Nato il 3 marzo 1910[1] a Nafpaktos, l'antica Lepanto, si diplomò presso l'Accademia militare ellenica nel 1932 e partecipò dal 1940 alla guerra greco-italiana nel battaglione "Evzone" col grado di tenente. Durante l'occupazione dell'Asse della Grecia, si unì alla Resistenza partigiana militando nell'EDES (di ispirazione repubblicana) nella sua regione, l'Etolia-Acarnania. Alla fine del 1943, durante i primi combattimenti interni tra i partigiani dell'EDES e i partigiani comunisti dell'EAM-ELAS, suo padre Konstantinos venne ucciso. Zōitakīs venne catturato nell'autunno 1944 dai comunisti e tenuto prigioniero fino all'accordo di Varkiza, nel febbraio 1945.
Negli anni cinquanta frequentò i corsi per ufficiali di Stato maggiore presso la Scuola superiore di guerra e la Scuola di difesa nazionale in Grecia, parallelamente ai seminari militari della NATO nella Germania Ovest e negli Stati Uniti. Durante questo periodo prestò servizio come aiutante del re Paolo I, in qualità di capo di Stato maggiore della Prima Armata come brigadiere, comandante del I° Corpo d'armata come maggiore generale e come tenente generale del III° Corpo d'Armata a Salonicco, allora la più importante formazione militare greca.
Il 21 aprile 1967, ad Atene, il giorno del colpo di Stato dei colonnelli, Zōitakīs, come la maggior parte degli alti dirigenti militari, fu colto di sorpresa dagli eventi, ma si mosse rapidamente per sostenere il colpo di Stato contro l'instabile democrazia greca. Lo stesso giorno venne nominato viceministro della Difesa nazionale nel nuovo governo militare.
Il 13 dicembre 1967, in seguito al fallimento del contro-colpo di Stato del re Costantino II, e alla successiva fuga della famiglia reale in Italia, Zoitakis prestò giuramento come reggente facente le funzioni del re in esilio, ma ancora formalmente sul trono e che non riconobbe la reggenza. Ricoprì questo incarico fino al 21 marzo 1972, quando venne sostituito dal principale leader della giunta, il dittatore Georgios Papadopoulos. Allo stesso tempo, con il grado di generale a pieno titolo, andò in pensione[2].