Kinosternon acutum

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Tartaruga del fango di Tabasco
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
ClasseReptilia
SottoclasseAnapsida
OrdineTestudines
SottordineCryptodira
FamigliaKinosternidae
GenereKinosternon
SpecieK. acutum
Nomenclatura binomiale
Kinosternon acutum
(Gray, 1831)

Tartaruga del fango di Tabasco (Kinosternon acutum (Gray, 1831)) è una tartaruga appartenente alla famiglia dei Kinosternidi diffusa in America centrale.

Descrizione

Questa specie possiede un carapace a cupola, con una singola carena mediana vertebrale e qualche volta con un accenno, soprattutto nei giovani, di due carene costali; inoltre è lunga fino a 12 cm e il piastrone del carapace ha due cerniere attive che permettono una chiusura totale per far rientrare totalmente la tartaruga nel carapace. Le femmine sono molto più grandi dei maschi. Il capo è grande, ed è dotato di un becco prominente con la mascella che termina con una forma uncinata. La colorazione va dal bruno chiaro al nero per il carapace, arancione chiaro per il piastrone. L'iride è rosacea.

Biologia

Comportamento

Molto timorosa, trascorre gran parte del tempo a terra interrandosi. Attiva soprattutto all'alba e al crepuscolo. Abbastanza aggressiva e non tollera la convivenza in spazi ristretti.

Alimentazione

Specie onnivora, si nutre di molluschi, crostacei e piccoli pesci vivi o morti, ma anche vegetali come piante acquatiche.

Riproduzione

Le femmine possono riprodursi tutto l'anno deponendo un uovo per covata. Dopo un'incubazione di circa 4 mesi, i nascituri misurano 16-20 mm.

Distribuzione e habitat

La tartaruga del fango si trova in Messico, dal centro di Veracruz alle pianure di Tabasco e nella parte settentrionale di Belize e Guatemala. Abita piccoli corsi d'acqua, lagune e pozze d'acqua con o senza vegetazione.

Conservazione

Non è inclusa in CITES ma il suo prelievo ed esportazione è regolamentato in Messico.

Bibliografia

  • Guida alle tartarughe e testuggini del mondo, V. Ferri, C. Soccini

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