Jared Isaacman, fondatore di Shift Payments per promuovere la raccolta fondi per il St. Jude Children's Research Hospital. Gli altri membri dell'equipaggio erano Christopher Sembroski, un ingegnere che lavora nella Lockheed Martin e ha contribuito alle donazioni all'ospedale, Hayley Arceneaux un assistente medico dell'ospedale, la prima persona a volare nello spazio con una protesi alla gamba, e Sian Proctor, professoressa di geologia e divulgatrice scientifica che ha vinto un concorso per uno dei posti da astronauta della missione.[139][140] La Crew Dragon ha raggiunto un'orbita circolare ad una altezza di 585 km, e la missione è durata tre giorni. L'adattatore per l'attracco alla stazione della navetta è stato sostituito da un finestra a cupola.
La missione Double Asteroid Redirection Test (DART) ha misurato gli effetti della collisione con un impattatore con la luna dell'asteroide 65803 Didymos. È la prima missione con lo scopo di dimostrare la possibilità di cambiare traiettoria ad un asteroide.[146] e la prima missione scientifica della NASA con un primo stadio riutilizzato.
Il lancio ha portato in orbita 48 satelliti Starlink del gruppo 4, assieme a due microsatelliti della costellazione BlackSky per l'osservazione della Terra.[149]
L'Imaging X-ray Polarimetry Explorer, facente parte del programma NASA Space Explorers (SMEX), è costituito da tre identici telescopi spaziali a raggi X.[151] La missione ha richiesto il posizionamento del carico in un'orbita quasi equatoriale (inclinazione di 0,2°)[152][153]
Primo satellite per le telecomunicazioni costruito in Turchia ad essere portato in orbita geostazionaria.[158] Questo lancio è avvenuto a sole 15 ore e 17 minuti dal precedente.
Quarta delle sei missioni aggiuntive assegnate a SpaceX nella seconda fase del contratto CRS-2 dopo il completamento nel 2020 delle prime 20 missioni della fase 1.[119] Oltre alla navetta Cargo Dragon sono stati lanciati quattro Cubesat del programma ELaNa.[160] Questo lancio ha segnato il centesimo atterraggio con successo del primo stadio del Falcon 9 e il sesto anniversario del primo atterraggio. Le condizioni agitate del mare non hanno permesso al robot Octograbber di assicurare il booster al ponte della nave drone. Il booster e l'Octograbber sono rimasti danneggiati durante il trasporto.[161]
A seguito dei danni al booster nel precedente lancio causati dal maltempo, si è cambiata la traiettoria di lancio da nordest a sudest, per avere migliori possibilità di recuperare il primo stadio e la carenatura.[162]
Lancio di satelliti Starlink con inclinazione orbitale di 53.2° ad una altezza di 540 km. Secondo lancio di satelliti Starlink con una traiettoria modificata per ottimizzare il recupero del primo stadio. Il primo lancio apparteneva al Gruppo 4-5.[169]
Secondo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione per l'Agenzia Spaziale Italiana. Originariamente era previsto il lancio nel 2021 tramite il vettore Vega-C di ArianeSpace, ma a causa dei ritardi dovuti alla pandemia di COVID-19 e di due lanci falliti di Vega, l'agenzia spaziale ha acquistato a settembre 2021 un lancio con il Falcon 9. È stato il primo lancio ad impiegare un Falcon 9 che era stato utilizzato come booster laterale in un precedente lancio del Falcon Heavy.[171][172]
Una metà della carenatura di carico utile è stata riutilizata per la sesta volta.[175] Una tempesta geomagnetica di classe G2, avvenuta il 4 febbraio, ha aumentato la densità atmosferica all'altitudine prevista per l'inserimento orbitale, causando il rientro atmosferico e conseguente distruzione di 38 satelliti.[176]
Il lancio è stato il primo del Gruppo 4 di satelliti Starlink che ha richiesto due accensioni dello stadio superiore del Falcon per immettere i 46 satelliti su un'orbita molto circolare. L'orbita è stata scelta per minimizzare il rischio di attrito amosferico che ha causato il rientro atmosferico di 38 satelliti del gruppo 4-7 nel lancio precedente.[178]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. È stata utilizzata per la prima volta la nave mutiruolo "BoB", per recuperare sia le due parti della carenatura che il booster, e il loro trasporto a Port Canaveral.
