Nel 1913, fu scoperto un tesoro di 55 monete d'argento risalente al XVII secolo.
Storia
Simboli
Lo stemma si presenta tagliato: nel primo di rosso, al grappolo d'uva d'oro, gambuto e fogliato di verde; nel secondo, di azzurro, è rappresentato l'obelisco eretto a ricordo della battaglia di Sorio dell'8 aprile 1848, cimato da una stella a quattro punte[5] e fondato sul centrale di tre bassi colli verdi al naturale; con il capo di porpora, a due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali. Il gonfalone è un drappo tagliato di verde e di rosso.
Rocce vulcaniche a forma di colonne prismatiche esagonali formatesi circa 50 milioni di anni fa, sono un patrimonio geologico unico che merita di essere preservato e valorizzato.
Ad oggi, a causa della intensa attività estrattiva del secondo dopoguerra, si è conservato solo un breve tratto dello spettacolare fronte basaltico originario, testimonianza dell’incredibile importanza geologica del sito.
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La festa paesana più importante a Gambellara è la Festa dell'uva e del recioto, che è arrivata alla novantaduesima edizione.
La sagra si svolge la quarta domenica di settembre di ogni anno, mentre la sagra del santo patrono, san Marco, viene festeggiata il 25 aprile.
In occasione dell’Epifania inoltre, si festeggia l’accensione del cosiddetto Bujelo, il rogo della befana.
«Lo stemma del Comune è rappresentato da uno scudo araldico sormontato da corona turrita, in campo rosso a sinistra con grappolo d'uva d'oro,
gambuto e fogliato di verde, e campo azzurro a destra con obelisco risorgimentale sormontato da stella a quattro punte, ed è riconosciuto con Regio Decreto del 31 maggio 1934.»