Nel corso della carriera di calciatore si laureò in Biologia e in Medicina. Nel 1992, divenuto medico sociale della squadra dilettantistica di Bastardo (località in provincia di Perugia), a 50 anni tornò tra i pali per una domenica a causa del forfait contemporaneo di tutti i portieri della rosa. L'incontro si concluse con una sconfitta per 1-0 e Boranga si distinse per il fisico ancora asciutto e per un pregevole intervento in tuffo, grazie al quale impedì al pallone di insaccarsi sotto la traversa.[2]
Nell'ottobre 2005, in un'intervista rilasciata all'Avvenire, denunciò il dilagare della cocaina nel mondo del calcio: l'ex portiere e medico sportivo, che lavorava all'ASL di Perugia, sosteneva la necessità di test tricologici per individuare la sostanza nel corpo di chi l'ha assunta.[3]
Il 25 agosto 2009, all'età di 66 anni, ritornò in campo con la maglia dell'Ammeto, squadra di Seconda Categoria umbra. L'esordio avvenne il 20 settembre 2009.[4] Il 27 luglio 2011 firmò un contratto con il Papiano, squadra della Seconda Categoria Umbra; il 7 gennaio 2013, visti gli ottimi risultati, rinnovò il contratto con la società fino al 2015.[5] Terminata la sua esperienza con la squadra umbra, continua a mantenersi in forma dedicandosi all'atletica.[6] Nel 2018 è entrato nella rosa della Marottese, neonata società marchigiana di Terza Categoria.[7][8] Ha debuttato il 5 maggio, nella partita vinta per 3-1 contro il Villa Ceccolini[9], per poi ritirarsi definitivamente dal calcio giocato all'età record di 77 anni e 7 mesi.
Atletica master
Con 1,61 m è primatista italiano di salto in alto di atletica master, categorie master over 45, over 55 e pre 65 e con 11,26 m nel salto triplo over 65.[10]
Nel 2008 ha ottenuto agli Europei di atletica il record mondiale di salto in lungo over 60 con 5,47 metri.[11] Nel 2014 si laureò campione del mondo di salto in alto nella categoria over 70.[12] Ha conquistato un oro agli europei M70 [13].Nel 2023 nella categoria M80 , ha vinto due ori ai campionati italiani indoor[14]