Primo lancio di un booster che ha volato per dodici volte. La missione è stata anche quella con il carico più pesante trasportato in orbita terrestre bassa, effettuata grazie all'ottimizzazione del lancio e del profilo di volo.[184]
Missione dedicata al lancio di diversi minisatelliti in orbita eliosincrona. Uno dei carichi prinicpali è stato il satellite tedesco Environmental Mapping and Analysis Program (EnMAP). Tra gli altri satelliti erano presenti D-Orbit ION, Hawk-6A/6B/6C, CNCE (2), Heron Mk II, GNOMES-3, Kilimanjaro-1.[186][187]
Annunciato a marzo 2020, questa missione è stata la prima che ha portato astronauti non professionisti sulla stazione spaziale internazionale. Il comando è stato affidato all'astronauta Michael López-Alegría.[190], il pilota era Larry Connor e gli specialisti di missione erano Mark Pathy e Eytan Stibbe.
Carico classificato.[194] Il lancio ha trasportato il carico ad una altezza di 1220km con inclinazione 63.5°, possibilmente per un satellite NOSS.[195]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Primo lancio ad utilizzare un nuovo primo stadio del Falcon.
Il satellite egiziano, costruito da Thales Alenia Space, è stato lanciato in orbita gestazionaria a 7° ovest.[209] SpaceX ha recuperato il booster Falcon 9 che è atterrato a 687 km dal sito di lancio, stabilendo un nuovo record.[210]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. In questa missione SpaceX ha riutilizzato per la centesima volta un booster, e ha impiegato un booster che è stato riutilizzato per tredici volte. È stato anche il cinquantesimo lancio dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center.[212]
La missione ha portato in orbita il primo satellite Globalstar dal 2013.[217] Il basso peso del satellite, assieme all'impiego di un veicolo non convenzionale per il rilascio in orbita, ha generato speculazioni su un possibile carico secondario classificato.[219] Dopo il lancio sono apparsi sul catalogo USA quattro nuovi satelliti, confermando la presenza di un carico secondario appartenente al governo statunitense. SpaceX, lanciando questa missione a sole 14 ore e 8 minuti dalla precedente, ha stabilito un nuovo record. Il precedente era di 15 ore e 17 minuti, intervallo tra il lancio del Gruppo 4-4 di satelliti Starlink e la missione Turksat 5B.
Quinta missione del contratto CRS-2 per il rifornimento della stazione spaziale internazionale. La navetta Cargo Dragon ha trasportato anche l'esperimmento Earth Surface Mineral Dust Source Investigation (EMIT) dedicato allo studio della composizione della polvere nelle regioni aride della Terra.[119]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Per la prima volta SpaceX ha effettuato 8 lanci in 30 giorni.[229]
Prima missione lunare della Corea del Sud. Il secondo stadio conteneva una lastra di vetro su cui sono state stampate tramite laser le foto immagini di clienti Tesla. La lastra di questa iniziativa promozionale, chiamata Launch Your Photo into Deep Space Orbit, è stata lanciata verso lo spazio esterno.[236][237]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Il Falcon 9 è decollato dal complesso di lancio 40 per non interferire con la missione Artemis 1, che utilizzava il complesso 39B. Il booster, recuperato dopo il lancio, ha subito dei danni ai 9 propulsori avvenuti durante l'atterraggio.[244]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Per il rilascio in orbita è stato utilizzato il veicolo Sherpa-LTC2, costruito da Boeing. Il veicolo apparteneva alla Varuna Technology Demonstration Mission, che aveva lo scopo di dimostrare la tecnologia di questo nuovo veicolo. L'orbita aveva una inclinazione di 54° e una altitudine di 1060km.
La missione Bluewalker-3 comprendeva il lancio di 34 satelliti[250] ad una altitudine di 513 km e inclinazione di 53°.[251] Il booster B1058 è stato il primo ad essere lanciato e recuperato quattordici volte. Il secondo stadio ha effettuato due accensioni per inserire in orbita i satelliti Bluewalker 3, seguite da altre due accensioni per portare i satelliti Starlink ad una altezza di 330 km e inclinazione di 53.2°. Questo profilo di missione è stato uno dei più complessi effettuati da un Falcon 9..[252]
Quinto lancio di una missione del Commercial Crew Development. La navetta Crew Dragon ha portato quattro astronauti sulla stazione spaziale internazionale e 100 kg di rifornimenti. La navetta poteva essere utilizzata come capsula di salvataggio in caso di emergenza sulla stazione.[198] L'equipaggio era compostao dagli astronauti NASA Nicole Mann e Josh Cassada, dall'astronauta JAXA Koichi Wakata, e dalla cosmonauta Anna Kikina di Roscosmos.[258] Per la prima volta un cosmonauta russo ha partecipato ad una missione nell'ambito del programma Commercial Crew Development, a seguito di un accordo tra NASA e Roscosmos per la partecipazione dei rispettivi equipaggi su navette statunitensi e russe.[259]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa occidentale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. SpaceX ha stabilito un nuovo record, lanciando un Falcon 9 dopo sole 7 ore e 10 minuti dal precedente. Il record infranto è stato di 14 ore e 8 minuti, tra le missioni SARah 1/Globalstar-2 M087 (FM15) e USA 328-331.
