Isola Bella (Sicilia)

Isola Bella
Geografia fisica
LocalizzazioneMar Ionio
Coordinate37°51′01″N 15°18′03″E
Geografia politica
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia (bandiera) Sicilia
Provincia  Messina
Comune Taormina
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Sicilia isola
Isola Bella
Isola Bella
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L'isola Bella (isula Bedda in siciliano) è un'isola tidale italiana sita nel mar Ionio, in Sicilia, presso Taormina, comune italiano della città metropolitana di Messina.

L'esigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola una penisola. Chiamata anche la "perla del Mediterraneo", il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico dell'isola.[1]

Storia

Donata nel 1806 da Ferdinando I di Borbone a Pancrazio Ciprioti, sindaco di Taormina, fu acquistata nel 1890 da Florence Trevelyan che la valorizzò costruendovi una casetta e piantumandovi rare essenze pregiate. Vi piantò specie non autoctone e arbusti rari.[2] L'isola andò poi in eredità all'avvocato Cesare Acrosso,[3] nipote di Salvatore Cacciola, marito di Florence Trevelyan. Nel 1954 fu acquistata per 38.000 dai fratelli Leone ed Emilio Bosurgi, che vi realizzarono un villaggio con 12 residenze autonome ed una minuscola piscina camuffata fra rocce e piantagioni, al fine di allietare ed ospitare i loro amici imprenditori e banchieri.

La famiglia Bosurgi era proprietaria della Sanderson, storica azienda messinese di trasformazione degli agrumi. Il fallimento di questa nel 1982,[4] aprì la strada alla vendita per asta giudiziaria dei beni di famiglia che garantivano i debiti della società con fideiussioni. Tra questi beni vi era anche l'isola Bella con la sua villa. Una prima asta fu dunque fissata per il 17 ottobre 1984 con una base di cinque miliardi e mezzo di Lire e rilancio minimo di cento milioni,[5] ma andò deserta.[6]

Intanto le istituzioni si mossero per tutelare l'isolotto. L'8 ottobre 1984 la Regione Siciliana, su sollecitazione del Comune di Taormina, l'Assessorato regionale dei beni culturali dichiarò l'isola Bella un monumento d'interesse storico artistico di particolare pregio in quanto «esempio isolato di unicum come valore naturalistico, storico e culturale», sottoponendola a vincoli di tutela. Il decreto considerava l'isola come un «monumento naturale».[7] Una nuova asta il 6 marzo 1985, nonostante la base fosse stata ribassata del 20%, non vide presentarsi nessun compratore.[8]

Nel 1990 l'isola fu infine acquistata dall'Assessorato dei beni culturali della Regione Siciliana. Nel 1998 fu istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina[9] e di recente passata in gestione al CUTGANA,[10] centro di tutela ambientale dell'Università di Catania. Con l'istituzione nel 2010 dei Parchi Archeologici, la gestione, la fruizione, la tutela e la valorizzazione dell'Isolabella sono attualmente di competenza del Parco Archeologico di Naxos.

Tentative List UNESCO

Nel 2006 Isola Bella assieme a Taormina sono state iscritte nella Tentative List UNESCO per avere il riconoscimento di sito Patrimonio dell'Umanità.[11]

Note

  1. ^ Di Redazione Digital, Isola Bella Taormina: un paradiso di piante tropicali e acque cristalline, su ELLE Decor, 12 novembre 2021. URL consultato il 18 agosto 2022.
  2. ^ (EN) (PDF) Analisi della biodiversità vegetale e relativa cartografia della Riserva Naturale Orientata Isola Bella e del territorio circostante (Taormina – ME – Sicilia), su ResearchGate, 2005. URL consultato il 3 agosto 2021.
  3. ^ Dino Papale, Taormina Segreta - La Belle Epoque 1876-1914, Edizioni P&M.,1995
  4. ^ La "Sanderson", su solnet.it. URL consultato il 22 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
  5. ^ All'asta Isola Bella simbolo di Taormina, in ricerca.repubblica.it, 4 ottobre 1984. URL consultato il 13 aprile 2011.
  6. ^ Per l'isola Bella nessun compratore si è fatto avanti l'asta non ci, in ricerca.repubblica.it, 17 ottobre 1984. URL consultato il 13 aprile 2011.
  7. ^ Isola Bella all'asta ma con decreto si cerca di fermare gli speculatori, in ricerca.repubblica.it, 13 ottobre 1984. URL consultato il 13 aprile 2011.
  8. ^ Ma nessuno vuole comprare l'Isola Bella di Taormina, in ricerca.repubblica.it, 7 marzo 1985. URL consultato il 13 aprile 2011.
  9. ^ Rosaria Amato, Sicilia, c'era una volta l'Isola Bella adesso il paradiso è una discarica, in repubblica.it, 4 settembre 2007. URL consultato il 13 aprile 2011.
  10. ^ Al Cutgana la gestione della riserva "Isola Bella"[collegamento interrotto]
  11. ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Taormina and Isola Bella - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato l'8 marzo 2017.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Foto isola Bella, su panoramio.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2013).