Josip Kosor
Josip Kosor (Trebocconi, 27 gennaio 1879 – Ragusa, 23 gennaio 1961) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo croato, soprannominato il Gor´kij croato[1], è uno dei pochi scrittori croati contemporanei ad aver ottenuto popolarità internazionale[2].
Biografia
Kosor lavorò non solamente come scrittore, ma anche come tipografo, dal 1902 al 1906, a Zagabria come impiegato in municipio, dal 1919, a Belgrado, come impiegato del Ministero della Pubblica Istruzione,[3] e durante la sua vita viaggiò e soggiornò in numerose città europee e sudamericane, tra le quali Berlino, Parigi, Londra, Mosca;[2] dal 1938 visse a Ragusa di Dalmazia.
Kosor scrisse una settantina di racconti, pubblicati nelle sue raccolte, oltre che in numerose riviste, quali Narodna obrana ("La difesa nazionale", 1903–1904); Srpski književni glasnik ("Foglio letterario serbo", 1908-1936); Misao ("Il pensiero", 1919-1923); Vreme ("Tempo", 1934).[3]
I suoi scritti si caratterizzarono per uno stile espressionista,[2] per la manifestazione di sincerità e di spontaneità nella descrizione dei «bassifondi della vita», degli emarginati, dei ribelli, della natura, del potere,[4]delle tematiche prevalentemente sociali, ma anche di quelle psicologiche, con gli approfondimenti del subconscio, delle passioni e degli istinti, uniti ad elementi simbolisti.[3]
Questi elementi stilistici furono presenti nelle opere d'esordio, quali le raccolte di racconti Optužba ("Accusa", 1905) e Crni glasovi ("Voci nere", 1905); i romanzi Rasap ("Sfacelo", 1906), basato sul tema del declino della società rurale e della comunità patriarcale,[2] e Radnici ("Operai", 1906), entrambi contraddistinti da uno spirito da bohémien.[4]
Il successivo romanzo, intitolato Cupalo (1907), evidenziò elementi mistici e cosmici.[4]
Kosor proseguì il suo percorso evolutivo nelle opere seguenti, come Mime (1916); Miris zemlje i mora, ("Profumo di terra e di mare" 1925); e soprattutto Razvrat ("Sovvertimento", 1923), decisa critica riguardante la formazione della Jugoslavia alla fine della prima guerra mondiale.[4]
Kosor si distinse anche come drammaturgo, scrivendo ventidue opere, tra le quali merita una menzione Požar strasti ("L'incendio della passione", 1911), un dramma verista, incentrato su tematiche etiche e morali nelle quali prevale il male, ambientato nel mondo contadino, che ottenne successi in tutta Europa, da Monaco di Baviera a
Colonia, da Vienna a Praga e a Londra.[4]
Significativi furono anche i drammi Pomirenje ("Espiazione", 1923), dedicato alle famiglie rurali; Žena ("Donna", 1920); Nepobjediva lađa ("La nave imbattibile", 1921), con elementi cosmopoliti ed un protagonista superuomo
nietzschiano; Rotonda (1925); U «Café du Dôme» (1922),[2] incentrato sui conflitti tra idealismo e materialismo.[3]
Scrisse anche il diario di viaggio Atlantikom i Pacifikom ("Atlantico e Pacifico", 1927) e la prosa autobiografica Kratka autobiografija ("Breve autobiografia", 1954).[2]
Kosor scrisse poesie tradotte in inglese e francese,[2] tra le quali Beli plamenovi ("Bianche fiamme", 1919).[1]
Complessivamente le sue opere sono state tradotte anche in tedesco, ceco, ungherese, polacco, slovacco e italiano.[3]
Ha usato gli pseudonimi di Boleslav Nikolin (1901-1902) e Kvačuga (1925), e dal 1951 è stato membro dell'Accademia croata delle Scienze e delle Arti.[3]
Kosor è stato nominato tre volte per il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926, nel 1927 e nel 1939.[5]
Opere principali
- Crni glasovi, 1905;
- Optužba, 1905;
- Rasap, 1906;
- Radnici, 1906;
- Cupalo, 1907;
- Požar strasti, 1911;
- Mime, 1916;
- People of the Universe, 1917;
- Beli plamenovi, 1920;
- Žena, 1920;
- Nepobjediva lađa, 1921;
- U «Café du Dôme», 1922;
- Razvrat, 1923;
- Pomirenje, 1923;
- Rotonda, 1925;
- Čovječanstvo, 1925;
- Miris zemlje i mora, 1925;
- Atlantikom i Pacifikom, 1927;
- White flames, 1929;
- Izabrane pripovijesti, 1950;
- Život u ravnici, 1952.
Note
- ^ a b Josip Kosor, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 settembre 2018.
- ^ a b c d e f g (HR) Kosor, Josip, su enciklopedija.hr. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ a b c d e f (HR) Kosor, Josip, su hbl.lzmk.hr. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, pp. 298-299.
- ^ (EN) The Nobel Prize, su nobelprize.org. URL consultato il 16 settembre 2018.
Bibliografia
- (HR) J. Kaštelan, Pogovor knj. Izabrane pripovijesti, Zagabria, 1950.
- (HR) B. Hećimović, 13 hrvatskih dramatičara, Zagabria, 1976.
- (HR) D. Jelčić, Strast avanture ili avantura strasti, Zagabria, 1988.
- (HR) B. Brlenić-Vujić, Jelčićev Kosor (usporednosti). Krležini dani u Osijeku, Zagabria, 1997.
- (HR) S. Petlevski, Nepobjediva lađa na Panonskom moru, Zagabria, 1997.
- (HR) K. Nemec, Povijest hrvatskog romana od 1900. do 1945. godine, Zagabria, 1998.
- (HR) B. Senker, Hrestomatija novije hrvatske drame (1895–1940), Zagabria, 2000.
- (HR) L. Paljetak, Pariške drame Josipa Kosora, Zagabria, 2002.
- (HR) B. Senker, Kazališne razmjene, Zagabria, 2002.
- (SR) S. Miličić, Povodom Požara strasti, in Pravda, n. 17, Belgrado, 1921, pp. 2-3.
- (SR) M. Bogdanović, Dve drame g. Kosora, in Srpski književni glasnik, n. 22, Belgrado, 1927, pp. 50–52.
- (SR) B. Stojković, Josip Kosor, in Život i rad, n. 1, Belgrado, 1928, pp. 653–662.
- (SR) S. Vereš, Josip Kosor, in Književne novine, n. 1, Belgrado, 1954, p. 1.
- (HR) A. Šljivarić, Predgovor knj. Pripovijesti, Požar strasti, in Pet stoljeća hrvatske književnosti, n. 79, Zagabria, 1964, pp. 7–18.
- (HR) Lj. Maraković, Eseji i kritike, in Pet stoljeća hrvatske književnosti, n. 86, Zagabria, 1971, pp. 447–449.
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
|