Diretto da Antonello Falqui, autore del programma in collaborazione con Michele Guardì, fu condotto da più attori comici, che ripercorsero la storia del varietà e della rivista italiana, dal dopoguerra agli anni settanta, ambientato nelle principali città con attori e cantanti rappresentativi della cultura locale.
Il programma fu quello col maggiore seguito di pubblico dell'anno, con oltre 20 milioni di telespettatori a puntata, replicandola sul canale monegasco Telemontecarlo e su Rai 3 durante la notte come gli speciali di Schegge curato da Enrico Ghezzi.
Critica
«[...] Falqui per ora si è rivolto più modestamente al recupero - tra il serio e il caricaturale, tra annotazioni realistiche e svolazzi di nostalgia idealizzante - dell'avanspettacolo nostrano Anni 40 e 50. Ho detto nostalgia idealizzante. Allora l'avanspettacolo era, per adoperare un'espressione retorica, una scuola di talenti, ma era anche una scuola dura, con aspetti miseri e squallidi. I ricordi della giovinezza o dell'adolescenza Falqui li ha trasfigurati e li ha trasformati e abbelliti tanto da tirarne fuori un avanspettacolo di lusso, zeppo di nomi [...]. C'è stato qualche alto e qualche basso, ma nell'insieme lo show è apparso ricco, piacevole, un più che accettabile divertimento di fine settimana.»