Il lancio ha portato in orbita geostazionaria due satelliti per le telecomunicazioni in banda C costruiti da Northrop Grumman.[265] Il carico di questo lancio è stato di ben 7350kg, necessario per portare il satellite ad una altezza di circa 19800km.
Il satellite Hotbird 13F, costruito da Airbus e del peso di 4500kg, è stato inserito in orbita geostazionaria supersincrona con altitudine di 376 km x 55950km e inclinazione di 27.1° a 13° est.[267]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Il 48° Falcon 9 ad essere lanciato in un anno ha stabilito un nuovo record, superando quello detenuto dal Sojuz-U nel 1979.[270]
Il satellite Hotbird 13G, costruito da Airbus e del peso di 4500kg, è stato inserito in orbita geostazionaria supersincrona a 13° est.[267] Questo è stato il 50° lancio di un Falcon 9 nel 2022.
Il carico era costituito da due satelliti per telecomunicazioni in banda C di Intelsat e costruiti da Maxar.[265][274]. Questo lancio ha avuto costi aggiuntivi perché ha richiesto l'impiego di tutto il propellente del Falcon 9. Questo si è reso necessario per inserire i satelliti, del peso totale di 6600kg in un'orbita ad una altezza superiore. Il booster, al suo quattordicesimo volo, non è stato infatti recuperato.[275] I satelliti sono stati portati su un'orbita geostazionaria supersincrona di 283 km x 58433km e inclinazione di 24.2°.
Il satellite Eutelsat 10B, costruito da Thales Alenia Space, è stato inserito in orbita geostazionaria a 10° est. Il booster del Falcon 9 ha volato per l'undicesima volta e non è stato recuperato, per le stesse ragioni del lancio precedente. Il satellite ha raggiunto un'orbita geostazionaria supersincrona di 261 km x 59831km e inclinazione di 22.8°.
Ultima delle sei missioni aggiuntive del contratto CRS-2 per il rifornimento della stazione spaziale internazionale. Le venti missioni della fase 1 sono state completate nel 2020.[119]
A seguito della invasione dell'Ucraina, OneWeb ha sospeso i lanci con i vettori Sojuz. A marzo 2022, è stato annunciato un accordo con SpaceX per i lanci dei satelliti di OneWeb.[283]
Il lander lunare Hakuto-R di ispace deriva dal progetto Hakuto, appartenente iniziativa Google Lunar X Prize. Hakuto-R trasporta il rover Rashid, costruito dal Centro spaziale Mohammed bin Rashid e il Transformable Lunar Robot di JAXA. Nel 2023, una seconda missione Hakuto-R porterà il rover sulla Luna.[289][290] Il lancio ha trasportato anche tre carichi privati dell'agenzia spaziale canadese[291] e un cubesat sviluppato dal JPL chiamato Lunar Flashlight. Lo scopo di quest'ultimo, che originariamente doveva essere lanciato con la missione Artemis 1, è il rilevamento di depositi d'acqua lunari. Per la prima volta un booster è atterrato sulla piattaforma LZ-2.
Il carico è costituito da un satellite sviluppato in collaborazione tra la NASA e l'agenzia spaziale francese per la misurazione dell'elevazione dei corpi d'acqua della Terra con la precisione di un centimetro.[295][296]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa occidentale ad una altezza di 540 km e inclinazione di 53.2°. Il booster B1058 è il primo ad essere stato lanciato e recuperato quindici volte.[300]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale ad una altezza di 530 km e inclinazione di 43°. Quest è stato il primo lancio di satelliti di seconda generazione.
