La Joest Racing, attualmente nota come Mazda Team Joest, è una scuderia automobilistica tedesca con sede a Wald-Michelbach, fondata da Reinhold Joest nel 1978. È nota soprattutto per essere la scuderia più vincente di sempre nella 24 Ore di Le Mans, con ben 15 vittorie prima con Porsche e poi con Audi, per la quale ha svolto il ruolo di scuderia ufficiale per quasi 20 anni, dal 1999 al 2016. È stata inoltre scuderia ufficiale Opel nel DTM nei primi anni novanta e dal 2017 al 2021 è stata la scuderia ufficiale Mazda nel WeatherTech SportsCar Championship.
Storia
Gli inizi
Joest, ex pilota endurance amante della 24 Ore di Le Mans, gara che non vincerà mai come guidatore, decide di fare il salto della barricata e divenire team manager.
Inizia come team privato schierando una Porsche 908/3 turbo e vincendo il campionato europeo prototipi, poi passa alla Porsche 935, con la quale nel 1980 vince la 24 Ore di Daytona.
Nel campionato del mondo sportprototipi 1982 debutta il regolamento FIAGruppo C, la Porsche progetta appositamente la 956 disponibile però solo per la squadra interna ufficiale, il Joest Racing per partecipare al campionato converte una Porsche 936 da "barchetta" (abitacolo aperto) a coupé e con altre modifiche la rende conforme alle nuove regole ribattezzandola 936C.
I primi successi a Le Mans
Nel 1983 la Porsche inizia a vendere ai team privati le sue valenti 956, Joest ne acquista due.
Alla prima del campionato, si aggiudica subito la 1000 km di Monza.
Alla 24 Ore di Le Mans del 1984, la squadra ufficiale Porsche boicotta la corsa, la Lancia si presenta molto agguerrita ma emergono problemi di affidabilità durante la corsa, il team Joest vince la gara con i piloti Klaus Ludwig e Henri Pescarolo.
L'anno seguente, nel 1985, nonostante la presenza della squadra ufficiale Porsche con le nuovissime 962, il Joest Racing rivince la classica maratona francese con la stessa vettura dell'anno precedente, vince infatti con il medesimo telaio e lo stesso numero di corsa (il #7) grazie ai piloti Klaus Ludwig, Paolo Barilla e al gentleman-driver e uomo d'affari in incognito "John Winter".
Il team continua a schierare per tutti gli anni ottanta i prototipi Porsche nel Campionato mondiale, ottenendo buoni piazzamenti.
Le corse in America
Con il disimpegno della Porsche nel mondiale prototipi a partire dal 1989, le 962 prive di aggiornamenti ed evoluzioni tecniche, subiscono un netto calo di competitività. Inoltre nel 1990 la FIA vara la nuova classe Sport 3,5 litri, equipaggiati con motori di F1, peso ridotto e prive del vincolo sul consumo di carburante, prototipi contro i quali la 962 Joest non sarebbe stata competitiva.
Joest decide allora di emigrare in Nord America col la squadra per gareggiare nel Campionato IMSA GTP, nel quale può ancora ben figurare. Nel 1991 vince nuovamente la 24 Ore di Daytona con l'equipaggio: Bob Wollek, Henri Pescarolo, John Winter, Hurley Haywood e Frank Jelinski. Nonostante nuovi componenti e modifiche alla Porsche 962, anche in questa serie la vettura segna ben presto il passo in favore di prototipi Jaguar, Toyota e Nissan di nuova progettazione, Joest gareggia in questa serie fino al 1993.
L'esperienza nel DTM-ITC con Opel
Ritornato in Europa, Joest inizia un sodalizio con Opel, schierando una Calibra nel Deutsche Tourenwagen Masters (DTM), divenuto poi nel 1996 ITC, serie a livello mondiale, proprio in quest'ultima stagione il team Joest vince il titolo con il pilota Manuel Reuter.
