I giardini classici di Suzhou sono un gruppo di giardini situati a Suzhou, nella provincia di Jiangsu, in Cina: otto di questi sono stati dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
Suzhou fu fondata nel 514 a.C. come capitale del regno di Wu: in poco tempo divenne il centro politico, economico e culturale della regione. I primi giardini furono edificati già al tempo della fondazione della città, ma fu sotto le dinastie dei Ming e dei Qing, in particolare tra il XVI e il XVII secolo[1], che raggiunsero il loro massimo splendore, arrivando a contare, nelle mura di Suzhou, oltre 200 giardini, a cui se ne aggiungevano altri 100 all'esterno[2]: la città venne definita come "paradiso terrestre". Divennero quindi il modello d'ispirazione per i cosiddetti giardini cinesi. Di questi giardini se ne sono conservati 69, tutti designati come patrimonio nazionale: nove di questi, nel 1997 e nel 2000, sono stati selezionati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Il classico giardino di Suzhou rappresenta un microcosmo del mondo con alla base elementi naturali come acqua, pietre e piante, secondo gli insegnamenti filosofici di Laozi e Zhuāngzǐ: sono state create artificialmente colline e corsi d'acqua e messi a dimora alberi, arbusti e piante da fiore, oltre a numerosi edifici, nel tipico stile tradizionale cinese, dalle svariate dimensione e per diversi scopi come la meditazione, la lettura e la scrittura, bere il tè, suonare o ascoltare musica[2]. Sono inoltre poste iscrizioni calligrafiche, che si riferiscono alla filosofia e alla letteratura cinese, e antiche stele.
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