Nel 1463 rimase vedova e l'anno dopo, il 2 maggio 1464, sposò Giovanni II, divenendo fra l'altro sua consigliera[3]. Probabilmente tra i due era già nata una relazione[4].
Ginevra diede al marito sedici figli, di cui cinque morirono nella prima infanzia[2]:
Isotta (1479-?), fidanzata nel 1488 a Ottaviano Riario, ruppe il fidanzamento nel 1496 per farsi monaca al Corpus Domini[5];
Cornelio (26 febbraio 1481-infante);
Ludovico (27 giugno 1482-infante).
Strinse amicizia con Gentile Budrioli, moglie del notaio Alessandro Cimieri, che venne accusata di stregoneria e messa al rogo nel 1498.
Nel 1466 il papa Paolo II riconobbe la signoria di Giovanni e gli attribuì il Vicariato papale di Bologna[4].
Dopo aver affrontato quella dei Malvezzi nel 1488, nel 1501 i Bentivoglio scoprirono un'altra congiura organizzata dalla famiglia rivale dei Marescotti. Su consiglio di Ginevra, molti membri della famiglia furono uccisi per vendetta[1].
Nel 1505 i congiurati scampati alle stragi chiesero aiuto al papa Giulio II il quale ordinò a Giovanni II di lasciare la città insieme alla famiglia. Ginevra, esiliata a Parma, dove aveva trovato rifugio presso il marchese Pallavicino, venne scomunicata in quanto non si era allontanata sufficientemente da Bologna.[3] Giulio II si rifiutò sempre di riceverla, nonostante le numerose suppliche, nel suo stesso castello di Ponte Poledrano (oggi Bentivoglio) del quale il Papa aveva preso possesso.
A Bologna le proprietà dei Bentivoglio furono saccheggiate e il Palazzo Bentivoglio raso al suolo.
Morì il 16 maggio 1507 e il suo corpo venne sepolto in una fossa comune nei pressi di Busseto[3]. L'anno dopo morì anche Giovanni.
^abLa storia dei Bentivoglio, su icozzano.scuole.bo.it. URL consultato il 10 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
^abElizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, pp.114-115.
^abcGinevra e Gentile, su castelliinaria.org. URL consultato il 10 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2012).