Il grande elmo è una tipologia di elmo chiuso in ferro sviluppato nel Basso Medioevo ed in dotazione alle forze di cavalleria pesante. Massiccio e pesante, constava di un corpo cilindrico in metallo al quale erano praticate piccole feritoie per garantire un minimo di visibilità. La sommità poteva essere decorata da un elaborato cimiero, corna, ecc.
Differentemente da modelli successivi (es. bocca di rana del XV secolo), il grande elmo era un'arma bianca difensiva polivalente, utilizzata cioè sia negli scontri campali veri e propri sia durante le "guerre simulate", i tornei.
Il grande elmo ebbe origine al principio del XIII secolo dall'elmo normanno (anche "elmo a nasale")[1][2]. Esemplari di transizione tra il vecchio elmo a nasale ed il nuovo manufatto cilindrico, completamente avvolgente la testa del guerriero, costituiscono la tipologia chiamata "elmo semichiuso" (en. "enclosed helmet"). Intorno al 1240, il grande elmo propriamente detto soppiantò l'elmo semichiuso[3], seppur l'elmo a nasale restò in uso per il resto del secolo[4]. Nella penisola iberica, il grande elmo si diffuse da Saragozza, da cui il nome yelmo de Zaragoza[5].
Dato il suo ingombro, il grande elmo doveva essere forzatamente indossato dal portatore previa copertura della testa con un cappuccio di panno e cuoio. A questo supporto, il cavaliere aggiungeva poi una cervelliera a copertura della sommità del cranio e un camaglio a protezione della gola. Il grande elmo era quindi, in buona sostanza, solamente la più pesante ed esterna misura difensiva per la "zona" testa-collo del cavaliere crociato.
Il grande elmo cadde in disuso nel corso del XV secolo. Ancora utilizzato in ambito bellico al principio del Quattrocento (Enrico V d'Inghilterra portava, sopra al bacinetto, un grande elmo nella battaglia di Azincourt[6]), venne progressivamente relegato ad un uso ludico salvo essere soppiantato, nei tornei, da versioni più evolute di elmo quali la bocca di rana.
Costruzione
Rispetto agli elmi precedentemente in uso alle forze di cavalleria europee, elmo normanno e Spangenhelm, il grande elmo garantiva una maggior protezione per la testa, seppur a chiaro discapito della visibilità:
Note
^Gravett, Christopher (1993), Norman Knight 950-1204 AD, Osprey Publishing, p. 17.
^Nicolle, David, (1988), The Crusades, Osprey Publishing, p. 57.
^Nicolle, David (2004), Medieval Warfare Source Book : Warfare In Western Christendom, Book Sales, ISBN 1860198899.
^Bennett, Matthew (1991), Agincourt 1415 : Triumph Against the Odds, Osprey Publishing, p. 23.
Bibliografia
Wendelin Boeheim (1890), Handbuch der Waffenkunde. Das Waffenwesen in seiner historischen Entwicklung vom Beginn des Mittelalters bis zum Ende des 18 Jahrhunders, Leipzig.
Gravett, Christopher (1993), Norman Knight 950-1204 AD, Osprey Publishing.
Kühnel, Harry [a cura di] (1992), Bildwörterbuch der Kleidung und Rüstung, Stuttgart, Kröner, ISBN 3-520-45301-0.
Müller, Heinrich [e] Kunter, Fritz (1982), Europäische Helme aus der Sammlung des Museums für Deutsche Geschichte, 2. ed., Berlino, Militärverlag der DDR.
Nicolle, David, (1988), The Crusades, Osprey Publishing.
Oakeshott, Ewart (2000), European Weapons and Armour: From the Renaissance to the Industrial Revolution, Boydell Press, ISBN 0-85115-789-0.
Thomas, Bruno [e] Gamber, Ortwin (1954), Die Innsbrucker Plattnerkunst, Tyrolia (Innsbruck), Ausstellungskatalog des Tiroler Landesmuseums Ferdinandeum.