È ritratta insieme a tutta la famiglia Bentivoglio nella pala di Lorenzo Costa.
Ercole I d'Este cedette nel 1499Sassuolo a Giberto Pio come feudo del ducato di Modena. Essendo Giberto moribondo, l'investitura fu data al piccolo Alessandro, suo primogenito. Morto Giberto, Eleonora resse dal 1501 al 1505 il governo della città per conto del figlio, e ancora dal 1517 al 1525 per conto del nipote[4].
Il 24 maggio 1503 Eleonora ottenne da Alfonso I d'Este l'autorizzazione a organizzare una fiera a Sassuolo libera da dazi e da altre imposte che all'epoca costituivano oneri tali da rendere difficoltosi i commerci. La fiera si svolge ancora oggi in tutte le domeniche di ottobre[5].
Alessandro (26 ottobre 1487-aprile 1517), suo successore nella signoria di Sassuolo;
Gerolamo (?-25 ottobre 1528)[9], uomo d'armi al servizio degli Estensi, decapitato a Ferrara per reo di congiura;[10]
Costanzo, letterato;
Marco (10 maggio 1497-14 settembre 1544)[11], ambasciatore degli Estensi, marito di Lucrezia Roverella, padre di Enea ed Ercole e avo di Marco Pio di Savoia, ultimo signore di Sassuolo.[10]
Ippolita (1492-1554), monaca al Corpus Domini di Bologna[12];
Eleonora (1493-1556), monaca al Corpus Domini di Bologna[12].
^ Regia Deputazione di Storia Patria per le Provincie Modenesi, Atti e memorie, 1907 [1860], p. 79, OCLC869859933.
^Elizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, pp.114.
^Elizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, pp.168.
^Carteggio fra L'Ab. Girolamo Tiraboschi e L'Avv. Eustachio Cabassi, G. Rossi, 1895, pp.582-583.
^abElizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, p.173.
Bibliografia
Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Pio di Carpi, Milano, 1824.