L'EROS-C3 è un satellite israeliano elettro-ottico per l'osservazione della Terra derivato dal satellite OPTSAT-3000. Questo è il primo lancio SpaceX su una orbita terrestre retrograda con inclinazione di 140°. Con questo ultimo lancio del 2022, la famiglia di vettori Falcon ha raggiunto il record di 61 lanci con successo in un anno, precedentemente detenuto dai famiglia di lanciatori R-7 nel 1980.
Il carico è costituito da Amazonas Nexus, un satellite ad alto rendimento per le telecomunicazioni operato da Hispasat[312]. Un transponder del satellite è utilizzato dalla USSF nell'ambito della missione Pathfinder 2[313][314].
Lancio di satelliti Starlink dalla costa orientale. Questo lancio è avvenuto dopo soli cinque giorni dal precedente, stabilendo un nuovo record.[315][316][317]
Lancio di satelliti Starlink di seconda generazione dalla costa orientale. Primo lancio del modello "Starlink V2 Mini". Il lancio ha segnato il centesimo atterraggio con successo del primo stadio del Falcon 9.[321][322]
Sesto e ultimo lancio del programma CCDev, per il trasporto di tre astronauti e un cosmonauta sulla stazione spaziale internazionale, oltre a 100 kg di rifornimenti.[323]
A seguito della invasione dell'Ucraina, OneWeb ha sospeso i lanci con i vettori Sojuz.[283] Nel marzo 2022, Oneweb ha annunciato la conclusione un accordo con SpaceX per la ripresa dei lanci di satellite.[324]
Lancio di due satelliti per le telecomunicazioni in banda C operati da SES S.A.[329][330]. Con questo lancio, avvenuto dopo sole 4 ore e 12 minuti dal precedente, SpaceX ha stabilito un nuovo record per l'intervallo di tempo più breve tra due lanci del Falcon 9.
Primo lancio dei satelliti Transport Layer e Tracking Layer della Space Development Agency.[333] Dei 10 satelliti, 8 fanno parte della costellazione di satelliti per telecomunicazioni militari Transport Layer[334], e 2 fanno parte della costellazione di satelliti militari Tracking Layer, dedicati alla rilevazione di missili[335][336].
Lancio del satellite per le telecomunicazioni ArabSat 7B (noto anche come Badr-8), costruito da Airbus.[357] Badr 8 include anche il dimostratore tecnologico TELEO, un sistema per le telecomunicazioni ottiche[358][359]
Lancio di satelliti Starlink dalla costa occidentale su un'orbita circolare ad una altezza di 570 km e inclinazione di 70°. La missione ha segnato il 200° lancio consecutivo con successo del vettore Falcon 9 e la prima volta nella quale SpaceX ha effettuato 9 lanci in un mese.[360]
Il lancio Transporter-8 era una missione di tipo rideshare, il cui carico era costituito da un gruppo di 72 microsatelliti e nanosatelliti per diversi clienti.[364]
Il lancio era stato precedentemente assegnato ad Arianespace.[379] Il satellite Galaxy 37 è anche noto con il nome Galaxy 13R, e sostituirà il Galaxy 13. Contiene un trasmettitore in banda Ku chiamato Horizons-4.[380][381]
Lancio di satelliti Starlink di seconda generazione dalla costa orientale. Il lancio è avvenuto dopo 3 giorni e 21 ore da quello precedente sulla stessa piattaforma 40, segnando un nuovo record.[382]
Lancio di satelliti Starlink di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta la carenatura di carico utile è stata riutilizzata per 11 volte. 100° lancio di satellti Starlink (escludendo il lancio dei satelliti di test Tintin A&B).
Secondo lancio dei satelliti Transport Layer e Tracking Layer della Space Development Agency.[390] Originariamente era previsto un lancio di 18 satelliti, ma successivamente sono stati ridotti a 13. Di questi, 11 fanno parte della costellazione di satelliti per telecomunicazioni militari Transport Layer, costruiti dalla York Space Systems e dalla Lockheed Martin-Tyvak Space systems, mentre 2 fanno parte della costellazione di satelliti militari Tracking Layer, dedicati alla rilevazione di missili.
