Dopo aver giocato per Guarani di Campinas e Paulista di Jundiaí, si trasferì all'Atlético Mineiro, dove si conquistò la Nazionale segnando molte reti, e all'Internacional di Porto Alegre. Nell'arco di quattro anni conquistò per tre volte il titolo di capocannoniere della Coppa del Brasile, impresa mai ripetuta da nessun altro calciatore. Nel 1991 segnò cinque reti nella sconfitta con più ampio margine della storia della Coppa del Brasile, l'11 a 0 dell'Atlético Mineiro sul Caiçara di Campo Maior al Mineirão.
Con l'Internacional venne soprannominato Nego Gérson e si rese protagonista nelle vittorie di Copa do Brasil 1992 (in cui marcò nove delle diciotto reti complessive segnate dalla sua squadra) e del Campeonato Gaúcho. Morì nel 1994, vittima di una toxoplasmosi, pochi mesi dopo aver cessato gli allenamenti per problemi di salute; secondo la dirigenza dell'Internacional, Gérson era anche portatore del virus HIV.[4]