Esso contiene una resina costituita da acidi organici (guaiaconico, guaiaretico, guaiacico), esteri del guaiacolo, vanillina, saponine, etc.
Questo legno era un tempo molto importante per applicazioni in cui si richiedeva un materiale che combinasse resistenza meccanica, rigidità e densità elevate.
Il guaiaco è la pianta nazionale delle Bahamas e il fiore nazionale della Giamaica[1].
Origine del legno
Il guaiaco è il legno ottenuto principalmente da Guaiacum officinale e Guaiacum sanctum; entrambi sono piccoli alberi a crescita lenta.
A causa del sovrasfruttamento del legno di guaiaco, tutte le specie del Genere (tassonomia)Guaiacum sono state inserite nell'Appendice II del CITES (the Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) come specie potenzialmente a rischio di estinzione.
Grazie allo sviluppo della moderna Scienza dei materiali, con la realizzazione di materiali polimerici, di leghe e di materiali compositi, che lo possono sostituire senza alcun problema, la richiesta per questo tipo di legno si è ridotta.
Utilizzi
Questo legno molto duro e pesante viene utilizzato per la tornitura delle pulegge, nel settore dell'arredamento (rotelle di mobili) e in bigiotteria.
Esso è utilizzato per la produzione di assali e cuscinetti, specialmente per gli alberi delle eliche di imbarcazioni, dove serve al contempo da cuscinetto, assicurando la tenuta stagna (la lubrificazione è garantita dall'acqua del mare).
Il guaiaco è anche stato utilizzato nella zona di Lilla, Francia, per la produzione di "bourles", dischi di legno che pesano da 5 a 9 kg e che sono lanciati su una pista di terra battuta a forma di stiva di una nave.
Lo scopo del gioco è quello di avvicinarsi a un "étaque", pezzo in rame fissato verso la fine della pista.
Questo gioco è tutt'oggi ancora praticato.
Il guaiaco fornisce una resina che è alla base della tintura di guaiaco, che è il reagente tradizionale per la ricerca sulle ossidasi e perossidasi.
Inoltre, il guaiaco è ricco in saponine.
Utilizzo in medicina
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Il guaiaco ha proprietà medicinali.
Il suo legno è stato utilizzato in decotto, fino all'invenzione dei moderni farmaci, nel trattamento della sifilide[2] e della tubercolosi.
La resina del legno è impiegata in medicina da oltre cinque secoli.
Nella Farmacopea francese essa è registrata dal 1884 ed entra nella composizione dello "sciroppo composto di salsapariglia".
In Repubblica Dominicana, il legno di guaiaco è un componente di un "elisir di giovinezza" chiamato Mama Juana[3]: si ritiene che frammenti di varie specie arboree locali, lasciati a macerare in una bottiglia di rum, abbiano attività afrodisiaca e anti-reumatica.
Uno dei componenti della resina di guaiaco, l'acido mesonordiidroguaiaretico, è un buon antiossidante, ma può causare calcoli renali, per cui deve essere utilizzato solo in base a prescrizione medica.
Utilizzo in cosmesi
Estratti del legno entrano nella formulazione di dentifrici e si utilizzano anche in profumeria a partire dalla metà degli anni novanta del XX secolo.
Gli estratti sono meno secchi del cedro, più duri del sandalo, di volta in volta dolci, morbidi e profondi, si tratta di "leganti" ideali tra le note di cuore e le note di fondo.
Nomi stranieri
(FR) gaiac
(EN) guaiac
(DE) Guaiak
(ES) guayaco
Note
^National Symbols of Jamaica, su jis.gov.jm, Jamaica Information Service. URL consultato il 30 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2006).
^L'umanista tedesco Ulrich von Hutten pubblicò nel 1521 a Bologna un trattato intitolato De guaiaci medicina et morbo gallico. Questo trattato sulla sifilide (morbus Gallicus, cioè il «mal francese») e il suo trattamento mediante il legno di guaiaco erano l'orgoglio dell'autore, che morì tuttavia di questa malattia. Una delle litografie di Honoré Daumier rappresentava la caricatura di un malato seduto di fronte a una tabella che rappresenta un contenitore etichettato "Gaïac". Il malato fa una smorfia orribile.
^Si tratta della «mamajuana de palo» («de bâton»). Esiste anche un'altra mamajuana, quella «de mariscos», cioè di frutti di mare (molluschi, polpi, calamari, ecc.) che sono messi a macerare in una bottiglia di alcol.