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Il lancio ha segnato il record mondiale relativo al maggior numero di lanci con successo di una famiglia di lanci, superando il record stabilito dalla famiglia di lanciatori R-7 nel 1980.[391]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Questo è stato il 200° lancio e il 200°° successo della versione Block 5 del Falcon 9. Con il lancio è stato battuto il record mondiale del maggior numero di lanci in un anno di una famiglia di lanciatori (indipendentemente dall'esito del lancio).[394]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta un primo stadio è stato riutilizzato per 17 volte.[395]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta il primo stadio è stato riutilizzato per 18 volte.[407]
Il lancio Transporter-9 era una missione di tipo rideshare, il cui carico era costituito da un gruppo di 113 microsatelliti e nanosatelliti per diversi clienti.[411]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta SpaceX ha effettuato 50 lanci orbitali tramite il Falcon 9 in un anno dalla stessa piattaforma di lancio (piattaforma 40 della Cape Canaveral Space Force Station).[416]
Il carico era costituito da un satellite militare sud coreano e dal EISAT-1 (Educational Irish Research Satellite 1), un cubesat 2U. Quest'ultimo è stato il primo satellite irlandese.[417][418][419]. Con questo lancio SpaceX ha raggiunto i 250 atterraggi con successo di primo stadio di un vettore Falcon.
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Con questa missione, SpaceX ha completato il 200° atterraggio del booster di un Falcon su una ASDS.[422]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta un primo stadio è stato utilizzato per la 19ª volta.[424] Mentre l'atterraggio sulla ASDS è avvenuto con successo, le condizioni del mare e i forti venti hanno causato il rovesciamento del primo stadio, che si è spezzato a metà. SpaceX ha comunicato che i nuovi Falcon 9 possiedono zampe di atterraggio migliorate per mitigare questo tipo di rischio.[425]
I satelliti SARah n.2 e n.3 fanno parte di una nuova costellazione satellitare militare che sostituisce i satelliti SAR-Lupe.[426] Il satellite SARah n.1 è stato lanciato a giugno 2022.[427].
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Il lancio è avvenuto a 2 ore e 54 minuti dal precedente lancio di un Falcon, stabilendo un nuovo record.
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Il gruppo comprende i primi sei satelliti con connettività direct-to-cell.[428]
Ovzon-3 è un satellite per la connettività internet.[429]. Primo lancio di un Falcon 9 in orbita di trasferimento geostazionaria con il ritorno al sito di lancio del primo stadio. Primo satellite commerciale che impiega i pannelli solari di tipo Roll Out Solar Array che sono stati dispiegati il 10 gennaio 2024.[430][431][432]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. In questa missione tra il roll-out del Falcon 9 e il suo lancio sono trascorse solo 6 ore e 33 minuti, stabilendo un record.[433]
Primo lancio della navetta Cygnus tramite un Falcon 9.[440] Northrop Grumman ha acquisito tre voli da SpaceX in attesa dello sviluppo nel nuovo lanciatore Antares 330.[441] Cygnus è l'unica navetta cargo ad essere trasportata in orbita da quattro diversi lanciatori (Antares 100, Atlas V, Antares 200, Falcon 9). SpaceX ha modificato la carenatura del carico utile per aggiungere un portellone laterale usato per aggiungere del carico aggiuntivo sulla navetta.
Il Plankton, Aerosol, Cloud, ocean Ecosystem (PACE) è un satellite per l'osservazione della Terra.[442] Possiede una camera chiamata Ocean Color Imager per lo studio del fitoplancton negli oceani e due polarimetri per lo studio delle proprietà delle nubi, degli aerosol e degli oceani.[443] Il satellite è stato posto in un'orbita ad una altezza di 676 km.
