La tv fa 70 è stato uno speciale televisivo in onda su Rai 1 il 28 febbraio 2024 in prima serata in occasione dei 70 anni della televisione italiana.
Il programma, condotto da Massimo Giletti, lo ha visto anche nella veste di autore insieme a Giovanni Filippetto, Salvo Guercio, Emanuela Imparato, Maria Cristina Maselli e Paola Vedani.
Il programma
Lo speciale è in onda in occasione dei festeggiamenti dei 70 anni della televisione italiana (la Rai) e dei 100 anni dalla nascita della radio. Durante la serata, sono ospiti alcuni tra i più celebri personaggi della storia della tv, in studio o in collegamento, a cui si aggiungono alcuni intervenuti tramite videomessaggio. La serata di varietà, unita a talk show, mostra inoltre un'ampia selezione di video scelti dalle Teche Rai in occasione di tali festeggiamenti. La serata viene condotta da Massimo Giletti, in occasione del suo rientro in Rai dopo alcuni anni a LA7.
Promozione
Durante la settimana di Sanremo 2024 è in onda lo spot pubblicitario della trasmissione: un promo che è dedicato proprio alla televisione italiana inscenando alcuni tra i più celebri momenti. Un secondo spot, in onda nelle settimane successive, mostra invece il dietro le quinte della serata. La presentazione dello spettacolo avviene anche durante lo stesso Festival di Sanremo, grazie alla presenza in studio del conduttore Massimo Giletti. Lo stesso Giletti, sempre per la presentazione di tale speciale, prende parte anche alla puntata del 25 febbraio 2024 di Domenica in ed è ospite in studio nell'edizione delle 20:00 del TG1, che precede la messa in onda dello special.
Ospiti
Vengono di seguito riportati gli ospiti intervenuti durante la serata:
«Il problema non è Giletti, il problema è chi ha messo Massimo Giletti a condurre «La Tv fa 70» (Rai1). Difficilmente ricordo un programma così sconclusionato, così privo di ritmo e di sostanza, così povero di intelligenza e ironia; dopo mezz'ora, nonostante Amadeus cercasse di dare un po' di brio alla conversazione, avrei voluto cambiare canale, sono stato trattenuto solo dal senso del dovere. Giletti ormai si sente un martire, un giornalista d'inchiesta ma gli «schienadrittisti» (sia detto senza offesa, è solo un'osservazione tecnica, di postura professionale) non vanno bene per un varietà che dovrebbe prima di tutto sottolineare la funzione che la tv ha svolto, esaltare l'orgoglio aziendale (a un certo punto ho creduto fosse una festa Mediaset), divertire e interessare. L'occasione dei 70 anni avrebbe dovuto rappresentare un evento, una serata fuori dall'ordinario, una festa di quella che un tempo veniva definita «la più importante industria culturale del Paese». A un racconto pieno di curiosità si è sostituita una noiosa e un po' funerea chiacchierata fra amici, con collegamenti esterni al limite del dilettantesco, con il solo scopo di celebrare il ritorno di Giletti in Rai [...]. Tanto per rimarcare il carattere di festa, Giletti si è persino permesso con la sua vecchia amica Antonella Clerici una velenosetta battuta sull'ultima esibizione di John Travolta. E che tristezza vedere Giancarlo Magalli su un trespolo come un pappagallo, lui che sostiene di essere stato maestro di tanti. [...] A mezzanotte non era ancora successo nulla di rilevante. Come diceva il grande Lelio Luttazzi, non basta uno smoking per fare un conduttore. [...]»