Heaven and Hell è il nono album del gruppo heavy metalbritannicoBlack Sabbath, pubblicato il 25 aprile del 1980 per l'etichetta discografica Vertigo. L'album ha venduto oltre 2 600 000 copie in tutto il mondo.
Il disco
Heaven and Hell è il primo album registrato dal gruppo dopo l'uscita di Ozzy Osbourne avvenuta all'inizio del 1979 a causa di divergenze dovute all'uso di stupefacenti e alcool[1]. Per sostituire Osbourne fu contattato Ronnie James Dio, cantante statunitense che già in passato aveva vantato collaborazioni con gruppi noti come gli Elf e i Rainbow di Ritchie Blackmore. L'album vedrà inoltre l'entrata nel gruppo del tastieristaGeoff Nicholls (proveniente dai Quartz), che sarà accreditato come membro esterno. Sia Dio, sia Nicholls giocheranno un ruolo determinante all'interno del gruppo soprattutto a livello tecnico e compositivo (il cantante contribuirà soprattutto alla stesura nei testi mentre Nicholls avrà anche negli album futuri una influenza sul gruppo).
Grazie a brani come Neon Knights, Heaven and Hell e Die Young, tra i più significativi della discografia del gruppo, Heaven and Hell divenne il miglior risultato in termine di vendite dal 1975 (anno in cui fu pubblicato Sabotage) e pertanto il gruppo sarà premiato con un disco di platino negli Stati Uniti e con tre in Gran Bretagna.
All'album seguirà un tour molto seguito, grazie soprattutto al carisma e alle doti vocali di Dio, molto apprezzati dai fans. Tuttavia durante quel tour Bill Ward, che aveva suonato tutte le parti di batteria nell'album, si dovette ritirare a causa di problemi personali e della sua dipendenza dall'alcool, facendosi sostituire da Vinny Appice che completò il tour.
Riconoscimenti
Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla trentasettesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.[2]
^(EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.