Seconda missione del programma Commercial Lunar Payload Services della NASA. Se avrà successo, il lander Odysseus sarà la prima sonda di una azienda privata statunitense ad allunare. Il lander trasporta cinque payload (LRA, NDL, LN-1, SCALPSS, e ROLSES) e trasmetterà dati dalla superficie lunare. La durata prevista della missione è di due settimane.[446][447][448] Il Trasportatore elevatore lanciatore del complesso di lancio 39A è stato modificato per rifornire di ossigeno liquido e metano il lander assieme al rifornimento del Falcon 9, avvenuto poco prima del lancio.[449][450]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Per la seconda volta un primo stadio ha effettuato 19 lanci. Uno dei nove propulsori Merlin è stato riutilizzato per la 22ª missione.[453]
Lancio di satelliti Starlink v2 mini di seconda generazione dalla costa orientale. Questo è stato il primo lancio della versione v2 mini dei satelliti starlink, ed è stato stabilito il record di carico di un Falcon 9, che ha trasportato 17500kg in orbita terrestre bassa.[454]
Il lancio Transporter-8 era una missione di tipo rideshare, il cui carico era costituito da un gruppo di 53 microsatelliti e nanosatelliti per diversi clienti. Tra essi era incluso il 1000º satellite lanciato da Starship per un cliente.[457][458]
Lancio di satelliti Starlink v2 mini di seconda generazione dalla costa orientale. Questo lancio ha stabilito il nuovo record per l'intervallo di tempo più breve tra due lanci del Falcon 9, di 1 ora e 51 minuti.[459]
Lancio di satelliti Starlink v2 mini di seconda generazione dalla costa occidentale. Nel payload erano presenti anche due satelliti SpaceX Starshield.[463]
Lancio della navetta Cargo Dragon senza equipaggio per il rifornimento della stazione spaziale internazionale, nell'ambito del programma NASA Commercial Resupply Services (CRS). Primo lancio di una navetta Cargo Dragon dal Complesso di lancio 40.[464][465]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Tra i satelliti lanciati, sei di essi possiedono la funzionalità Direct To Cell.[472]
Missione con payload multipli posti su un'orbita con inclinazione di 45° e altezza di 550-600 km. Tra i satelliti lanciati, un satellite militare sudcoreano della costellazione 425 project.[473]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Il primo stadio del Falcon 9 in questa missione è stato riutilizzato 20 volta, stabilendo un nuovo record.[477]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Atterraggio numero 300 di un primo stadio, compresi i booster laterali del Falcon Heavy.[480]
Primo satellite Galileo lanciato tramite un lanciatore statunitense a causa dei ritardi nello sviluppo del programma Ariane 6. Il primo stadio non è stato recuperato perché era necessaria una maggiore performance del razzo per raggiungere l'orbita ad una altezza di 23616km.[481]
La missione ha lanciato in orbita eliosincrona due satelliti costriuiti da Maxar Space Systems, appartenenti ad una costellazione di sei satelliti per l'osservazione della Terra.[483]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Per la prima volta un primo stadio è stato riutilizzato per 21 volte.[490]
Il satellite EarthCARE (Cloud, Aerosol and Radiation Explorer) costituisce la sesta missione nell'ambito del programma Earth Explorer dell'agenzia spaziale europea. Lo scopo del programma consiste nella comprensione del ruolo delle nubi e degli aerosol nella riflessione della radiazione solare incidente e nell'intrappolamento della radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre. Questa era la nona missione in cui è stato impiegato un ugello MVac, impiegato nelle missioni che richiedono performance ridotte del lanciatore.[496]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. In questo lancio si è registrato il più breve intervallo tra due atterraggi sulla stessa nave drone A Shortfall of Gravitas, sulla quale è atterrato il booster del volo 342 dopo sole 84 ore dal precedente.[497]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale.[499] Con questo lancio, SpaceX ha raggiunto il 300° atterraggio di un primo stadio del Falcon 9.
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Il lancio era originalmente previsto per il 14 giugno, ma a quale secondo dall'accensione del propulsore si è attivata la procedura di annullamento del lancio. SpaceX ha sostituito il primo stadio B1073 con il B1078.[503][504]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Tra essi, 13 satelliti hanno la funzionalità direct-to-cell. Con questo lancio è stato messo in orbita il 100º satellite Starlink con funzionalità direct-to-cell.[508]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa occidentale. Tra essi, 13 satelliti avevano la funzionalità direct-to-cell. Durante il lancio, la prima accensione del secondo stadio è avvenuta regolarmente, tuttavia a causa di una perdita di ossigeno liquido la seconda accensione non è stata completata. I satelliti sono giunti in una orbita eccentrica con un perigeo a 135 km, notevolmente più bassa riespetto a quella prevista e di conseguenza, non sono utilizzabili.[510][510][511] Questo lancio è il primo fallimento dopo una serie consecutiva di 325 lanci riusciti del Falcon 9.[512] La FAA ha richiesto una indagine su questa anomalia, durante la quale i lanci del Falcon 9 sono stati sospesi.[513]
Lancio di due satelliti dell'agenzia spaziale norvegese costruiti da Inmarsat su un'orbita Molnija altamente ellittica (apogeo: 43509km, perigeo: 8089km, inclinazione 63,4°).[520][521] I GX 10A e GX 10B sono satelliti per le telecomunicazioni che forniscono copertura ad alte latitudini, generalmente non servite da satelliti in orbita geosincrona.[522][523][524]
La missione, chiamata Maxar-2, ha lanciato due satelliti costruiti da Maxar Space Systems, appartenenti ad una costellazione di sei satelliti per l'osservazione della Terra.[526][527]
Il lancio Transporter-11 era una missione di tipo rideshare, il cui carico era costituito da un gruppo di 53 microsatelliti e nanosatelliti per diversi clienti.[528]
Lancio di satelliti Starlink v2 di seconda generazione dalla costa orientale. Tra essi, 13 satelliti avevano la funzionalità direct-to-cell. Il primo stadio, riutilizzato per la 23° missione, ha preso fuoco subito dopo essere atterrato sulla ASDSA Shortfall of Gravitas e si è rovesciato su un lato con conseguente distruzione.[530] Questo fallimento ha interrotto una sequenza di 267 atterraggi eseguiti con successo.[531] La FAA ha richiesto a SpaceX di investigare sull'incidente.[532] Il 30 agosto, la FAA ha approvato la richiesta di SpaceX di riprendere i lanci del Falcon 9.
