Il centro del paese è posto nella valle del Chiampo a 672 metri sul livello del mare.
Storia
L'abitato si è sviluppato nel XIII secolo in seguito alla colonizzazione di popolazioni di etnia tedesca (i cosiddetti cimbri), anche se l'organizzazione civile ed ecclesiastica della zona va collocata nel periodo precedente. Il 5 febbraio 1287 il cimbro Olderico da Altissimo stipulò un contratto con il vescovo di Verona Bartolomeo della Scala, diventando gastaldo del territorio.
Le notizie del periodo medievale sono in realtà poche e si riferiscono per la maggior parte alla chiesa di San Nicola e alle contrade Molino e Costa; non vi è alcuna traccia della presenza di castelli[4].
Durante il dominio della Serenissima si passò da un'economia di sussistenza basata su piccoli e medi proprietari locali a un'economia di profitto monopolizzata da nobili e borghesi.
Passato il convulso periodo napoleonico, Altissimo divenne comune del Regno Lombardo-Veneto inquadrato nel distretto di Arzignano della provincia di Vicenza, situazione che si è sostanzialmente mantenuta sino ai nostri giorni.
Degno di nota il periodo della seconda guerra mondiale. Dopo l'armistizio di Cassibile, la popolazione soccorse numerosi soldati sbandati che passavano per la zona. Inoltre, all'inizio dell'ottobre 1943 nacquero le prime formazioni partigiane che ebbero l'appoggio di molte famiglie locali, pur rischiando le rappresaglie nazi-fasciste. Nei giorni successivi alla fine del conflitto, il paese fu attraversato da soldati tedeschi in ritirata: alcuni vennero affrontati e disarmati, altri depredarono case e fecero ostaggi[5].
Simboli
Lo stemma del comune di Altissimo è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 settembre 1929.[6]
«D'azzurro, alla montagna d'argento, movente dalla punta, sulla cui cima poggia un'aquilasorante, al naturale, con la testa rivoltata. Ornamenti esteriori da Comune.»
Campanella di Altissimo nel terzo centenario della sua chiesa, 1657-1957, Arzignano, Industria grafica A. Dal Molin, 1957
Franco Barbieri e altri, La chiesa e la Comunità parrocchiale di Altissimo, Altissimo, 1975
Maurizio Bertacco, Antonio Lora, Miro Monchelato, Altissimo, una comunità e le sue contrade: le origini e la storia: nuove ricerche, Comune di Altissimo, 2004
Vittoriano Nori, Altissimo: La storia e l'arte. Guida illustrata, A. Dal Santo, Arzignano, 1982
Fernando Zampiva, Una strana pietra millesimata alla costa di Altissimo, Tzimbar, Verona, 1997