Guaiacum officinale

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Guaiacum officinale
Illustrazione dal Koehler's Medizinal-Pflanzen
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineZygophyllales
FamigliaZygophyllaceae
SottofamigliaLarreoideae
GenereGuaiacum
SpecieG. officinale
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSapindales
FamigliaZygophyllaceae
GenereGuaiacum
SpecieG. officinale
Nomenclatura binomiale
Guaiacum officinale
L., 1753
Guaiacum officinale

Il guaiaco (Guaiacum officinale L., 1753), conosciuto anche come lignum vitae, è una pianta appartenente alla famiglia Zygophyllaceae[2], originaria dell'America Centrale. Come anche le altre specie di Guaiacum è inserito nelle liste CITES.

Oggi la si trova soprattutto nel Messico del Sud, nelle Antille, in Colombia e in Venezuela.

Morfologia

Albero sempreverde, a crescita lenta, che può raggiungere i 10 m di altezza;

  • il legno è molto scuro, pesante e resinoso;
  • le foglie sono composte da 4 a 28 foglie;
  • i piccoli fiori, larghi 2 cm, sono di colore blu-azzurro.

Proprietà ed utilizzo

Il legno del G. officinale è uno dei più pesanti esistenti, infatti ha una densità che allo stato anidro può arrivare a circa 1350 kg/m³.

Esso essuda una resina il cui principio attivo più importante è il guaiacolo oltre a resine (acido guaiaconico, guaianetico, guaiacico), saponine (guaiasaponina), vanillina, sostanze terpeniche (guaiaguttina, guaiazulene), olio essenziale (5-6%), componenti che le conferiscono proprietà balsamica, espettorante, diuretica, sudorifera, depurativa, lassativa, antireumatica, antisettica, antiossidante, antinfiammatoria.

Per le sue proprietà il guaiaco viene usato per la cura di reumatismi, intossicazioni, stipsi, respiratorio, per la cellulite dura o molle o media, linfatismo, antiradicali liberi, ringiovanente, fortemente drenante.

Infusi di guaiaco vengono utilizzati nelle zone di origine nella cura della sifilide, anche se la sua efficacia non è ancora stata dimostrata.

Tossicità

L'ingestione incontrollata di guaiaco può provocare irritazione alle mucose dell'apparato digerente ed eruzioni cutanee di tipo scarlattiniforme, la resina che essuda dal legno, invece, può provocare dermatiti da contatto.

Curiosità

Il guaiaco divenne la panacea più diffusa dopo il 1520 per curare la sifilide. Il legno di guaiaco aveva molti assi nella manica. Veniva dall'America come la sifilide, e quindi rispondeva al criterio divino secondo cui la malattia e il suo rimedio erano compatrioti. Inoltre il suo decotto produceva l'effetto, assai auspicabile secondo la teoria umorale, di far sudare copiosamente il malato.[3]

Il fiore di G. officinale è emblema nazionale della Giamaica.

Il legno di G. officinale viene utilizzato per realizzare sculture di legno e manici, per la sua durezza e resistenza.

Filatelia

Note

  1. ^ (EN) Barstow, M. 2019, Guaiacum officinale, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Guaiacum officinale L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew.
  3. ^ Alfred W. Crosby, Lo scambio Colombiano conseguenze biologiche e culturali del 1492, Einaudi, 1992.

Bibliografia

  • Munger, R.S, Guaiacum, the Holy Wood from the New World, in "Journal of the History of Medicine and Allied Sciences", 4 pp. 196-229, 1944.
  • Abraham, J.J, The early History of Syphilis, in "The British Journal of Surgery", 32, pp. 235-37, 1944.

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