Giulio de' Rossi (Pistoia, 4 luglio 1754 – Pescia, 2 febbraio 1833) è stato un vescovo cattolico italiano, 5º vescovo della diocesi di Pescia.
Biografia
Rampollo di una delle più antiche e nobili famiglie pistoiesi, studiò nel seminario della sua città e in quello di Pisa. Quando a Pistoia, giunse vescovo Scipione de' Ricci, con le sue tesi gianseniste, si mise in dissenso del presule e si trasferì a Firenze. Qui, grazie ai buoni rapporti instaurati con il potere granducale e con il vescovo Francesco Toli, di cui era stretto collaboratore[1], ottenne la nomina episcopale e fu destinato a Pescia.
Venne consacrato il 4 novembre 1804 dal cardinale Giulio Maria della Somaglia, prefetto della Congregazione dei riti, coconsacranti gli arcivescovi Ottavio Boni e Benedetto Sinibaldi. Fece il suo ingresso nella diocesi nel 1804.[2]
Appena giunto si trovò a fronteggiare le soppressioni degli ordini religiosi voluta da Napoleone. Morì nel 1833[2] e fu sepolto sotto il presbiterio del Duomo.[3]
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
- ^ Bruna Bocchini Camaiani, "I vescovi toscani nel periodo lorenese" in Istituzioni e società in Toscana nell'età moderna, vol. 2, 1994, pag. 688.
- ^ a b Storia, su diocesidipescia.it, Diocesi di Pescia. URL consultato il 28-12-2016.
- ^ Michele Cecchi, Enrico Coturri, Pescia ed il suo territorio nella storia nell'arte e nelle famiglie, Tip. Pistoiese, 1961, pag. 340.
Bibliografia
- Pietro Contrucci, Elogio di monsignor Giulio de' Rossi da Pistoia vescovo di Pescia, Firenze, 1833, Passigli e socj.
- Mons. Giulio de' Rossi, angelo di carità. L'Arpa Serafica, Pescia, XVII, n. 3
- G. Di Piramo, La Chiesa di Pescia. Le origini, i vescovi, diocesani illustri, Pescia, 1981.
Collegamenti esterni