Nel 1909 Ravenstein entrò come Fahnenjunker nel Reggimento di granatieri Re Guglielmo I a Liegnitz e successivamente fu trasferito al VII Reggimento di fanteria della Prussia occidentale ad Ostrowo e fu promosso sottotenente.
Partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi in numerose azioni sul fronte occidentale a Verdun, sulla Somme e durante l'offensiva della Champagne. Nel 1916 ricevette la promozione a tenente e l'Ordine di Hohenzollern con il titolo di cavaliere. Nel 1918 partecipò all'offensiva di primavera al comando del I battaglione fucilieri del Reggimento von Steinmetz e il 27 maggio 1918 sostenne la difesa della linea di Soissons; in particolare si distinse occupando con dieci soldati il ponte sull'Aisne presso Bourg. Le sue truppe fecero 1500 prigionieri e catturarono 32 cannoni. Per i suoi atti di coraggio Ravenstein ricevette l'onorificenza Pour le Mérite e il grado di capitano.
Rilasciato dopo la guerra, prese parte attiva alla vita della nuova repubblica tedesca e fu per due volte deputato al Bundestag per il Sozialistische Partei, un partito di estrema destra. Morì a Duisburg, dove era stato anche consigliere comunale nel 1962.