Il ritorno a Le Mans
Nel 1995 la Porsche richiese alla Tom Walkinshaw Racing - TWR la realizzazione di 2 barchette con l'intenzione di schierarle nel Campionato IMSA prototipi, vennero così realizzate delle sport basate su alcune scocche inutilizzate della Jaguar XJR-14, per spingerle fu scelto il collaudato motore 6 cilindri boxer della Porsche 956, tuttavia una serie di cambiamenti apportati al regolamento tecnico che stava per essere varato indussero la Porsche a non partecipare alla serie accantonando le 2 vetture sport, che Reinhold Joest ottenne di poter utilizzare nel 1996. Con queste sport il team rivince a Le Mans nel 1996 e nel 1997 sempre con il medesimo telaio e numero di vettura (ancora il #7 come nel 1984-1985, poi ribattezzato "lucky seven" - sette fortunato), battendo le veloci Porsche 911 GT1 ufficiali e la McLaren F1 GTR.
La Porsche beffata per due anni consecutivi dai prototipi di Joest, per la 24 Ore del 1998 ricca di case automobilistiche partecipanti, decide di dare un contributo ufficiale a questa squadra (tanto che le sport vengono ribattezzate Porsche LMP1-98), in questo modo può contrastare più efficacemente le altre marche rivali. In gara le vetture del team Joest sono costrette al ritiro per problemi tecnici, mentre la vittoria va alla Porsche 911 GT1 '98.
Il sodalizio con Audi
L'Audi dopo aver dominato negli anni novanta i campionati turismo a livello internazionale, nel 1999 lancia un nuovo programma endurance con l'obiettivo di vincere la 24 Ore di Le Mans, a questo fine viene realizzata l'Audi R8 Sport. La gestione in pista dei prototipi Audi viene affidata al team Joest, scelto per l'indubbia professionalità ed esperienza dimostrata nel corso degli anni, la nuova intesa prende il nome di Audi Sport Team Joest.
Dal 1999 diventa team ufficiale Audi e inizia lo sviluppo dell'Audi R8. Con questa vettura inizierà l'era dei grandi successi: vince dal 2000 al 2003 ininterrottamente l'ALMS e la 12 Ore di Sebring, dal 2000 al 2002 a Le Mans. Nel 2003 aiuta la Bentley a vincere a Le Mans prestandole piloti e meccanici. Nel 2005 inizia lo sviluppo dell'Audi R10 la prima vettura diesel a vincere a Le Mans. Al debutto vince a Sebring riconfermandosi nel 2007, vince a Le Mans dal 2006 al 2008, vince l'ALMS dal 2006 al 2008, sempre nel 2008 vince anche il campionato Le Mans Series battendo la rivale Peugeot.
Nel 2009 il team continua a partecipare al DTM con 2 vetture 2008, nell'endurance partecipa solo alla 12 Ore di Sebring e alla 24 Ore di Le Mans con la nuova Audi R15.
Nel 2010 vince la 8 ore di Le Castellet prima prova della LMS e mette a segno una tripletta alla 24 ore di Le Mans. Nel 2011, 2012 e 2014 conquista nuovamente la 24 ore di Le Mans con André Lotterer, Marcel Fässler e Benoit Treluyer. Nel 2013 vince ancora ma con un altro equipaggio. Nel 2015 le Audi concludono in terza, quarta e settima posizione alla 24 Ore di Le Mans, mentre nel 2016 in terza e quarta posizione. Durante la stagione 2016 viene annunciato ufficialmente l'abbandono di Audi dal mondiale che quindi non correrà nel 2017.
Il sodalizio cona Mazda nell'IMSA
Dal 2017 il Team Joest ha assunto la gestione della Mazda RT24-P divenendone team ufficiale. La collaborazione tra Mazda e Joest termina nel 2020, quando la Mazda affida le RT24-P a Multimatic.
Il ritorno nel mondiale endurance con Glickenhaus
Nel 2021, alla luce dei nuovi regolamenti Le Mans Hypercar, la Glickenhaus costruisce il proprio prototipo 007 LMH, stringendo un accordo con Joest che gestisce le auto ufficiali.[1]