Lancio di 21 satelliti Starshield. terzo di sei lanci previsti di satelliti Starshield costruiti da SpaceX/Northrop Grumman per il National Reconnaissance Office.[536]
Prima delle due missioni svolte dalla navetta Crew Dragon per il programma Polaris. In questa missione hanno partecipato Jared Isaacman, Scott Poteet, Sarah Gillis e Anna Menon. La navetta ha raggiunto un'orbita ellittica con una altezza di 1400km, la maggiore mai raggiunta a partire delle missioni Apollo.[537] Durante i cinque giorni, Isaacman e Gillis hanno effettuato la prima attività extraveicolare di una missione commerciale.[538] In questa missione è stato testato un sistema di comunicazione laser tra la navetta Dragon e i satelliti Starlink, tramite il quale sono state inviate fotografie e video in streaming.
Secondo e ultimo lancio di un satellite Galileo tramite il Falcon 9. Inizialmente era previsto l'impiego del lanciatore Sojuz, ma i piani sono stati cambiati a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. Successivamente, l'ESA aveva pianificato l'uso del nuovo Ariane 6. Alcuni ritardi hanno infine determinato la scelta del Falcon 9.[542] Nel precedente lancio di satelliti Galileo, il primo stadio non era stato riutilizzato a causa della mancanza di propellente per l'atterraggio. Tuttavia, quel lancio ha fornito a SpaceX dati a sufficienza per modificare il Falcon 9 e permettere l'atterraggio del primo stadio.[543]
Lancio della navetta Crew Dragon per il trasporto dell'astronauta Tyler Hague e del cosmonauta Aleksandr Gorbunov (Expedition 72) sulla stazione spaziale internazionale. Questo è stato il primo lancio con equipaggio dal complesso di lancio 40 di Cape Canaveral.[546] A causa di problemi tecnici con la navetta CST-100 Starliner, gli astronauti Barry E. Wilmore e Sunita Williams, che sarebbero dovuti tornare a Terra tramite quest'ultima, sono rimasti a bordo della stazione spaziale, e rientreranno con la navetta Dragon assieme ad Hague e Gorbunov al termine di questa missione.[547][548] Il secondo stadio ha effettuato una manovra di deorbit fuori dai parametri nominali ed è ammarato regolarmente, ma non nell'area prevista. Per questo motivo SpaceX ha temporaneamente bloccato i lanci del Falcon 9 durante le indagini. Questo rappresenta la terza interruzione ai voli del lanciatore in tre mesi.[549]
Primo volo del Falcon Heavy. A causa dell'alta probabilità di fallimento della missione fu scelto un carico utile "simbolico" nella Tesla Roadster. I booster laterali (che avevano già volato in precedenti missioni) sono atterrati con successo presso le rispettive piazzole al Kennedy Space Center. Il primo stadio centrale, invece, ha mancato l'atterraggio sulla piattaforma galleggiante a causa del prematuro esaurimento del liquido ipergolico necessario alla riaccensione dei motori nella fase finale di avvicinamento.[550][551]
Secondo volo del Falcon Heavy, il primo commerciale e il primo ad utilizzare i booster del Falcon 9 Block 5. I booster laterali sono atterrati con successo sulle piattaforme terrestri LZ-1 e LZ-2 e sono stati riutilizzati nella missione STP-2. Il booster core centrale è atterrato sulla ASDSOf Course I Still Love You, situata a 976 km dal luogo di lancio. L'Octograbber non era stato tuttavia configurato per assicurare il booster centrale alla piattaforma navale e a causa anche del mare mosso è caduto in acqua durante il trasporto. Nelle missioni successive sono stati impiegati nuovi sistemi di aggancio dei booster in modo da prevenire questo problema.[552][553] La carenatura di carico utile è stata recuperata e successivamente riutilizzata a novembre 2019. In questa missione il satellite Arabsat-6A è stato portato in orbita supersincrona con apogeo di 90000km e inclinazione di 23.0°.[554]
