Nella sua attività concertistica più recente si è concentrato su programmi solistici[1], mentre le collaborazioni con le orchestre si sono fatte sporadiche.
Nel 2008 ha partecipato al "Festival pianistico internazionale" di Brescia e Bergamo dove gli è stato assegnato il premio "Arturo Benedetti Michelangeli" e tiene un recital al Teatro La Fenice di Venezia.
Sokolov è un artista che predilige l'esibizione dal vivo. Sebbene la sua discografia non sia cospicua, e sia costituita prevalentemente da incisioni dal vivo, è ben rappresentativa del suo repertorio. Tra i titoli, opere dei già citati Bach, Beethoven, Brahms, Chopin, Prokof'ev, Schumann, Schubert, Rachmaninov, Skrjabin. Ha infatti dichiarato: "Dei dischi non mi fido. Non danno la possibilità di valutare veramente un'esecuzione come le esibizioni dal vivo".[2]
Poco conosciuto al di fuori dell'ex Unione Sovietica sino ai tardi anni '80 ma ricercato dagli amanti della musica per pianoforte, è salito stabilmente alla ribalta internazionale con alcuni memorabili concerti, come la sua esecuzione del terzo concerto di Rachmaninov a Londra nel 1995, che suscitò viva impressione per maestria tecnica e nobiltà d'espressione. I suoi concerti ricevono ovunque accoglienze trionfali e la sua fama è mondiale.
È considerato uno dei maggiori pianisti viventi. Il suo stile pianistico è caratterizzato da una grande varietà timbrica, un sicuro dominio tecnico dello strumento e da un eloquio ampio. Le sue interpretazioni sono molto originali e sempre sorrette dalla notevole lucidità e profondità del pensiero musicale. Profondo conoscitore del suo strumento, fin nei dettagli costruttivi, ha l'abitudine di esercitarsi lungamente anche nel giorno del concerto, per familiarizzare col pianoforte su cui dovrà esibirsi.
Pur avendo in passato insegnato per anni presso il Conservatorio di San Pietroburgo, da molto tempo si dedica esclusivamente all'attività concertistica. Ha una residenza a Verona.[3]