Il canto nacque nel luglio del 1927 nelle valli di Lanzo, al Pian della Mussa; l'alpinista Toni Ortelli scrisse testo e musica in ricordo di un amico valdostano morto sul Monte Rosa. Arrivata al maestro Luigi Pigarelli a Trento, venne da lui armonizzata sotto lo pseudonimo di Pierluigi Galli. Venne donata al Coro della SOSAT, che ne curò la prima edizione del 1930.
Il testo
La Montanara, considerata uno dei più celebri canti di montagna, è ispirato alla leggenda ladina di Soreghina, figlia del Sole, anche se le parole del canto menzionano appena questa storia, lasciando spazio all'evocazione di valli, boschi e canti alpini.
Il testo della canzone è stato tradotto in 148 lingue[1].
La musica
La melodia è costituita da una strofa ed un ritornello ripetuto due volte, a cui fa seguito una seconda strofa abitualmente eseguita da un solista; il metro è di 3/4.
Curiosità
La Montanara fu cantata ad orecchio per la prima volta pubblicamente a Roma dal Coro della SOSAT ai microfoni dell'EIAR il 7 aprile 1929.
Il canto, attualmente diffuso in tutto il mondo, ha dato perfino il nome ad un coro in Germania[2].
Il Coro Soreghina prende il proprio nome dalla protagonista della leggenda ladina a cui si ispira il canto La Montanara.