La missione Space Test Program Flight 2 (STP-2) ha trasportato 24 minisatelliti,[555], tra cui FormoSat-7 A/B/C/D/E/F, DSX, Prox-1[556], GPIM,[557]DSAC,[558]ISAT, SET,[559]COSMIC-2, Oculus-ASR, OBT, NPSat,[560] e diversi CubeSat,[561]LightSail 2, TEPCE, PSAT, e tre Cubesat del programma ELaNa 15. La massa totale del carico era di 3700kg. Durante la missione il secondo stadio ha effettuato quattro accensioni per trasportare i satelliti su diverse orbite.[560][562]
Carico classificato, che è stato lanciato tramite stadi non riutilizzati. Il booster core, che non possedeva alette e sistema di atterraggio, non è stato deliberatamente recuperato, ed è impattato a 1300km di distanza dal luogo di lancio. I due booster laterali sono invece stati recuperati, segnando il 150° e il 151° atterraggio con successo. Questa missione è stata anche il 50° lancio di un vettore della famiglia Falcon del 2022. Il carico era costituito da un satellite sperimentale chiamato Shepherd Demonstration, dal microsatellite Tetra-1[565], e dai cubesat Lockheed Martin's In-space Upgrade Satellite System (LINUSS) A1 e A2.[566] In questa missione è stato impiegato il "mission extension kit", una serie di modifiche al Falcon per prolungare la missione del secondo stadio. In particolare questo stadio possedeva un rivestimento in materiale composito più spesso dei serbatoi pressurizzati e una quantità maggiore dei fluidi piroforici (TEA-TEB).[567]
Prima missione per la fase 2 del programma National Security Space Launch, dal costo di 316 milioni di dollari,[568][569]. Il booster centrale non è stato intenzionalmente recuperato, mentre i due booster laterali sono atterrati con successo nelle Landing Zone 1 e 2.[570]
Questa missione ha portato direttamente i satelliti in orbita geostazionaria, quindi i booster centrali e laterali erano tutti sacrificabili oltre ad avere il sesto secondo stadio con il kit di estensione della missione Falcon. I satelliti della classe ViaSat-3 utilizzano la propulsione elettrica, che richiede meno carburante per le operazioni di mantenimento della stazione durante la loro vita, rendendoli i satelliti completamente elettrici più pesanti mai lanciati nello spazio.[571]
Questa missione ha trasportato il satellite più pesante mai lanciato in orbita geostazionaria e il satellite commerciale più pesante mai lanciato, con una massa di circa 9,2 t.[572] Entrambi i booster laterali del primo stadio sono tornati con successo sulla piattaforma di lancio, mentre non era previsto il recupero del booster centrale.[573] La flotta di satelliti Jupiter fornisce connessione internet ad aerei, navi oceaniche, comunità rurali situate nel Nord e Sud America, con velocità fino a 100 Mbps.
Missione del Programma Discovery della NASA progettata per esplorare l'asteroide metallico 16 Psyche per indagare sulla formazione del primo Sistema Solare. La missione è caratterizzata dal razzo centrale non riutilizzabile, mentre entrambi i booster laterali sono stati recuperati atterrando a Cape Canaveral nelle strutture LZ-1 e LZ-2.
Missione scientifica della NASA del programma Flagship il cui obiettivo è verificare se la luna giovianaEuropa abbia condizioni adatte per la vita. La sonda sorvolerà Marte e la Terra per ottenere assistenza gravitazionale e arrivare nel sistema gioviano nell'aprile 2030.
Lanci in programma
I lanci futuri sono elencati cronologicamente quando sono in continuo sviluppo. L'ordine dei successivi lanci è molto incerto, in quanto il manifesto ufficiale di SpaceX non include una pianificazione precisa.[575][576]
Statistiche
Missioni per anno
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Esiti missione principale
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Atterraggi degli stadi inferiori
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«NASA has selected Space Exploration Technologies (SpaceX) of Hawthorne, California, to provide launch services for the Sentinel-6A mission. Launch is currently targeted for November 2020, on a SpaceX Falcon 9 Full Thrust rocket from SLC-4E at Vandenberg Air Force Base in California.»
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