Prese la tessera di arbitro di calcio nel 1927.[1]. Fu arbitro del campionato italiano di calcio, per la sezione di Como. Ha diretto 6 gare in Serie A dal 1937 al 1941. Esordì nella partita Torino-Liguria (3-0) del 24 ottobre 1937[2] e arbitrò la sua ultima gara il 30 marzo 1941 in Genova 1893-Roma (0-0).[3]
Antifascista, partigiano nelle formazioni osovane e uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano in Friuli nel 1944. Passò con Giuseppe Saragat nei socialdemocratici e venne eletto deputato nel 1948. È stato sottosegretario alle Partecipazioni Statali nel governo Segni I; ai Lavori Pubblici nel Fanfani II e IV; all'interno nel Moro I, II e III; al tesoro nel Rumor I; alle Poste e Telecomunicazioni nel Rumor III. Curiosamente nei primi due incarichi il suo ministro di riferimento era Giuseppe Togni e il Presidente della repubblicaGiovanni Gronchi entrambi suoi concittadini di Pontedera. Nel 1976 conclude l'attività parlamentare con l'avvento della nuova dirigenza del suo partito.
Rinaldo Barlassina, Agendina del calcio 1937-1938, Milano - Via Galilei, La Gazzetta dello Sport, 1937, p. 61, dati anagrafici completi nel paragrafo "Serie A-B-C - Gli arbitri a disposizione del C.I.T.A. ", Conservato presso la Biblioteca Comunale "Sormani" e Biblioteca Nazionale Braidense, entrambe di Milano.
Annuario Italiano dello Sport - Anno XIV, edito dal C.O.N.I. - Roma, conservato a Milano in Biblioteca Nazionale Braidense, pag. 550 - elenco degli arbitri di Serie B nel 1936.